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mercoledì 14 gennaio 2015

Momenti di gloria (reg. Hugh Hudson - 1981)

Lo zio Ernesto “pijjau missa “ nel 1937, all’età di 22 anni. Cantò la sua prima messa il giorno dell’Immacolata. Pochi giorni prima, il 5 dicembre, con gran partecipazione di pubblico era stato consacrato all’ordine nella Chiesa di Platì. Il nonno Luigi per lui fece le cose in grande, meglio del matrimonio della primogenita. Egli era il prediletto tra i figli, con lui si realizzavano i sogni e i progetti pensava di concretizzarli da lì a poco. In parte fu deluso. Quel giorno però era il suo di fronte al paese. In chiesa era un via vai di sacerdoti, chierici e chierichetti al servizio di Monsignor Chiappe, nell’omelia il questi definì lo zio “ colto e intemerato “. In casa un via vai di cuochi e servitori al servizio del nonno. Gli inviti erano stati spediti, gli invitati attesi. Capra, polli e galline in sugo e in brodo; pasta e paste per finire. Finì il giorno, in fine. E bisognava provvedere al futuro di quel figlio, e dell’altro, lo zio Ciccillo, ancora in attesa della sede parrocchiale. Il nonno, con la complicità di suo fratello Ernesto, parroco a Casignana, si diede alle manovre necessarie. Al concorso vinse uno di fuori. E’ storia già passata per queste pagine. Lo zio Ciccillo divenne economo alla chiesa del Rosario che fu eletta chiesa di famiglia, la mia prediletta, lo zio Ernesto partì on the road. Professore di tutto, eccetto la matematica, al seminario di Gerace; professore di religione a Locri; apostolo della fede per conto dei superiori con anello, pastorale e la mitra in testa, che lo gratificarono col cappello di canonico; parroco a Samo, Ardore e Careri. Pratico in tutto: musica, meccanica, architettura, traduceva il greco antico ed il latino senza bisogno del vocabolario. Discreto nella vita come nel confessionale, passò con facilità dalla sottana al clergyman, dalla dattilografia ai programmi microsoft, seppure in età avanzata. A Platì accettò la carica di reggente la parrocchia solo per l’avvenuta scomparsa di suo fratello Ciccillo, che alla cresia du riu non arrivò. Erano gli   anni di fuoco che sconquasseranno la vita del paese portandolo all’infame condanna decretata dalla Nazione e dai media. Senza voler esagerare possiamo affermare che lo zio in quegli anni è stata l’unica istituzione a cui far riferimento e dovete immaginarvelo in mezzo a tutti quei riti funebri senza fine, in mezzo al pianto dei genitori, le grida delle mogli e dei figli. La reggenza dello zio Ernesto bisogna farla raccontare a Micuzzu u sacristianu, che non capiva le novità, i cui effetti sono arrivati sino a oggi e dimenticati.

martedì 13 gennaio 2015

Nel regno di Napoli (reg. Werner Schroeter - 1978)





Regno d’Italia
Il giorno Dieci Settembre milleottocentosessantotto in Napoli
Vittorio Emanuele Secondo per grazia di Dio e volontà della Nazione Re d’Italia
Innanzi di Noi Gaetano Martinez al fu Giuseppe,Notajo Certificatore Reale di Napoli con lo studio in casa di Nostra abitazione Strada Santa Maria la Nova Numero 31, e dei sottoindicati testimoni aventi i requisiti dalla legge richiesti si è costituita
La Signora Luisa Ricciardi del vivente Conte Giuseppe vedova del Cavalier Filippo Oliva, la quale dichiara intervenire tanto in nome proprio, che qual madre e legittima amministratrice dé suoi figli minori a nome Maria // procreata col suddetto defunto suo consorte, domiciliata nel Villaggio Posillipo Villa Ricciardi, a noi Notajo e testimoni cognita.
La medesima col presente atto costituisce e nomina per di lei speciale procuratore il Signor Don Filippo Gliozzi, sacerdote, dimorante a Platì Calabria Ultra a cui dù facoltà di amministrare i beni del defunto suo marito ovunque siti e posti, con fare affitti, espellere inquilini morosi ed astringerli al pagamento, di esigere e quietare per banco qualunque somma, d’agire in giudizio e fare ogni altro atto riguardante una regolare Amministrazione ancorché qui non previsto.
Fatto e pubblicato in questo Comune e Provincia di Napoli nel suddetto giorno mese ed  anno, e propriamente nella sopraindicata casa d’abitazione di essa costituita, previa lettura del presente atto fattane da Noi Notajo a voce chiara ed intelligibile ad essa medesima costituita, alla presenza dei testimoni Signori Alessandro del Deo fu Fabio domiciliato Vico Storto Sant’Anna di Palazzo Numero tre, e Nicola de Rosa del fu Nicola domiciliato Strada Foria Numero 11 ambi di Napoli ed impiegati civili, i quali con Noi Notajo ed essa cosituita Signora Luisa Ricciardi qui si sottoscrivono.
//  - e Filippo = Sono parole due = e Filippo = lette parimenti da noi Notajo ad essa costituita e testimoni presenti.
                                                                                               Luisa Ricciardi
                                                                                                    vedova Oliva
                                                                                               Alessandro del Deo
                                                                                               Nicola de Rosa
                                                                                   Il Certificatore Reale di Napoli
                                                                                               Gaetano Martinez






lunedì 12 gennaio 2015

Difendo il mio nome (reg. Vincent Sherman - 1956)

Trovo che molti lettori scoprono questo blog cercando notizie sul cognome Mittiga. Papà asseriva che era un cognome arrivato dalle nostre parti con gli spagnoli. Male per me non conosco le sue fonti. Oggi questo cognome è diffuso nel mondo globalized, qui do un mio piccolo contributo a parenti, amici e sconosciuti cercatori.


Mittìga cg. ME, CT (anche CZ, RC, NA): dim. di gr. Mediev. μυτη  (v. Mita),
o cfr. ngr. μυτηκας “ cima di monte “;στεφανος μιττικας Trinchera 299
(a. 1188), Nicolaus grecus Mitica RDS 438 (aa. 1308 – 1310), il toponimo
Cal. Mittica (Monte, RC) DTO.

domenica 11 gennaio 2015

Sotto il vulcano (reg. John Huston - 1984)


L'Etna, in questi giorni ...






Nessuna cosa, sia buona, sia mala, può esistere isolata in questo mondo; gli obbiettivi al pari che l'idee hanno pure la loro logica, e per mancanza di questa logica cadono egualmente i despotici ed i liberi governi. Cade il governo despotico quando alla sua catena manca un anello, e cade il governo libero quando la sua mano benefica non apre tutte le dita. Ogn'istituzione ha bisogno di mille altre affini, che la sorreggano, l'alimentino, le diano moto: isolatela, ed essa cadrà; il che in fin di conto non significa altro che questo: Le mezze misure sono inutili.
 Vincenzo Padula, Persone di Calabria


giovedì 8 gennaio 2015

Un anno con 13 lune (reg. Rainer Werner Fassbinder - 1978)

A margine del tributo che intendo offrire per i cento anni dalla nascita dello zio Ernesto, il giovane, abbozzo oggi il quadro storico di quanto accadde in quel anno; che non fece solo da base di futuri lutti ma che diede alla luce personaggi ed opere artistiche di rilievo.


Episodi di assestamento tra i popoli, per non dire di odio verso l’altro

La notte del 24 aprile 1915 iniziava l’orrendo e sistematico sterminio del popolo armeno nei territori dell’Impero ottomano
26 aprile - L'Italia firma il Patto di Londra con la Triplice Intesa
7 maggio - Naufragio del transatlantico RMS Lusitania a causa di un siluro sparato dal sommergibile tedesco U-20
24 maggio - L'Italia dichiara guerra all'Austria ed entra così nella Prima guerra mondiale
3 giugno - La Repubblica di San Marino dichiara guerra all'Austria-Ungheria, entrando nel conflitto mondiale a fianco dell'Intesa.
15 agosto - Il Giappone entra in guerra contro la Germania
21 agosto - L'Italia dichiara guerra alla Turchia
14 ottobre - La Bulgaria entra in guerra con le potenze centrali nella Prima guerra mondiale.
19 ottobre - L'Italia dichiara guerra alla Bulgaria

CHI E’ NATO

31 gennaio - Alan Lomax, etnomusicologo, antropologo statunitense († 2002)
12 marzo - Alberto Burri, artista e pittore italiano († 1995)
 28 marzo - Jay Livingston, compositore statunitense (†2001)
 30 marzo - Pietro Ingrao, politico, giornalista e partigiano italiano
 6 aprile - Tadeusz Kantor, pittore, scenografo e regista teatrale polacco († 1990)
 7 aprile - Billie Holiday, cantante statunitense († 1959)
21 aprile - Anthony Quinn, attore messicano († 2001)
6 maggio - Orson Welles, attore, regista e sceneggiatore statunitense († 1985)
 16 maggio - Mario Monicelli, regista, sceneggiatore e attore italiano († 2010)
9 giugno - Les Paul, chitarrista e inventore statunitense (†2009)
10 giugno - Saul Bellow, scrittore canadese († 2005)
20 giugno - Terence Young, regista britannico († 1994)
27 luglio - Mario Del Monaco, tenore italiano († 1982)
31 luglio - Henri Decaë, direttore della fotografia francese († 1987)
29 agosto - Ingrid Bergman, attrice svedese († 1982)
17 ottobre - Arthur Miller, drammaturgo, scrittore e pubblicista statunitense († 2005)
23 ottobre - Salvatore Fiume, pittore italiano († 1997)
28 ottobre - Gábor Pogány, direttore della fotografia ungherese († 1999)
5 novembre - Walter Molino, illustratore italiano († 1997)
12 novembre - Roland Barthes, saggista, critico letterario e linguista francese († 1980)
20 novembre - Kon Ichikawa, regista cinematografico giapponese († 2008)
7 dicembre - Leigh Brackett, scrittrice e sceneggiatrice statunitense († 1978)
7 dicembre - Eli Wallach, attore statunitense († 2014)
 9 dicembre - Elisabeth Schwarzkopf, soprano tedesco (†2006)
 12 dicembre - Frank Sinatra, cantante, attore e conduttore televisivo statunitense († 1998)
 13 dicembre - Ross Macdonald, scrittore statunitense (†1983)
 14 dicembre - Ave Ninchi, attrice italiana († 1997)
 19 dicembre - Édith Piaf, cantautrice francese († 1963)


PUBBLICAZIONI

La teoria della relatività generale di Einstein
      La Metamorfosi di Franz Kafka
      La valle della paura di Sir Arthur Conan Doyle
      Il buon soldato di Ford Madox Ford 
      Il Canto d'amore di J.Alfred Prufrock di T.S. Eliot 
      The Song of the Lark di Willa Cather 
      Vittoria di Joseph Conrad 
      La piccola signora della grande casa di Jack London 
       James George Frazer termina Il ramo d’oro

FILM IMPORTANTI

Assunta Spina di Gustavo Serena
The Birth of a Nation (La Nascita di una Nazione), di D. W. Griffith
The Champion (Charlot boxeur), di Charles Chaplin 
Der Golem (Il Golem), di Paul Wegener 
The Tramp (Il Vagabondo), di Charles Chaplin

Work (Charlot apprendista), di Charles Chaplin

Lo zio Ernesto nella fila al centro, il secondo da destra


mercoledì 7 gennaio 2015

Dedicato a una stella (reg. Luigi Cozzi - 1976)

 Il primo post dell’anno appena dischiuso è per lo zio Ernesto, il giovane. Quest’anno ricorrono i cento anni dalla sua nascita. Non aspetterò il giorno nel quale egli venne sulla terra, il 12 aprile, come ho fatto con la mamma, perché egli è parte, ma anche autore di queste pagine. Dirò di più, è l’artefice principale e avete avuto modo di scoprirlo dalla prime pubblicazioni. Non tesserò lodi, non aggiungo niente a quanto precedentemente scritto. Dico solo che ognuno dei platioti residenti o emigrati per varie ragioni deve additare un personaggio, che sia anche un parente, da ricordare a quanti vivono oggi o verranno domani, che in pubblico, come nel privato, hanno arricchito Platì. Non servono gesta o atti di eroismo, come non bastano le dediche di una via. Peggio, non lo farà mai chi viene da fuori ed ha in testa solo lo stipendio canalizzato sul conto corrente. Sindaci, assessori o membri della giunta avranno sempre, vi risponderanno, problemi più urgenti da risolvere. E tra questi, perdonate la polemica, quelli che fanno parte del consiglio parrocchiale. Ormai anche il parroco e uno inviato da fuori, da una burocrazia parallela. L’ultimo parroco nato in paese è stato proprio lo zio Ernesto, che per le ragioni già diffuse in questo blog, ha sempre rifiutato quella carica, seppure svolgendo diligentemente, e a volte puntigliosamente, per conto di quella burocrazia, la missione a lui affidata. Da lui, molti di quanti oggi vivono, dentro e fuori il paese, hanno avuta versata sul capo l’acqua del battesimo, a loro è dedicato questo post.


La seconda foto, che inaugurava questo blog, il 4 febbraio 2011, e qui photoshoppizzata, è di Luigi Gliozzi mio cugino.


lunedì 29 dicembre 2014

Papà ma che cosa hai fatto in guerra? Pt. 11



Amato Papà

Vi ringrazio della gioia che mi avete dato inviandomi la letterina che ho ricevuto ieri sera. Mi pareva di essere un uomo fatto e guardavo con pietà Rosina e Caterina le quali sono ancora molto molto ignoranti. Io mi animo a studiare sempre di più per piacere a voi che tanto mi amate. Spero di darvi sempre consolazioni e non in circostanze come queste. Vi bacio con le sorelle ed Ernestino e tutti non desideriamo che la vostra S. B.
                                                                                              Ciccillo


Caro Papà
Ciccillo con quattro sgorbii ha messo superbia e ci disprezza, chiamandoci ignoranti. Io vado a scuola e voglio imparare presto per superarlo e mettergli la saliva al naso. Vi dico che vi voglio bene quanto lui, che sono addolorata, come lui, per la vostra assenza, e come lui, non parlo che di voi sempre. Si associa con me Caterinuzza per protestare contro la presunzione di Ciccillo, il quale, alla fine, è assai più vecchio di noi. Del resto, noi non dobbiamo essere dottoresse ma ci basta sapere fare la calza e manifestare gli affetti ai nostri cari genitori.
  Vorrei vedervi in mezzo a noi, e prego la Madonna che vi faccia ritornare presto e che vi mantenga sempre sano al nostro amore.
Rispondete anche a me che se no, il fratello maggiore, creperà di allegrezza. Vi dono mille baci per me, mille per Caterinuzza e mille per Ernestino. Quelli di Ciccillo ve li dona nel suo foglio imbrattato. Benediteci tutti quanti.
Vostra cara figlia
Rosina

domenica 28 dicembre 2014

Two Mules for Sister Sara (reg. Don Siegel - 1970)

I nostri proprietarii non hanno fattorie nei poderi, dove mettano in serbo i frutti di loro terre; ma e biade, e vini, ed olio, e quanto rende ad essi l'industria agricola e la pastorizia, viene vettureggiato in paese, in cui le stanze a terreno di loro case sono addette ad uso di granai, di canova, di coppaio e via dicendo. Di qui avviene che ogni proprietario debba avere uno o più muli, uno o più mulattieri. Il mulattiere tira all'anno cento e due lire, sei ettolitri di frumento, un paio di calandrelle, due faldelle di lana, il vitto giornaliero, ed il giornale: e dicesi giornale la facoltà, che gli accorda il padrone, di valersi del mulo un giorno in tutto l'anno a suo intero profitto. Settanta poi e due once di panmescolo o inferigno, un tocco di lardone o di cacio al mattino ed alla sera e la minestra con carne od altro al mezzogiorno sono il vitto quotidiano di lui. Queste condizioni variano un pochino secondo le consuetudini dei paesi, e l'indole più o meno liberale dei padroni, ma tali son sempre ad ogni patto che l'uomo nostro può chiamarsene contento. Dal trappeto e dal palmento, dall'ovile e dal podere, dal bosco e dalla carbonaia egli someggia il mosto, l'olio, i caci, le biade, le legna ed i carboni; e la donna e la figliuola che sanno l'ora del ritorno escono alquanto fuori mano dell'abitato, e stannosi li a badarlo; né vi ha volta che passi, che egli di furto non lasci ad esse or la caciola, ora il panierino delle frutta, ora la bracciata dei cepperelli. Aggiungi il po' d'agresto ch'ei fa ciascuna sera sulla profenda, e vedrai, che ove avessero bestie da nolo sempre e facilmente ai loro bisogni apparecchiate, i nostri proprietarii si disfarebbero di buona voglia dei muli e dei mulattieri; che ogni animale profitta non al padrone, ma a chi lo guida, e di mulattieri, che acconciatisi ai servigi di ricche famiglie vennero prestamente in denari, gli esempli son frequenti tra noi.
Vincenzo Padula, Persone di Calabria

La foto che ritrae il signor Ciampa mi è stata concessa da Francesco di Raimondo.
In Italy il film fu intitolato Gli avvoltoi hanno fame.



martedì 23 dicembre 2014

Weihnachtsoratorium (Oratorio di Natale ) BWV 248 - J. S. Bach


I.   M. I-
Roma, 20 - 12 -63
Mamma, Ciccillo,
Rosina, Cata, Ernesto,
Peppe, Amalia ( a Iola ho
scritto or ora) miei

Carissimi, così come vi nomino tutti i giorni nella preghiera voglio nominarvi in questo foglio, scritto nell’approssimarsi della lieta e santa ricorrenza del natale. Tutti così uniti siete nel mio cuore anche se siamo materialmente lontani, ed anche se la metà di voi abitate sotto un tetto che non è quello che vide riuniti nell’infanzia e nella fanciullezza; anzi per voi, Rosina, Cata, Peppe e Iola mi prolungo di più nella preghiera per raccomandare con voi le vostre famiglie che amo col medesimo affetto con cui amo voi.
Vi auguro tutto il bene che si possa godere in questa e nell’altra vita: santità, salute, benessere, pace e serenità sempre.
Il nuovo anno vi apporti tante consolazioni e tante grazie come il vostro cuore desidera.
Oggi ho ricevuto la lettera di Amalia e ieri quella di Rosina, ho scritto ieri un bigliettino ad Ernesto per dire che ho ricevuto il pacco: Da Iola ho avuto gli auguri per Natale, tre giorni fa. Stasera ho telefonato da Berbicone per domandare dell’impermeabile tuo, Ciccillo, e mi hanno risposto che te l’hanno spedito il 10 di questo mese, insieme pure al basco che volevi; spero che tu rimanga soddisfatto.
Non vi meravigliate se vi ho scritto in questa letterina; stando coi piccoli si imitano anche le loro azioni; ho dato una a ciascuna bambina della mia classe per scriverla ai genitori e metterla sotto il piatto del papà il giorno di Natale. ed ha me è venuta la voglia di scrivere su questa. Il papà, mai dimenticato, non ha bisogno di lettere; egli sta nel mondo della verità e vede anche questo che sto scrivendo a voi. Vi mando gli auguri della Superiora, di M(aria)Loreta, di MTarcisia, delle suore e specialmente di suor Eulalia. Io mando auguri, baci affettuosi ed abbracci. A te mamma ti bacio un milione di volte e ti chiedo la santa benedizione. Vostra aff.ma
MGemma