Tra i
personaggi della vita sociale platiota quello di Mimmo Addabbo (23 novembre
1940 – 27 settembre 2017) è sicuramente il più mitizzato, effigiando l’infanzia
mia e del cinema. Egli e il fu Cinema
Loreto di Platì sono la stessa cosa. Con Nicola Barbaro alla biglietteria,
Mimmo Addabbo stava nella fucina di Morfeo, accanto al proiettore 16 mm. Fumeo, straripando lo schermo di
immagini che i piccoli spettatori avrebbero cercato di ricreare fuori la sala
per vie, casalini, fiumara compresa. Se in quegli anni infantili qualcuno mi
avesse chiesto cosa avrei voluto fare da grande la risposta sarebbe stata: “ voglio essere Mimmo Addabbo”. Cosa che
in parte si è realizzata e ancora oggi qualcuno mi ricorda in quel ruolo. Ora
che Mimmo Addabbo non c’è più, senza ricorrere alla solita foto d'occasione lo voglio ricordare con il volto di un altro
Mimmo (Palmara) eroe del film che fece nascere in me, nella sala del Cinema
Loreto, l’incantesimo del cinema, mai venuto meno.
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