CIrcolo
R icreativo
CUlturale “
Laureati CI.R.CU.L.U.S. PLATI (RC)
Universitari
Studenti
lì 28 dicembre 1965
Carissimo amico,
col prossimo anno 1966 il nostro Circolo ricreativo culturale per gli studenti ed i laureati (CI.R.CU.L.U.S.) riprenderà la sua attività, già iniziata nei primi giorni del corrente anno.
Sicuro che la S.V. vorrà farsi socio del Circolo, La invito alla riunione preliminare che si terrà nei locali della scuola Media, giovedì 30 p.v. alle ore l3,30, nella quale saranno illustrati gli scopi e le attività del Circolo.
Intanto Le annunzio che, in occasione del centenario della nascita di Dante Alighieri, il giorno 2 gennaio 1965, alle ore 13,30 nei locali del Circolo sarà tenuta una conferenza sul Sommo Poeta.
Gradisca i miei più distinti saluti.
Can.Ernesto Gliozzi
Direttore provvisorio del Circolo.
LA COOP. “CITTA’ DEL
SOLE” IN
COLLABORAZIONE CON IL
COMUNE DI PLATI’
E’ LIETA DI INVITARE
LA S. V. ALL’INAUGURAZIONE DEL CENTRO SOCIALE
SPAZIO GIOVANI
CHE SI TERRA’ A
PLATI’ IN PIAZZA MARCONI
LUNEDI’ 19 DICEMBRE
1994 ORE 16,30
Nasce a Platì il
Circolo cacciatori Anlc
Nasce a Platì un circolo culturale ricreativo cacciatori
Anlc. L'iniziativa è stata assunta da un gruppo di giovani residenti a Platì,
desiderosi di avviare, nella comunità, attività tecnico-sportive e culturale capaci
di proiettare il comprensorio di Platì in un contesto di
rilevante spessore morale e sociale. Erano presenti all'inaugurazione i
dirigenti provinciali dell'Anlc, prof. Alberto Calabrò, rag. Giuseppe Angiò,
rag. Di Masi Domenico, il parroco don Ernesto Iozzi, nonché il segretario
del Circolo dott. Rosario Sergi. Durante l'incontro si è dibattuto , sui gravi
problemi del territorio che toccano, in questo momento, sia il mondo venatorio
che quello ambientalista. Alberto Calabrò segretario provinciale Anlc, ha
sottolineato l’importanza di un rapporto forte e costruttivo tra ambiente
naturale ed il mondo della caccia in un momento in cui pare stia cessando la demonizzazione
dell’attività venatoria. Ha evidenziato, inoltre, il grave errore della Regione
Calabria nell'istituire il mega Parco dell'Aspromonte. Tale iniziativa non può
favorire, a parere del prof. Calabrò alcun tipo di sviluppo perché un parco con
queste dimensioni non potrà essere gestibile. Sarebbe più opportuno ridurne le
dimensioni a 35.000/40.000 ettari, delimitarne e tabellare in maniera
adeguata l'area, evitando cosi l'insorgere di problemi tra addetti al servizio
di vigilanza e cacciatori.
Successivamente ha preso la parola il dott. Rosario Sergi sottolineando l’importanza
dell'iniziativa per il comune di Platì, dal momento che questa comunità viene additata in campo nazionale solo
per fatti e circostanze malavitose, mentre a Platì c'è gente onesta laboriosa
che lavora e vive in maniera civile e dignitosa.
L'ultimo a prendere la parola è stato il parroco, il quale
ha auspicato rapporti migliori tra ambiente naturale e mondo venatorio basati sul rispetto della natura e delle
specie protette. Ha riaffermato, inoltre, i valori più genuini insiti nella
gente di Platì e del suo circondario, soprattutto nei cacciatori i quali
esercitano un'attività antica quanto il mondo, rispettosa delle tradizioni, ma
anche dello sport e della cultura.
Fonte non identificata
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