19 Aprile 1950
Carissimo papà
Lunedì scorso vi ho fatto spedire un telegramma per farvi sapere che ho
fatto un buon viaggio. Domenica sono arrivato qui alle quattro e un quarto. Il
viaggio è stato ottimo, solo un pò prima del sanatorio c'è stata una leggera
pioggia e per conseguenza mi son riparato' presso il guardiano del Sanatorio.
Per circa mezzora, poi, scomparsa la nebbia e cessata la pioggia, mi sono messo
di nuovo in cammino. E' inutile dirvi che sono stato accolto bene da tutti e
specialmente dal Superiore. Ho a mia disposizione una bella stanza, letto con
rete metallica e due materassi di lana ecc. La luce elettrica funziona bene e
nella mia stanza ci sono due lampadine da 50 candele l'una. Vedete dunque che
sfarzo di luce. Il mangiare è ottimo. Tutti già incominciano a volermi bene
Domani il Superiore partirà per Roma e io gli darò una lettera per
Fina, che lui andrà a vedere. Al suo ritorno io verrò a casa per alcuni giorni.
Non mi resta che inviarvi i più cari abbracci e baci per tutti in famiglia, comprese
Rosina e Cata coi bambini e lo zio Michele, che spero sia già guarito. Saluti
agli altri parenti tutti. A voi e alla mamma bacio pure la mano, chiedendovi di
benedirmi
Aff.mo
Ciccillo
P.S. Scrivetemi e ditemi come state.
Tra il 1950 ed il 1951 lo zio Ciccillo sostituì, periodicamente, l'allora Superiore Pelle nella conduzione dell'Abbazia di Polsi. L'ultimo platiota che vi fu a capo era stato mons. Francesco Pangallo tra il 1927 ed il 1939.
Quindi nel 1951 il sanatoria era operativo, o comunque c'era un guardiano.
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