domenica 22 novembre 2020
Scuola elementare [di Alberto Lattuada -1955]
Scafa 29
ottobre 1999 Venerdì
martedì 3 novembre 2020
Il nostro direttore - ricordo imperituro
Distinti Signori,
ieri, rientrando da un viaggio, ho trovato la triste notizia della prematura scomparsa dell’Illustre Direttore. Sono rimasta attonita e sgomenta. Sono una maestra elementare in pensione da qualche anno; durante il mio servizio ho avuto la fortuna di lavorare alle sue dipendenze per periodi brevi ma sufficienti perché potessi apprezzarne la vasta cultura, la grande professionalità e le elette doti umane.
Sento il bisogno di formulare le mie più sentite condoglianze non senza assicurare che imperituro sarà in me il ricordo del grande Direttore
Giovanna Oronzo
mercoledì 28 ottobre 2020
Il nostro direttore [di Jean Georgescu -1955]
'Cause nothing compares
Nothing compares to you
Caro direttore, sei stato come un papà, buono, gentile e caro
Mi manchi tanto, vorrei che tu ritornassi ma non puoi.
Io ti ho voluto bene da quando ti ho conosciuto. Ti prego non lasciarmi mai.
Dormi bene, caro direttore.
Claudia Zagaroli ADDIO !!!
Riposa in pace
SEI STATO PER ME
IL NONNO
CHE NON HO MAI
POTUTO CONOSCERE
Grazie per tutto quello che hai fatto e per tutta la Scuola via del Milite Ignoto
Caro direttore,
abbi cura di te li in paradiso e mi raccomando di alle maestre che sono con te di far studiare i bambini che sono stati sfortunati e non hanno potuto continuare la loro vita qui sulla terra. Salutami tanto il mio mio nonno Antonio. Digli che gli voglio tanto bene e dagli un abbraccio grandissimo da parte mia.
Grazie di tutto.
Elena Toletti
4° c
Via del Milite ignoto
mercoledì 21 ottobre 2020
A Man to Remember [di Gaston Kanin - 1938]
“Si!”
“Ma sapiti a undi moriu?”
“A Platì! Ju iornu ndi vestiru i balilla e ndi levaru nta cresia.”
Quella mattina del 3 febbraio 2020, san Biagio, era stata spesa nella ricerca di un documento che attestasse la morte e una possibile sepoltura di don Giacomo Tassoni, tra un curiale canonico che, come la tonaca, il canone l’ha messo da parte, una addetta all’anagrafe sidernese poco socievole e la scoperta che se andate al Comune di Locri sono tutti a vostra disposizione, anche ad ascoltarvi, dall’addetto alla manutenzione floreale come al dirigente dell’Anagrafe.
Una prima succinta biografia sul poeta platiese più nominato, in queste pagine era già apparsa. Col tempo e per altre esigenze, essa appariva lacunosa. I ricordi di Carletto hanno indirizzato le ricerche a partire dall' Anagrafe del Comune di Platì.
Ora quella stessa, redatta allora con Francesco Violi (1), è riveduta e a voi consegnata.
Don Giacomino Tassoni nacque a Siderno l’1 gennaio del 1887 a ore pomeridiane dieci e minuti quindici da don Giuseppe di Domenico farmacista, vedovo, e Oliva Giuseppina casalinga. Don Giuseppe proveniva da Fabrizia, donna Giuseppina era pratiota e a Platì i due celebrarono il matrimonio il 22 agosto del 1874, un mese esatto da che furono affisse e registrate le pubblicazioni presso la casa comunale e quella spirituale di Platì. Alla nascita di don Giacomino, il farmacista di Fabrizia di anni ne aveva quarantanove, donna Giuseppina trentotto. La loro primogenita era Maria Angelina Giuseppina nata a Siderno il 3 ottobre 1882.
Don Giacomo trascorse la sua esistenza per buona parte a Platì dove venne adottato dagli zii don Saverio Oliva (2), arciprete, e dalla di lui sorella, per cui al cognome del padre aggiunse quello di Oliva. Alla morte degli zii divenne erede dei beni degli stessi, che non erano pochi, motivo questo della sua assidua permanenza in paese. Studioso colto e preparato allacciò amicizia con gli intellettuali dell’epoca, da Vincenzo Papalia a Ernesto Gliozzi sen.
Don Giacomino sposò l’8 luglio 1908 Carolina Migliaccio nata il 24 dicembre 1885 da Domenico e Rosina Scaglione, geracesi. Da quella unione nacquero due figliole: Maria di Polsi e Giuseppina. In Platì fu legato alla famiglia Furore per via della signora Mattia Migliaccio (3) moglie di Giosafattino, sorella di Carolina e del canonico Ettore Migliaccio, morta prematuramente di parto.
Poeta fecondissimo ed autore di una tragicommedia, non riuscì a raccogliere i manoscritti in una pubblicazione nemmeno a proprie spese come era consuetudine a quei tempi. Delle sue composizioni si occupò Michele Fera e venne ricordato da Pasqualino Perri (4), Antonio Delfino (5) e Gianni Carteri.
Don Giacomino Tassoni Oliva, a Platì dal 30 ottobre 1934, abitò dapprima in via Fratelli Sergi e successivamente al numero 14 di via Cesare Battisti, dove la morte lo colse il 19 ottobre del 1941, anno XX° dell’era fascista, podestà don Ferdinando Zappia. Nei ricordi di Carletto don Giacomino fu tumulato a Platì e qualche anno dopo la salma fu trasportata dai familiari nel cimitero di Gerace dove a tutt’oggi riposa accanto alla moglie.
Delle due figlie, la prima, Maria, nacque a Gerace il 15 giugno del 1913. Sposò il dottor Filippo Fimognari e da loro nacque Giuseppe Beniamino che è stato amato e ancora celebrato sindaco di Gerace e senatore della Repubblica. Di Maria, a pochi giorni dalla nascita, si ricorda un curioso episodio legato all’olio della giara della cucina del Santuario di Polsi che si riempì per intercessione della Madonna, in epoca di carestia: “Nel 1913 si svegliò istantaneamente a Gerace una bambina per più giorni, dalla nascita, in coma, dopo essere stata toccata con l'olio benedetto: si chiamò Maria di Polsi (Tassone in Fimognari) e l’avvenimento fu tanto strepitoso che nel 1919 il Card. Giustini, da Polsi, spedì un telegramma alla miracolata e, venendo a Gerace, la volle conoscere; il contenuto del telegramma: «A Maria di Polsi - Gerace. Polsi 3 settembre. Ti assista sempre la protezione della Vergine e la mia benedizione. Filippo Cardinale Giustini (6). La piccola, ancora, è citata dal can. Oppedisano a pag. 29 della sua Cronistoria per aver deposto una pergamena sottoscritta dal Vescovo Chiappe e dal clero nelle mani del Cuore di Gesù, era l’Anno di Grazia 1926. Si spense il 2 aprile del 1996.
Giuseppina Maria nacque a Gerace l’8 settembre del 1916 ed in prime nozze sposò Antonio (Ante) Zizanovic di origini croate, il loro matrimonio fu celebrato a Pompei. Il 27 agosto del 1939 a Platì nacque Pasquale il loro unico genito. Antonio ritornato in patria fu assassinato dai nazisti nel 1943 all’età di 29 anni. In seguito Giuseppina Maria contrasse nuove nozze. Si spense l’1 agosto 1986.
Fuori dal matrimonio, don Giacomino ebbe un’altra figlia (era destino che non avesse eredi maschi), Giulia, nata a Platì il 28 aprile 1928. Riconosciuta all’anagrafe dalla madre e dal di lei sposo, alla morte di don Giacomino fu mantenuta agli studi dai coniugi Fimognari già citati.
Debitore di quanto sopra riportato sono a Carletto Zappia (classe 1928), al senatore Giuseppe Beniamino Fimognari e a Pasquale Zizanovic, nonchè agli addetti all'anagrafe del comune di Platì.
https://iloveplati.blogspot.com/2013/09/corpo-celeste-pt-4_19.html
(3) https://iloveplati.blogspot.com/2012/12/lacrime-damore-reg-pino-mercanti-1954.html
(4) https://iloveplati.blogspot.com/2016/04/lettera-aperta-ad-un-giornale-della.html
(5) https://iloveplati.blogspot.com/2016/10/another-time-another-place-reg-michael.html
(6) Salvatore Gemelli, Storia tradizioni e leggende a Polsi d'Aspromonte, Gangemi ed. 1992
mercoledì 14 ottobre 2020
Il vincitore - pt. 2 - Un Saggio
Una precisa valutazione politica della situazione attuale del Mezzogiorno d'Italia, sorta da una vigile esplorazione delle tappe storiche del nostro sud, permette a Pasquale Perri in Scuola e Mezzogiorno, di analizzare il problema del rapporto scuola-società, inquadrandolo in un più fertile campo di prospettive e soluzioni concrete. Perri riconosce che l'attuale evoluzione delle strutture scolastiche e il superamento della tradizionale distinzione tra scuola umanistica e tecnica, sono le premesse per una adeguata soluzione politica; ritiene tuttavia che tali provvedimenti suonano come insistenti campanelli d'all’arme perché vi avverte il delinearsi di nuove discutibili forme della programmazione neocapitalista.
Quale protagonista e testimone di una vicenda economicamente drammatica e socialmente angusta, ecco Perri appellarsi al carattere fondamentale delle direttive della scuola moderna: operare su tutto il corpo sociale. Ma il fine preciso di porre tutti i cittadini nella condizione di affrontare i problemi della vita individuale e associata, trova nel Sud la secolare opposizione di reminiscenze storiche tuttora condizionanti ogni sforzo; da qui, per la scelta delle soluzioni, la base storica dell’indagine del Perri. «Se prima dell’unità mano allo strapotere clericale, che incoraggiato dalle autorità esercita il suo dominio indiscusso, il nuovo Regno d’Italia non prenderà certamente adeguati provvedimenti alla questione meridionale».
Oggi il problema della scuola si pone in maniera ancora più pressante, allorquando alla trasformazione sociale ed economica basata sull'industrializzazione, costringe le zone meridionali ad un rivolgimento completo effettuato a tappe forzate. «Il problema dell’adeguamento, va inoltre collocato in una prospettiva anticapitalista, per non ritrovare il popolo meridionale rigettato in un sistema che è, l'erede del sistema feudale nei termini moderni di sfruttamento sistematico e alienazione» M. S.
PASQUALE PERRI: «Scuola e Mezzogiorno», pref. di Franco Gaeta, ediz. Quale cultura, pagg. 246, l. 1.500
Avanti!, 7 – 11 - 1971
NOTA - Nella foto d'apertura Pasqualino Perri alla premiazione napoletana con lo zio Mimì (1909-1999), acclamato sarto romano, e la moglie, Anna Pitone, locrese (1931-2008).
L'articolo sopra riportato è forse a tutt'oggi il più vicino alle idee dell'autore di «Scuola e Mezzogiorno». Qui conviene ancora ribadire che libro ed autore sono sconosciuti al 90% dei calabresi e dei platiesi in particolare. A tutt'oggi, e a vent'anni dalla sua scomparsa, Pasqualino ha ricevuto solo mi piace e le faccine sorridenti per via delle foto apparse nel social(ismo) più frequentato.
giovedì 24 settembre 2020
Assolutamente famosi [di Dominique Deruddere - 2000]
There’s nothing much to take
I’m an absolute beginner
And I’m absolutely sane
DOTT. FRANCESCO ANTONIO PERRI
Viale della Libertà, 16 A Tel. 26997
PAVIA
9 OTTOBRE 1971
Egregio Professore,
il suo libro “Scuola e
Mezzogiorno”, mi giunse oggi, e mi trovò in condizioni di salute non buona.
Tuttavia, un po' per il suo
casato e il suo paese natale, dove noi avevamo un lontano parente – Don
Fortunato Furore il vecchio, mi misi a leggerlo.
Lessi l’introduzione.
La lessi tutta affascinato dallo
stile robusto, dalla prosa energica e chiarissima, in bella lingua italiana
senza neologismi inutili e presuntuosi.
Lo leggerò tutto, quanto più
presto me lo permetteranno il mio lavoro consueto e i miei anni, che sono
molti!
Per adesso posso dirle che lei
scrive magnificamente, con chiarezza ed energia, e solo per questo deve essere
tratta con serietà e rispetto.
Le scriverò a lettura finita.
Le stringo la mano con amicizia e
stima. Suo
Francesco Perri
Bovalino M. 21 – 1 – 1971
Sig. Prof. Pasquale Perri,
vi ringrazio degli auguri che mi
avete mandato per il nuovo anno e ve li ricambio cordialmente. Ho spesso vostre
notizie da vostro padre e mi rallegro dei vostri successi.
Se venite in Calabria, mi farete
piacere se vi ricorderete di passare da casa mia.
Saluti e auguri
Mario La Cava
sabato 19 settembre 2020
Addio Mr Harris [di Anthony Asquit - 1951]
God from afar, looks graciously
upon a gentle
master
Michael Redgrave, The
Browning Version (Addio Mr. Harris), 1951
La chiesa non ce l'ha fatta a contenere la folla che ha voluto rendere l'estremo omaggio a Perri. Tantissimi i bambini, tutti alunni delle scuole elementari di viale Regina Elena e via del Milite ignoto, e tantissimi anche i maestri e i non docenti. Ma ieri nella parrocchia dei Padri Oblati si è ritrovato l’universo della scuola pescarese al completo. Insieme al v, Sandro Santilli, c’erano i colleghi di tutta la provincia, il personale del provveditorato, i docenti del liceo classico dove insegna il figlio Giuseppe, oltre ad amici e semplici conoscenti. Tra volti noti anche quelli dell’assessore comunale alla pubblica istruzione, Carlo Masci, dei docenti universitari, Pino Mauro e Nando Filograsso, e del gallerista Veniero de Giorgi. Un discorso a parte meritano i suoi conterranei: Perri, nato a Platì in provincia di Reggio Calabria, aveva contribuito a fondare l’associazione di calabresi in Abruzzo a cui teneva moltissimo. E molti di quelli che ieri affollavano le navate della chiesa erano calabresi di origine.
martedì 15 settembre 2020
Prova di memoria - Il Festival
A causa il prolungarsi le misure di sicurezza atte alla prevenzione il diffondersi del noto virus e le problematiche individuali che hanno colpito il comitato Santa Pulinara il Pasqualino Perri Memorial Day previsto per il 19 settembre 2020 si ripresenta sotto forma di Festival Mediatico: ecco a voi il Pasqualino Perri Festival. Stessa data di avvio ma questa volta nel web e in diverse giornate tutte per celebrare la figura di Pasqualino Perri l’educatore platiese venuto a mancare il 19 settembre di venti anni fa in Pescara e sepolto nel cimitero di Platì. L’evento è reso possibile grazie all’ espansiva partecipazione di Pino Perri.
lunedì 24 agosto 2020
Prova di memoria [di Marcello Aliprandi - 1994]
lunedì 17 agosto 2020
Immagini del Vecchio Mondo [di Dusan Hanák - 1972]
Si ringrazia la Diocesi di Locri-Gerace per la gentile collaborazione.
sabato 8 agosto 2020
The Master [di Paul Thomas Anderson - 2012]
giovedì 4 giugno 2020
Per un pugno di pecore [di Michele Lupo, 1967]
Nota. La foto introduttiva: per quanto possa fare riesco a distinguere in costume calabrese la zia Amalia, al centro, con il braccio appoggiato sulla zia Iola; il resto sono una nebulosa, the location and the young boys, il primo alla vostra sinistra mi pare il giovane Totò Delfino, e, forse, uno degli Spadaro accanto alla zia Amalia.
Alla foto allego questo brano della virtuosa dell'organetto celtico: