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mercoledì 27 luglio 2016

America paese di Dio (reg. Luigi Vanzi - 1966)

BRUNO GELONESI

L’ America è l’avvenire

Quell’inverno del 1909 fu molto rigido. Nella baracca faceva freddo e il maestro fumando una sigaretta dopo l’altra, stava leggendo le pagine più commoventi de “L’uomo che ride” a cinquanta alunni di quinta elementare, quasi tutti scalzi e con i geloni ai piedi. L’ambiente esterno sembrava quello descritto da Victor Hugo.
   La voce del maestro, all’improvviso, venne interrotta da una frettolosa bussata alla porta. Era Il padre di Francesco, il primo della classe, non solo nello studio.
   Buon giorno, signor maestro. Perdonatemi se vi disturbo. Ho ricevuto, proprio in questo momento, la lettera che aspettavo da mesi. Mio fratello, l’americano, ha inviato l’atto di richiamo per Francesco.
Entro un mese, Dio piacente, potrà partire per Boston. Oggi per la mia famiglia è un gran giorno.  Si apre una strada non solo per Francesco, ma per tutti i suoi fratelli. Ho dieci bocche da sfamare e le mie braccia non possono durare a lungo e qui, per noi braccianti, tra terremoto e angherie degli “gnuri” la nostra vita si fa sempre più difficile. L’America, l’America è l’avvenire per la mia famiglia e Francesco, oltre ad aiutarmi a sfamare i fratelli, sarà il loro avvenire, perché mio fratello mi ha sempre scritto che l’America è un paese dove c’è pane bianco per tutti. Questa notizia siete il primo ad averla. Dopo voi vado dal suo “mastro” don Peppino, il sarto. Vi chiedo ancora scusa se mi sono permesso di disturbarvi e vi ringrazio per quanto avete fatto in questi cinque anni per mio figlio.
   La bussata, l’entrata e le parole del padre di Francesco piombarono nell’aula come una fiondata turbando il maestro e trasecolando i fanciulli.
   Dopo qualche istante, il maestro, con la sua flemmatica voce, intervenne:
   Non so, caro Domenico, se debbo essere contento di quanto dici. So che Francesco è nato per studiare e se studia ha davanti a sé un grande avvenire. L’America non è poi come si crede. Di certo il pane bianco non si trova per strada, bisogna sudare per procurarselo. Non ti illudere! Per te, poi, posso dirti che quanto prima il governo dovrà pure ricostruire il paese. Ormai sono passati due anni dal terremoto! Ci sarà tanto lavoro che dovranno rientrare tutti gli emigrati. Pensa a quello che fai! Non farti abbindolare.
   E’ perché non mi illudo che mando Francesco in America! – rispose con convincente forza, il padre di Francesco. – Non credo alle chiacchiere dei governanti; sono troppo lontani da noi e non conoscono i fatti nostri. Al massimo daranno i contributi ai signori per rimodernare i loro palazzi, i soli rimasti intatti. Che importa a loro delle nostre case di fango e pietra. Tanto noi non possiamo votare. Tra non molto verranno a smontare anche le baracche. Non offendetevi signor maestro, ormai la fortuna non me la faccio sfuggire.


Nota di Francesco di Raimondo: Abitava in via Umberto primo ... Aveva una cultura immensa. è morto a 91 anni e recitava a memoria i classici greci e latini .. cantava,a memoria le opere liriche. Era maestro e contemporaneamente fiduciario, nella scuola elementare per 40 anni. ..Cioè i vari direttori abitavano a Reggio e lui faceva il vice.

 Il testo e la foto si trovano nell'ingresso della scuola media di Platì, dove sono stati rilevati.

mercoledì 20 luglio 2016

Sulle ali dell'arcobaleno (reg. Francis Ford Copppola - 1968)

Saluto  Convegno Giornata per la Pace

 Platì 13.1.1996

   Come sacerdote senior, incaricato della cura della Comunità Parrocchiale " Santa Maria di Loreto" di Platì, ho il piacere di rivolgere il mio cordiale saluto a tutti voi qui convenuti per questa manifestazione in favore della PACE:
a S.E. Mons. Giancarlo Bregantini,  nostro amato Vescovo,
alle Autorità ecclesiastiche, civili e militari qui presenti,
a tutti i gruppi rappresentanti le varie comunità della Locride e a tutti voi, amanti della pace, che riempite della vostra presenza le navate di questa chiesa, ma soprattutto di gioia e di speranza i nostri cuori.
   Ringrazio S. E. per  aver voluto scegliere questo luogo come sede della manifestazione in favore della pace nell' incipiente anno 1996.
   Come voi ben sapete, Platì, è, al presente, sulla bocca di tutti, ma sopratutto sulle assetate antenne dei  mezzi  di  comunicazione    sociale  ( televisione, radio, giornali) quando si tratta di fatti di colore nero, giustamente o ingiustamente a noi attribuiti, e mai se ne parla quando questi fatti sono di colore che ci fa luce e onore.
   Forse non tutti sanno che quell' albero, il cui ramoscello, fin dai primordi dell' umanità, è il simbolo della pace, voglio dire l' ulivo, qui prospera rigoglioso ed abbondante ed è la prima fonte delle nostre risorse economiche.
   Ma se il simbolo affonda le sue radici nella nostra terra, l' ideale simboleggiato, a cui tutti oggi inneggiamo, è ben radicato -statene sicuri - ( e ci auguriamo che lo sia sempre più per l' avvenire ), nel cuore di questa gente  pia, onesta, laboriosa ed ospitale.
    A tutti,  AUGURI  DI  BUON  LAVORO !

Canonico Ernesto Gliozzi




lunedì 11 luglio 2016

This Love - Ryan Adams


PLATI’, IL MIO PAESE

A volte ho l’impressione di avere sulle spalle
il peso di colpe non commesse.
Perché? Mi chiedo. Perché?
Perché sono nato qui!
A Platì!
A volte ho l’impressione di essere diverso
dagli altri ragazzi del mondo,
e allora penso di odiarti paese mio.
Ma è solo un attimo, perché mi rendo conto
di amarti all’infinito,
e mi dico che è ingiusto,
tu non puoi essere colpevolizzato,
la tua realtà non è poi cosi diversa
dagli altri paesi del modo.
E anche se costringi i figli tuoi ad emigrare
e forse un giorno anche me
una parte di te rimarrà sempre nel mio animo.


Pasquale Catanzariti - terza media – 1992
Apparso su in Aspromonte – giugno 2016
Testo e foto dell’autore



This love left a permanent mark
This love is glowing in the dark
These hands had to let it go free
This love came back to me

Taylor Swift


sabato 9 luglio 2016

Ricorda il mio nome



Taliano Domenico (10.9.1852) di Antonio pezzoduro
Terminello Giovanni (8.10.1852) di Domenico ceravularu
Trimboli Antonia (31.1.1852) di Domenico zuccaro
Trimboli Giuseppe (2.9.1852) di Francesco judici e di Mavrelli Maria
Trimboli Rosario (28.5.1852) di Domenico parlino
Iermanò Teresa (19.3.1853) di N. e di Iermanò Maria careja
Romeo Pasquale (6.4.1853) argagnaro di Giuseppe ursu vir Catanz. Anna M.
Scorzafave Francesca (5.11.1853) gendarme
Barbaro Domenico (7.5.1854) prochilo di Saverio
Catanzariti Caterina (18.9.1854) di Rosario paja
Fera Antonia (21.1.1854) batazza
Furore Elisabetta (2.12.1854)di Dom. e di Francesca del sordo del saccujaru
Giorgi Antonio (12.1.1854) scureja
Iermanò Saverio (1.3.1854) verso di Giuseppe e Virgara Francesca
Mantegna Maria (30.4.1854) pejaru
Molluso Domenica (13.8.1854)di Domenico cristofiju
Morabito Anna (9.11.1854) di Dom. pecuraru
Morabito Elisabetta (1.8.1854) moglie di Cutrì Domenco sordo del saccujaro
Romeo Pasquale (29.11.1854)di Franc.'mburcanu e di Catanz.Cater.giomo
Sergi Giuseppe (18.8.1854) tiriji vir di Perri Elisabetta
Stella Agata (7.3.1854) pallone
Stella Saverio (19.12.1854) di Antonio e di Cusenza Elisabetta pallone Taliano
Francesco (15.10.1854) antonazzo
Trimboli Maria (21.1.1854) indiaci
Zappia Maria (7.3.1854) gavino
Agresta Domenico (8.1.1855) di Gius. e di Calabia Anna cille
Barbaro Antonia (18.1.1855) del pecoraro-moglie di Catanz. Franc. catalano
Barbaro Maria (16.8.1855)di Saverio e di Sergi Caterina bebè
Brizzi Maria (5.10.1855) di Francesco bomba
Caruso Francesco (7.8.1855) di Gius.antonio banci
Catanzariti Rosario (14.1.1855)di Dom. sciampagno

e vi ricordo che questo lavoro è il frutto di Ernesto Gliozzi il giovane for the future.

lunedì 4 luglio 2016

Le finanze del Granduca (reg. Friedrich Wilhelm Murnau - 1923)

Copia. Il Consiglio di Prefettura della Provincia di Reggio Cal. = Riunito nelle persone dei Signori Gentile Comm: Alfonso, Prefetto presidente, Santucci Cav. Domenico Consigliere delegato, Prandi Dottore Francesco, Casella Cav. Gennaro Segretario funzionante Consigliere = Vedute ed esaminate con tutte le carte e documenti, che vi si riferiscono, il conto delle entrate ed uscite del Comune di Platì per l’esercizio finanziario 1885 rese dal Signor Tesoriere - Vedute le osservazioni e dichiarazioni del contabile Estese a piè dell’atto = Veduta la relativa deliberazione del Consiglio Comunale in data 9 Settembre 1886 = Vedute finalmente il conto morale dello stesso anno presentato dalla Giunta Municipale  del medesimo Comune = Veduta l’altra deliberazione dello Stesso Consiglio del dì otto dicembre ultimo scorso con che si è fatto a ridurre il fondo di cassa risultante col conto 1884 senza neppure serbare il regolare procedimento di legge =
Veduta finalmente la deliberazione emessa per tale conto in data 24 febbraio 1886 con la quale ammette le proposte bonifiche a favore del cessato tesoriere Sig. Lentini Pasquale, doveva però esso contabile darsi caricamento della somma di lire 53,440,46 distinte in lire 52,225,37 per reste attive 1884 eretto e lire 1215,09 per fondo di cassa, che si componeva delle lire 854,66 per aggio all’Esattore dell’imposte non portate ad introito conservate tra tra regioni passivi, perché non ancora conteggiate, e delle lire 360,43 di supero di posizionamento di detto conto 1885= Ritenuto che col conto in esame il sudetto conto di cassa non figura affatto riscosso essendosi classificato tra residui attivi senza giustificati motivi nel mentre poi colla menzionata deliberazione del di 8  Dicembre il ridetto Consiglio Comunale modificando a suo piacimento la predetta decisione conchiudeva essere il Lentini creditore anziché debitore sul ripetuto fondo di cassa = Che nelle suindicate reste attive appena si portano riscosse £ 2959,70 e da riscuotersi £ 31336,45 essendosi dichiarato quote inesigibili altre £ 17929,22 senza precisare le ragioni e senza provare la richiesta liquidazione della Giunta Comunale nei modi e nella forma prescritta col conto precedente, perché non basta la semplice annotazione di cui alla colonna 14 del conto per ammettere tale inesigibilità= Epperciò dalla sopracitata somma 35440,46 dedotte £ 2959,70 portate riscosse, rimarrebbero tuttavia a contabilizzarsi come di ragione altre lire 50,480,76 = Che parimenti non possono ritenersi tra le quote inesigibili con la semplice annotazione eccepita la prescrizione dei reddenti le reste sui canoni e censi 1885 £ 425,00 = Che equalmente risultano ingiustificate le reste non portate riscosse agli art: 6 e 11 a 15 nella somma insieme di £ 945,51 non comprendendosi poiché sono rimaste in mano dell’ Esattore; totale £ 50905,76 = Sul passivo = Ritenuto che i mandati immessi 52, 54, 55, 64, 67, 80 e 72 nella somma insieme di lire 96,94 mancano di qualsiasi quietanze e di documento giustificativo, mentre dalla sola nota del tipografo prodotta col mandato indicato N. 57, non si rileva neppure pagato, e perciò significabili le dette £ 93,94. Per tali motivi, veduto il disposto con l’art. 125 della legge comunale. Decide. Aggregarsi al caricamento del contabile le partite portate in mano  riscosse senza giustificazione nella somma di £ 9451,51, salvo il dritto di regresso contro chi e come per legge pel relativo rimborso mantenendosi a residui passivi £ 78,56 da pagarsi all’Esattore delle Imposte nei modi prescritti dalla legge stessa - Conservarsi tra residui attivi la sopra come sopra     
£ 50905,76, di cui il Tesoriere terrà ragione nel conto seguente con  gli analoghi documenti giustificativi, salvo gli ulteriori provvedimenti sull’inesigibilità o meno delle partite da ritenersi effettivamente inesigibili in vista di una esatta e regolare liquidazione distinta per oggetti, nomi dei debitori, esercizi cui si riferiranno, e i motivi di siffatta inesigibilità. Diversi dallo scaricamento le significate £ 93,74 conservandosi a residui passivi per riprodursi sul conto seguente con gli analoghi ... anche ammetterli a discarico qualora sia il caso ed approvarsi per tutt’altre il presente conto col seguente. Risultato = Al caricamento contabile di £  8694,92 giusta la posizione rattificata dal consiglio Comunale aggregate le £ 945,51 come sopra si eleva tale caricamento alla somma di £ 9640,43. Dallo scaricamento di £ 6646,79 dedotte le giustificate £ 73,94 si riduce a £ 6552,85. Il fondo di cassa al £1 Marzo 1886 epoca della chiusura dello esercizio 1887 è stabilito in £ 3087,58. I residui attivi pel 1886 e retro sono fissati a £ 50905,76. Il contabile perciò si darà caricamento nel suo conto 1886 della somma di £ 53993,34. I residui passivi 1886 compresi le £ 93,94 sono stabiliti in £ 10642,51 e si compongono delle seguenti partite le quali verranno dal Segretario Comunale tosto riportate alla partita 3 del Bilancio 188(?) cioè £ 10642,31. La rimanenza attiva si riduce perciò a £ 43350,83. Copia della presente decisione sarà notificata al contabile interessato mediante usciere giudiziario per tutt’i conseguenti effetti di legge. Dato a Reggio Cal. addì 25 Marzo 1887. Il Prefetto Presidente  firmato Gentili  I Consiglieri Lastrucci, Prandi, Casella   L’ anno milleottocentosettantasette, il giorno venticinque Febbraio in Platì. Sull’istanza del Sig. Francesco Oliva fu Arcangelo proprietario domiciliato in Platì, nella sua qualità di Sindaco rappresentante il Comune medesimo. Io Luigi De Nardo Usciere presso la Pretura del Mandamento di Ardore, ove domicilio, ho notificato l’avanti scritta decisione prefettizia in data come leggesi al Sig. Gliozzi Francesco nella sua qualità come dagli atti possidente domiciliato anche in Platì per averne legale conoscenza per tutti gli effetti di legge. Copia tanto di detta decisione che dell’atto precedente da me Usciere fatta scritta ho rilasciato nel domicilio del Sig. Gliozzi consegnandola in mano di esso medesimo.
L’importo è di £ 11:59
Per copia conforme
L’Usciere

Luigi De Nardo 

mercoledì 29 giugno 2016

E venne un uomo

Questo è un pezzo di storia che non trovate da nessuna parte



Natile 27 . Ottobre . 1920

Caro Ernesto,

Da tre giorni son venuto a Natile per tentare possibilmente un accomodamento con questi miei concittadini.
Però debbo dirti che qui appena arrivato, mi son dovuto accorgere che ogni tentativo sarebbe riuscito inutile, tanto gli animi sono esaltati.  Anzi li ho trovati quasi a me ostili, avendo saputo che io avevo deplorato i loro operati.
Stando così le cose, e perdurando le opposizioni di codesti signori alla mia venuta a Platì, me ne ritorno a Bovalino, in attesa di migliori eventi, e che l’opera di voi tutti miei amici, riesca a separare la mia dalla responsabilità di questi naturali.
Mattina di venerdì ritornerò pertanto a Bovalino e colà spero di sentire tue notizie al mio riguardo.
Ho presso di me il telegramma di protesta inspirato dai soliti e firmato dal Cav. Oliva Michele al Vescovo per revocare la mia nomina. Chi è stato favorito da Pangallo nel colloquio, non desiderato di S Luca, il quale convegno ha lasciato le cose com’erano
Certo io non intendo venire a Platì a dispetto dei Signori e della maggioranza del paese, ma tra le righe di queste manovre, so leggere gli sfruttamenti di una situazione, che qualche interessato cerca utilizzare in suo favore, per crearmi ostilità non meritate e per impedire fino all’ultimo istante, il mio insediamento in codesta Arcipretura.
A voi non manca modo e garbo di selezione le diverse responsabilità, sventando le mire subdole dei rimestatori di odii e di eterne inimicizie
Ti abbraccio caramente.
Tuo
A. Pipicelli



domenica 26 giugno 2016

Il giorno dell' Assunta (reg. Nino Russo - 1977)



                                       Era la vigilia dell’Assunzione del ‘925
Caro Ernesto, battendo l’ombrato sentiero, snodantesi tra ciuffi di timo odoroso e bizzarri cespi di giunchi, verso la casetta patriarcalmente ospitale, soffogata nel gran verde della campagna solatia. Trovo, per terra, questi versi che se non suonano e non creano, hanno la virtù di parlare chiaro e di essere intesi anche dai sordi!!! Sapendoti, mio caro e smarrito amico, smarrito per entro i cupi antri delle mie preoccupazioni ... gravitantemi sullo spirito, fiacco, giammai, ma viva Dio, fresco e sempre gagliardo, come coperchi tombali, un collezionista di versi e versacci ... te li mando, sicuro che se non ti torneranno graditi pel loro merito letterario, ti riusciranno, per lo meno accetti come un altro numero da aggiungere alla tua famosa e, a quest’ora pingue collezione! Nella speranza di ben presto ritrovarci, appena uscito dal pelago alla riva, ti mando un pensiero affettuoso e ti chiedo venia, come Ministro di Dio, se .... (?) di mandarti tali versi di ignoto autore il quale si peritò di divagare sul più grande, il più bello, il più profondo salmo della chiesa cristiana.
                                                                     Tuo Giacomo Tassoni Oliva
                                                                         Inventore e non Autore!
                                                                         dei versacci che seguono

Il caro Michele Oliva ha rinnovato a sue spese!!!!! la Statua della Patrona
e si accinge a far decorare una cappella (espiatoria???!!!)
nella Chiesa Matrice ...

Dalla Cronaca paesana  - 12 - Agosto - 1925

Divagazioni sul Miserere ...

Su plettro d’oro Paride cantava:
_ Abbi di me pietà, Signore Iddio!
Tu rinnovami il cuore ... Tu mi lava
d’ogni mia iniquità lo spirito rio! ...
Non t’allettan, lo so, d’anima prava
i pomposi olocausti ... Tu un pio
cuore contrito chiedi, e il pianto a lava
di chi oprò il male, al tuo cospetto, o Dio!

.......................................

Al contrario del Re Grande e Possente
che s’umiliava nella polve, un verme
che nel simile suo caninamente
oggi affonda le sue zanne malferme
il Tuo sdegno, o Signor, cerca placare ...
col decorarti ... simulacri ... ed are !!!!

- Ignoto vate -

Nota: Ecco che in questa missiva ad Ernesto il vecchio don Giacomino ci concede un minimo di autobiografia, poca cosa per ricostruire una vita.

mercoledì 22 giugno 2016

Born to run - Bruce Springsteen



Everybody's out on the run tonight but there's no place left to hide
Bruce Springsteen, Born to run


Mittiga Ferdinando
di Francesco e Dorotea Roi
 Platì, 23 - giugno - 1821


... se Caci è la risposta qual'è la domanda? Antonella Italiano, prefazione a
Michele Papalia, CACI IL BRIGANTE, Leonida edizioni, 2016



lunedì 20 giugno 2016

Grano rosso sangue (reg. Fritz Kiersch - 1983)

Da Platì
Turlupinature anche per il grano
Platì 28
(Iris). Come si sa anche per la nostra provincia è stato costituito il consorzio per fornire di cereali e di farine i comuni che ne avessero bisogno e il nostro si è limitato a chiedere solamente 60 quintali di grano.
Intanto, dopo una lunga attesa, il Presidente del consorzio ha informato questo Commissario prefettizio che le singole richieste erano state ridotte al 10 per 100 e che quindi il comune di Platì poteva ottenere solamente 6 quintali di grano!
Figurarsi come sia rimasta la popolazione nell’apprendere la strabiliante notizia mentre sperava potersi fornire di frumento a un prezzo ragionevole. Valeva la pena di formare il consorzio se non lo si metteva in grado di funzionare regolarmente? Concedere ad un comune di oltre 5000 abitanti appena 6 quintali di grano è tale un’irrisione, che smuove a sdegno chiunque, e dimostra come la Calabria in genere e Platì in specie siano destinati ad essere sempre turlupinati.
Naturalmente il Commissario respinge la ridicola offerta, che sarebbe appena sufficiente per una sola famiglia. E pensare che l’Italia è ancora neutrale!

La Gazzetta di Messina e della Calabria 2 marzo 1915

domenica 19 giugno 2016

Prendi i soldi e scappa (reg. Woody Allen - 1969)


Dichiaro io qui sotto scritto di essere debitore al sig.r Don Filippo Oliva del fu D. Arcangelo della somma di Ducati quarantacinque e grana sedici, che mi obbligo restituirgli a tutto l mese di marzo 1851 e corrispondere su detta somma gli interessi alla ragione del dieci per  cento.
Ed a cautela ...
Platì 1° Settembre 1847
Filippo Gliozzi mi obbligo come sopra
Resta spiegato che nella detta somma di ducati quarantacinque è incluso l’importo del formaggio e grano allo stesso Sig.r Gliozzi somministrati a tutto Settembre 1849
Filippo Oliva
Dichiaro io qui soscritto Filippo Oliva di aver ricevuto dal detto Sacerdote D. Filippo Gliozzi la sopradetta somma di ducati quarantacinque ed i correlativi interessi maturati a tutto Marzo 1851, in ducati quindici e grana settantacinque, somma dovutami dal fu suo padre D. Giuseppe Gliozzi per generi,e danaro somministrategli da me, e dalla mia Sig.ra Madre per conto mio.

Palme 3 Agosto 1851
  Filippo Oliva