Torno oggi su una
pubblicazione sotto il titolo Racconti
dalla tomba. E precisamente sulla figura che in quella pubblicazione
Vincenzo istorosofo Papalia vi
celebrava, il dottor Domenico Zappia. Quello che segue è l’atto di morte
registrato presso il Comune di Platì del dott. Domenico Zappia
L’anno mille ottocento novanta quattro, addì sei di Marzo
a ore pomeridiane due e minuti trenta, nella Casa Comunale,
Avanti di me Oliva Cav. Francesco fu Don Arcangelo
Sindaco ed
Ufficiale dello Stato Civile del
Comune di Platì sono comparsi
Antonio Agresta, di anni cinquanta, bracciale domiciliato
in Platì, e Pasquale Bartone
di anni quaranta
sarto, i quali mi hanno
dichiarato che a ore
ante meridiane cinque e minuti trenta di jeri nella
casa posta in
Corso San Nicola, è morto il Sig.
D. Domenico Zappia di anni
ottantasei, medico, residente in
Platì,
nato in Varapodio da fu Rosario, medico,
domiciliato in Platì vivendo, e da fu Donna Rosa Lenzi, gentildonna domiciliata in Platì vivendo, vedovo di Fasano Giovanna.
A questo atto sono stati
presenti quali testimoni Antonio Barbaro
di anni trenta, bracciale e Giuseppe Mittiga
di anni trentuno calzolajo, ambi
residenti in questo Comune. Letto il presente atto a tutti gli intervenuti, viene da me sottoscritto, avendo eglino
asserito di non saper firmare.
L’ufficiale dello Satato Civile
Francesco Oliva fu Arcangelo
Il dottor Domenico Zappia
nacque in Varapodio da Rosario anch’esso medico e dalla signora Rosa Lenzi,
originaria di quel comune aspromontano.
Al momento del decesso aveva ottantasei anni. Stando ad altri atti di
nascita, il dottor Rosario, figlio di Pasquale e Michia Francesca, al momento
del parto di Domenico aveva trent’anni essendo nato il 18 agosto 1778, mentre
la sua signora ne aveva diciannove di anni. Domenico sposò in un primo tempo la
signora Rachele Brancatisano con la quale ebbe, tra il 1835 e il 1849, sette
figli. Rimasto vedovo a cinquantadue anni si unì a Giovanna Fasano, nata in
Oppido il 30 marzo 1839 e morta a Platì il 5 agosto 1873 a trentaquattro anni.
I due si erano sposati in Oppido il 9 novembre 1859, lei ventenne, e da essi
nacquero Francesco, Filippo, Carmelo e Pompeo.
Nelle immagini l'atto di matrimonio tra Domenico Zappia, medico e Donna Giovanna Fasano nello Stato civile della restaurazione di Oppido.