-Furore d. Francesco (Mo. 19,12.1886/56) di d. Giosofatto e
d. Elisabetta Oliva; sacerdote.
-Romeo Domenico (Mo.29.1.1887/6) di Bruno e Pisto Rosa;
ruris Cirella.
-Sansalone Angela (Mo.2.5.1887/31) di Antonio e Murdaca
Caterina, ved. di Larosa Vincenzo; da Siderno.
-Marrapodi mf Filomena (Mo.21.5.1887/36) di Giov. Batt. e
Morabito Francesca, ved. di Rosario Mittiga.
-Raffaele Isabella (Mo.2.7.1887/40) di Giuseppe e Taliano
Serafina: morì a 3 mesi.
-Fera mf Concetta (Mo.4.8.1887/46) di Dom. Ant. e Portulesi
Caterina; ux di Domenico Portulesi.
-Mottareale d. Concetta(Mo.1.11.1887/68) dalla città di
Reggio; moglie di d. Carlo Flesca.
-Fera d. Francesco (Mo.25.8.1872/44) farmacista, di Michele
e mf Candida Nirta, marito di d. Giuseppa Taliano.
-Oliva d. Stefano (Mo.25.7.1872/28), doctor legis aetatis
suae an. 49 cr., filius q. m d. Michaelis et d.ae Franciscae Speziali, affectus
morbo dicto "spleniti subacuta" con infiammo alla milza e tubo
intestinale, rurem S. Ilarii petiit obaëris mutationem, patientissime toleratis
diri morbi gravissimis doloribus per tres menses, singulari devotione receptis
Sacramentis Poenit.,Euch. Et extemae Unct., Divinae Voluntati plene submissus,
die 25 m.Julii Divo Jacobo apostolo dicato, inter singultos et amplexus suorum
consanguineorum, a semetipso animam suam Deo commendans, dulciter expiravit
circa horam XIV eiusdem diei. Vidt ortum solis praedicti diei sed ad eius
occasum iam non erat. Anima sua in coelum advolavit ut se coniungeret cum suis
Genitoribus, et corpus suum nunc requiescit in Ecclesia S. Ilarii insepulcro de
Familia Speziali. Subscriptus frater defuncti dolenter assistens supremis horis
vitae suae, petit humiliter et enixe a Deo pro ipso defuncto pacem et requiem
sempiternam, necon gratiam videndi eum post mortem in Paradiso, et haec pauca verba scribit ad futuram rei memoriam. In q.m fidem etc. Philippus Archipr.
Oliva
Il dott. Oliva Stefano (morto il 25/7/1872/28) dottore in
legge, 49 anni, figlio di Michele e di donna Francesca Speziale,
affetto dalla malattia detta “splenite
subacuta”, con infiammazione della milza e del dotto intestinale, cercò
un cambio dell’aria presso la campagna di Sant’Ilario, sopportati con estrema
pazienza i terribili dolori della crudele malattia per tre mesi, ricevuti con
incredibile devozione i Sacramenti della Penitenza, Comunione ed Estrema
Unzione con incredibile devozione. Completamente sottomesso alla Divina
volontà, nel giorno 25 di luglio dedicato al divino apostolo Giacomo, tra i
singhiozzi e gli abbracci dei suoi parenti, affidando da solo la sua anima a
Dio, serenamente morì all’ora quattordicesima di quel giorno. Vide il sorgere
del sole del giorno citato ma al suo tramonto già non c’era più. La sua anima
volò in cielo per congiungersi con i suoi genitori e il suo corpo ora riposa
nella chiesa di Sant’Ilario nel sepolcro della famiglia Speziale. Il
sottoscritto fratello del morto che lo assiste nel dolore nelle estreme ore
della sua vita, chiede umilmente e con forza a Dio la pace e il riposo eterno
per lo stesso defunto e la grazia di vederlo dopo la morte in Paradiso e scrive
queste poche parole a futuro ricordo della situazione. In fede Filippo Oliva
Arciprete.
La traduzione dal latino la devo alla cortesia della professoressa Gina Misdaris, già docente di Lettere Classiche al Liceo classico "Stellini" di Udine.