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mercoledì 6 marzo 2013

Quando c'è la salute (reg. Pierre Etaix - 1966)

Ciurrame, la produzione dei Pleorotus


Il fattore singolo più importante per creare una buona salute è il tipo giusto di cibo, e il fattore singolo più importante che provoca una cattiva salute è il tipo sbagliato di cibo.
Se la costituzione fisica e la salute di una nazione dipendono in ultima analisi dai prodotti freschi di una terra coltivata nel modo corretto, e se la cattiva agricoltura è uno dei fattori che creano una costituzione mediocre e cattiva salute, allora dobbiamo impegnarci senza indugio a migliorare la nostra agricoltura.
Albert Howard

venerdì 1 marzo 2013

Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno (reg. Luciano Salce - 1974)


Quando si è giovani i conti col tempo sono lontani dall’essere passati al vaglio dei fatti.
Il passare degli anni, o meglio, la fortuna, può essere sfortuna, di accumularne porta di conseguenza a considerare il proprio passato e, con arbitrio, quello degli altri.
Ora, io, da giovane, e forse da vecchio senza la complicità del web, non ho mai pensato che avrei avuto l’opportunità di festeggiare i cento anni della mamma, con lei presente, o com’è, col solo ricordo di lei.
Per uno come me che per deformazione, la colpa è esclusivamente del man with no name, ha impostato la sua vita sull’indipendenza, abbondantemente rinfacciatami, e che Michelangelo Antonioni ha sancito opening the doors of the old age, il ricordo della mamma è un lavoro giornaliero e costante, che mai viene meno, da sveglio come nel sonno, specie se si ha una tradizione che proviene da un’educazione cattolica che si vorrebbe rimuovere.
Dalla mamma non ho avuto solo il latte, forse di più mi ha nutrito di Gesù, o meglio “u Signuri”, di Madonna e svariati santi. In questo è stata supportata virtualmente in modo speciale dai suoi familiari, voglio dire dalla nonna Lisa come dallo zio Ciccillo fino alla zia Amalia, -  la famiglia di papà in questo non ha contato per niente – e da un paese senza uguali, Platì.
Ovviamente, per la mamma, non è stato tutto rose e fiori o confessioni e comunioni. Mentre essa entrava nella casa di nonno Rosario, in via XXIV maggio, con papà, c’erano lo zio Peppino, a cui per tutta la vita ha dato amorevole sostegno, e non poteva essere altrimenti, dati i numerosi esempi accolti in cuor suo da fanciulla, e le donne che uscivano e andavano spose lontano dal paese, lasciandola al governo, si fa per dire, essendo presente nonna Mariuzza, dapprima di una parte di casa poi di tutta; infine l’arrivo di Saro, Lisa, pochi istanti, Maria, Gino e Gianni.
Ma io devo frenare queste onde di ricordi che si accavallano in me in un assurdo disordine, come se tutta l’esistenza si fosse svolta in un solo istante.* Mi fermo anche per evitare il panegirico, prima dell’abbandono costante ed inesorabile del paese verso le marine e la conseguente frattura col passato, in alcuni casi col suo rifiuto, della famiglia Mittiga - Gliozzi – Mittiga.
Non avrei potuto chiedere niente di meglio a tutto questo, per cui la mia gratitudine alla mamma e al paese è infinitamente immensa.

*Salvatore Satta, Il giorno del giudizio, Adelphi


Gliozzi Caterina Mittiga
 Platì 01/03/1913 -  Messina 11/01/1991

giovedì 28 febbraio 2013

Mamma compie cento anni pt. 2

La tua cara M Gemma con grande affetto. A Cata 1 – 2 – 47


Ad majorem Dei gloriam.
Alla mia cara sorella e al cognato
La vostra unione santificata dalla purezza del Sacramento attiri sempre le più elette benedizioni dal Cielo, e sia sempre oggetto delle divine compiacenze.
  Aff.ma M Gemma
Roma 1 – 2 - 47


I.M.I.
Roma 23 – 4 – 47
Mia carissima Cata
La tua lettera del 30, u. s., mi portò tanta gioia che avrei voluto rispondere nello stesso giorno per esprimere  a tutti i tuoi la mia riconoscenza per l’affetto di cui ti circondano. Non mi avresti potito dare notizia più consolante, perché l’amore e la concordia sono la gioia della famiglia, da cui dipende ogni benessere. Il pensiero di vederti arrivare da un giorno all’altro col cognato, mi trattenne dallo scrivere, fino ad oggi, ma ora non vedendovi arrivare dopo tanti giorni, sono invasa da una grande preoccupazione, resa più pesante da certi segni che da diverse notti turbano il mio riposo. Non giudicarmi superstiziosa. No, non credo ai sogni ma in certe circostanze si, tanto più che i sogni sono accompagnati da un insieme di tristezza che sento ogni volta che in famiglia c’è qualche dispiacere. Ogni volta, per dirne una, che lo zioè stato male, io l’ho saputo anche se non me l’avete scritto. Sono le misteriose comunicazioni che il cuore trasmette sena servirsi di mezzi umani. Scrivimi, mia cara sorella, e dimmi se tutti quanti stiate bene, questo mi basta per farmi stare tranquilla. Se invece della lettera potrò avere la gioia di vedere te, sia mille e mille volte ringraziata la Divina maestà di Dio, nella gioia come nelle tribolazioni.
Porgi molte affettuosità da parte mia a ciascuno dei tuoi parenti, che considero ormai come persone della nostra famiglia stessa. Baciami i nostri e chiedi la S: B: per me ai nostri genitori, e riceviti da me un fraterno abbraccio. Aff.ma M Gemma.
Auguri infiniti per il tuo onomastico. MG




mercoledì 27 febbraio 2013

Mamma compie cento anni pt. 1 (reg. Carlos Saura - 1979)






Alla Gentile
Signorina Gliozzi Caterinuzza
di Luigi
Platì
Italia Prov. Regg Calabria


Ambridge 25/4  932

Rispettabile Caterinuzza
                                                                                                 Mi permetto per la seconda volta a scrivervi unaltra
 lettera, la quale desidero sapere il vostro rancore verso mé, giacché io appena che sono giunta costà dopo pochi ciorni scrisse a tutti a mici e parenti e tutti mi anno risposto all’infori di voi di mia sorella e delle signorine.  Devito forse sarà malattia di casato. Per dirvi il vero Caterinuzza mi sono disturbata e il pensiero mi preoccupa che non so quale sarà la mia mancanza verso voi., ondi non mi avete risposto alla mia lettera, perciò scrivo unaltra e se ciòdi scriveri un rigo delle vostre mani desidero sapere il significato motivo, poiché sieti cosi contagnosi con mi.
Io rammento a tutti e non dimentico a nessuno e non mi trascorse giorno di non fare il vostro nome, e voi cosi presto vi aveti dimenticato. Io auguro che non successo nulla di malo che tutti voi bene e ilvostro silenzio non è stato per dimenticanza ma benzi di negligenza, Non altro vi riceveti i saluti di mio marito io saluto la famiglia di vostra nonna particolosi il Dottore e vostra zia Iolanda che si ho scritto un biglietto nella vostra lettera e neanchi ricevetti un saluto saluto e bacio le vostri sorelli saluto a mia cognato Serafina compresi tutti i vicini Saluto a vostro papà e mammà e gli bacio la mano  In fini mia cara Caterinuzza vi saluto a voi col più caro e affettuoso affetto baciandovi per sempre vostra aff.ma
                                                                     Cogina
Angelina Stancati

Saluti e bacio a mia sorella


Cara donna Bettina
Vi raccomando che nmi raccomandati a mezo la vostra preghiera e che sarà saudita dal Signore che presto finisce questo tempo della mia lontananza ondi possiamo esseri sempre vicini poiché ogni ora mi sembra mille anni di ritornare nella mia propria casa e di stare al voleri di Dio
                                                                    Fatemi sapere qualche cosa
Vi saluto e vi bacio aff.ma
                                                                           Cocina Angelina


martedì 26 febbraio 2013

Il santo (reg. Phillip Noyce - 1997)




Platì  15.  3.  66

         Rosario e Famiglia carissimi

Da tanto tempo siamo senza notizie di mio Fratello, ed assendo tu l’unico Santo dove possiamo rivolgerci vengo a te con la presente, augurandoci che la presente ti trova con tutta la Famiglia in buona salute, e che tuo figlio Saverino si sia ristabilito.
Caro Rosario il pensiero di mio Fratello non ci da pace, specialmente i miei poveri genitori.
Quando è venuto il Figlio (du scarpanova) io avevo preparato una lettera per mio Fratello – con un biglietto per te – ma poi non è passato a pigliarla, ed io detta lettera l’ho spedita per posta, e risposte non abbiamo ricevuto.
Rosario ora come sempre conoscendo la tua stima che  ai per noi ti prego di darci sue notizie, per sapere come va con la salute, se lavora, e se continua a venire. Tu ci deve scusare ma come , ti ripeto, noi quando pensiamo a mio fratello, pensiamo a te con la speranza di poterci disobbligare.
Unita alla presente, ce una lettera per mio Fratello, ed in attesa della tua risposta anche per poter in qualche modo tranquillizzare i miei genitori
Con ogni stima ti saluto ti saluto con tutta la tua famiglia
                                                                                                              Francesco Mittiga

Caro Rosario
Posso darti notizie dei tuoi familiari che stanno tutti bene.
A tuo padre lo vedo tutti i giorni e sta bene e ti saluta.

lunedì 25 febbraio 2013

Il giorno del giudizio (reg. Vittorio De Sica - 1961)






Può darsi che la vita di un paese si svolga in una unità di tempo e di luogo, come le antiche tragedie, e la successione degli eventi abbia la misteriosa fissità del cimitero. Vista da Dio, nel giorno del giudizio, credo che la vita appaia veramente così.
Salvatore Satta, Il giorno del giudizio, Adelphi

mercoledì 20 febbraio 2013

Un dollaro d'onore (reg. Howard Hawks - 1959)

Mishawaka 8 - 6 – 1963

Carissimo Giovannino
Ti scrivo queste poche righe per dirti che noi stiamo molto bene e che qui attualmente fa molto caldo, ci auguriamo che anche voi state tutti bene, se Saro e Maria anno finito la scuola e se sono stati promossi, Maria, Elisa, José e Richy hanno finito la scuola e sono stati promossi, Maria nella sesta, Elisa nella quinta, José nella quarta e Richy nella prima classe, tu sei stato promosse? Scrivimi e dimmi tutto, dimmi come sta la mamma e papà, come stanno i tuoi nonni e zii, la nonna e zii.
Termino e ti accludo un dollaro per il tuo compleanno ti comperai un gelato e lo mangi assieme a Gino, in seguito manderò anche a lui un regalino.
Ti mando tanti baci assieme a Maria, Elisa, José, Richy e Rosanna anche per Saro, Maria e Gino, baci per la mamma e saluti al papà.
Tua affma
                           zia Jola

martedì 19 febbraio 2013

Do it again - Steely Dan


madre e figlioletta a Ciurrame

rusticus emeritum palo suspendat aratrum:           
     omne reformidat frigore volnus humus.
vilice, da requiem terrae semente peracta;
     da requiem, terram qui coluere, viris.

Il contadino sospenda al palo l’aratro che ha compiuto l’opera,
la terra, quando è fredda, teme ogni ferita.
E tu, villico, concedi riposo alla terra dopo la semina;
e concedi riposo agli uomini che l’hanno coltivata.
Ovidio, op. cit.

venerdì 15 febbraio 2013

La visita (reg. Antonio Pietrangeli - 1964)

Casignana 14 – II – 1946

 Carissimo papà

Trovo lo zio in buone condizioni di salute.
I capogiri annunziati da Ernesto erano dovuti a qualche indigestione, Da domenica infatti si intese bene e continua sempre a star meglio. Anche i dolori alla vescica vanno attenuandosi col passare del tempo. Io ho fatto un buon viaggio. Tranquillizzatevi dunque e ricevetevi i baci di tutti noi
Per voi tutti
Aff.mo
             Ciccillo


Caro Luigi

Tranne un po’ di debolezza, del resto sto meglio. Speriamo che con la buona stagione che si approssima,  mi sarò completamente guarito da affrontare il viaggio Per ora baci per tutti
Serafina è pure guarita
Ernesto