La tua cara M Gemma con grande affetto. A Cata 1 – 2 – 47
Ad majorem Dei gloriam.
Alla mia cara sorella e al cognato
La vostra unione santificata dalla purezza del Sacramento attiri sempre le più elette benedizioni dal Cielo, e sia sempre oggetto delle divine compiacenze.
Aff.ma M Gemma
Roma 1 – 2 - 47
I.M.I.
Roma 23 – 4 – 47
Mia carissima Cata
La tua lettera del 30, u. s., mi portò tanta gioia che avrei voluto rispondere nello stesso giorno per esprimere a tutti i tuoi la mia riconoscenza per l’affetto di cui ti circondano. Non mi avresti potito dare notizia più consolante, perché l’amore e la concordia sono la gioia della famiglia, da cui dipende ogni benessere. Il pensiero di vederti arrivare da un giorno all’altro col cognato, mi trattenne dallo scrivere, fino ad oggi, ma ora non vedendovi arrivare dopo tanti giorni, sono invasa da una grande preoccupazione, resa più pesante da certi segni che da diverse notti turbano il mio riposo. Non giudicarmi superstiziosa. No, non credo ai sogni ma in certe circostanze si, tanto più che i sogni sono accompagnati da un insieme di tristezza che sento ogni volta che in famiglia c’è qualche dispiacere. Ogni volta, per dirne una, che lo zioè stato male, io l’ho saputo anche se non me l’avete scritto. Sono le misteriose comunicazioni che il cuore trasmette sena servirsi di mezzi umani. Scrivimi, mia cara sorella, e dimmi se tutti quanti stiate bene, questo mi basta per farmi stare tranquilla. Se invece della lettera potrò avere la gioia di vedere te, sia mille e mille volte ringraziata la Divina maestà di Dio, nella gioia come nelle tribolazioni.
Porgi molte affettuosità da parte mia a ciascuno dei tuoi parenti, che considero ormai come persone della nostra famiglia stessa. Baciami i nostri e chiedi la S: B: per me ai nostri genitori, e riceviti da me un fraterno abbraccio. Aff.ma M Gemma.
Auguri infiniti per il tuo onomastico. MG
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