I. M. I-
Roma,
20 - 12 -63
Mamma,
Ciccillo,
Rosina,
Cata, Ernesto,
Peppe,
Amalia ( a Iola ho
scritto
or ora) miei
Carissimi,
così come vi nomino tutti i giorni nella preghiera voglio nominarvi in questo
foglio, scritto nell’approssimarsi della lieta e santa ricorrenza del natale.
Tutti così uniti siete nel mio cuore anche se siamo materialmente lontani, ed
anche se la metà di voi abitate sotto un tetto che non è quello che vide
riuniti nell’infanzia e nella fanciullezza; anzi per voi, Rosina, Cata, Peppe e
Iola mi prolungo di più nella preghiera per raccomandare con voi le vostre
famiglie che amo col medesimo affetto con cui amo voi.
Vi
auguro tutto il bene che si possa godere in questa e nell’altra vita: santità,
salute, benessere, pace e serenità sempre.
Il
nuovo anno vi apporti tante consolazioni e tante grazie come il vostro cuore
desidera.
Oggi
ho ricevuto la lettera di Amalia e ieri quella di Rosina, ho scritto ieri un
bigliettino ad Ernesto per dire che ho ricevuto il pacco: Da Iola ho avuto gli
auguri per Natale, tre giorni fa. Stasera ho telefonato da Berbicone per
domandare dell’impermeabile tuo, Ciccillo, e mi hanno risposto che te l’hanno
spedito il 10 di questo mese, insieme pure al basco che volevi; spero che tu
rimanga soddisfatto.
Non
vi meravigliate se vi ho scritto in questa letterina; stando coi piccoli si
imitano anche le loro azioni; ho dato una a ciascuna bambina della mia classe
per scriverla ai genitori e metterla sotto il piatto del papà il giorno di
Natale. ed ha me è venuta la voglia di scrivere su questa. Il papà, mai
dimenticato, non ha bisogno di lettere; egli sta nel mondo della verità e vede
anche questo che sto scrivendo a voi. Vi mando gli auguri della Superiora, di
M(aria)Loreta, di MTarcisia, delle suore e specialmente di suor Eulalia. Io
mando auguri, baci affettuosi ed abbracci. A te mamma ti bacio un milione di
volte e ti chiedo la santa benedizione. Vostra aff.ma
MGemma
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