PER LO SVILUPPO TURISTICO
Spiagge
da valorizzare
sulle
coste dello Jonio
Superato il Capo Spartivento fino a Bianconovo il
mare punteggiato dagli scogli diventa Incantevole
Platì, 22 agosto
Superato il capo Spartivento, fino a Bianconovo, il mare Ionio diventa incantevole.
Dopo, riprende il suo aspetto piatto e monotono: un mare senza scogli, è
infatti come una ragazza senza «sex-appeal».
Sono proprio gli scogli a punteggiare di una bellezza fuoriserie le
spiagge di Ferruzzano e di Brancaleone, (per non citarne che le principali).
Ma il viaggiatore che ammira dai finestrini di qualche pittoresco treno
a vapore, non sospetta neppure, nella maggioranza dei casi, che sotto il
soffitto azzurro di quel mare si cela un mondo nuovo e completamente diverso
dal nostro: il mondo dei pesci e dei ricci, delle cozze e delle patelle che ben
conoscono i cultori del diffusissimo «Hobby»
della caccia subacquea. È sommamente
bello scendere in quel mondo
nuovo tra lo stupore dei pesci che vi girano intorno e vi guardano da ogni lato
con gli occhietti idioti. I fenici non provarono la stessa ebbrezza, quando
navigarono per la prima volta.
Da Ferruzzano a Brancaleone, ed un poco oltre, è il luogo ideale per i
cacciatori subacquei, che vi accorrono a frotte da ogni parte dei paesi jonici.
Ma quello di cui si nota la mancanza, nelle dette località è
un minimo di organizzazione turistica. Non vi esiste nessuno stabilimento
balenare destinato a porgere ai bagnanti i comforts che conciliano la vita da
campeggio con la vita normale di tutti t giorni. Abbiamo visitato le due spiagge di
Ferruzzano e di Brancaleone: nella
prima, l'iniziativa privata, crea ogni anno il lido più caratteristico
d'Europa: decine e decine di capanne di rami e di oleandri intrecciati in stile
hawaiano, sono costruite dagli abitanti del piccolo centro, che sorge a molta
distanza dalla spiaggia. Per tutta l'estate, le famiglie abitano in quella
specie di tucul senza luce elettrica né acqua corrente, e agli ultimi di
settembre le capannine restano abbandonate sul lido, fino ad andare in lento
disfacimento.
A Brancaleone,
invece, manca pure questo: quella che potrebbe essere una spiaggia tra le più
belle d'Italia, resta invece una delle più comuni.
Di
caratteristico presenta la divisione in caste dei bagnanti! Sul tratto più
orientale, si annidano (e il termine esatto) i cittadini della vicina Bruzzano,
che vengono al mare in autobus; poi, di seguito, per nette categorie, le
famiglie della piccola borghesia cittadina, che insieme alle pochissime famiglie
di turisti, hanno il monopolio dello « scoglio
lungo» cosiddetto: le famiglie della media borghesia, che risiedono stabilmente
nel tratto detto della stazione ferroviaria, e hanno il monopolio del
cosiddetto « cogito sacro »,
e infine, di seguito, nel tratto più occidentale,
la gente del popolo.
Chi non ci credesse, può andare a verificare.
Comunque, se qualcuno pensasse a costruire un piccolo stabilimento
balenare, con relative piste di ballo, tutti quei bagnanti ora disseminati
ostilmente su circa un chilometro di lido, sarebbero riuniti e si troverebbero meglio. Inoltre, vi sarebbe un più numeroso flusso di turisti.
Cosa ne
pensa l’E.P.T., di valorizzare al
turismo queste incantevoli località?
MICHELE FERA
GAZZETTA
DEL SUD, 23 agosto 1957
In apertura la spiaggia ed i caratteristici scogli presso Capo Bruzzano (Zephyrion Akryterion) dove approdarono nel 6° secolo A.C. i coloni locresi provenienti dalla Grecia.
Di seguito una cover di un brano, Un Altro Mare (1969), del Maestro Morricone, quando dava il meglio di se stesso.
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