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mercoledì 29 giugno 2016

E venne un uomo

Questo è un pezzo di storia che non trovate da nessuna parte



Natile 27 . Ottobre . 1920

Caro Ernesto,

Da tre giorni son venuto a Natile per tentare possibilmente un accomodamento con questi miei concittadini.
Però debbo dirti che qui appena arrivato, mi son dovuto accorgere che ogni tentativo sarebbe riuscito inutile, tanto gli animi sono esaltati.  Anzi li ho trovati quasi a me ostili, avendo saputo che io avevo deplorato i loro operati.
Stando così le cose, e perdurando le opposizioni di codesti signori alla mia venuta a Platì, me ne ritorno a Bovalino, in attesa di migliori eventi, e che l’opera di voi tutti miei amici, riesca a separare la mia dalla responsabilità di questi naturali.
Mattina di venerdì ritornerò pertanto a Bovalino e colà spero di sentire tue notizie al mio riguardo.
Ho presso di me il telegramma di protesta inspirato dai soliti e firmato dal Cav. Oliva Michele al Vescovo per revocare la mia nomina. Chi è stato favorito da Pangallo nel colloquio, non desiderato di S Luca, il quale convegno ha lasciato le cose com’erano
Certo io non intendo venire a Platì a dispetto dei Signori e della maggioranza del paese, ma tra le righe di queste manovre, so leggere gli sfruttamenti di una situazione, che qualche interessato cerca utilizzare in suo favore, per crearmi ostilità non meritate e per impedire fino all’ultimo istante, il mio insediamento in codesta Arcipretura.
A voi non manca modo e garbo di selezione le diverse responsabilità, sventando le mire subdole dei rimestatori di odii e di eterne inimicizie
Ti abbraccio caramente.
Tuo
A. Pipicelli



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