Roccu era da Rocca,alle sue spalle, dove io l'ho ritratto con la Nikon in una pellicola Kodak, e lo rimarrà fino alla fine del mondo, visto che i suoi figli ne sono gli eredi, avendolo comprato da Saro, Maria, Luigi e Gianni Mittiga, e non penso che loro mi abbiano a male per tutte le volte che lo cito, avendomi, il loro padre, portato per mano, quand'ero infante, lungo i crinali della Rocca.
Ora ditemi, come si fa a cancellare un Anonimo, visto che vi sono ancora altri citati citatori.
Mi dispiace che il mio suggerimento, perché di questo si trattava, sia stato preso per un affronto-scontro e sono pronto ad un chiarimento, non tradendo le mie convinzioni di comunista del web.
Tutto questo a discapito di quanto si tenti di fare per cambiare l'aurea nera che circonda il paese, vedi i recenti programmi televisivi.
Non avere la presunzione di poter sapere piu' di un "Ariotu" sulle persone che ti potrebbero aver accompagnato per crinali scoscesi...quando queste persone hanno condiviso con lui molta della loro vita,bisogna esserci nato,averci respirato assieme, e pianto le stesse lacrime..
RispondiEliminaE chiudo, senza nessuna aggiunta , nè polemica o scontro/affronto, buon blog a te e a chi ti seguirà..
*** Da Anonimo "reloaded" ***
RispondiEliminaIo mi permetto di esprimere il mio personalissimo punto di vista, condivisibile o no.
E sopratutto parlo per tutti e per nessuno.
Non entro nel merito della buona creanza (me ne guardo bene) che forse vorrebbe espressa debita gratitudine quando si prendono cose in prestito.
Cito piuttosto il diritto puro e semplice. E per quel che attiene la cosiddetta "esposizione" nel cyberspazio rimando poi alle sagge parole di chi, in termini di privacy e diritto dell'individuo, ci è maestro e guardiano.
"L'acquisizione del diritto d'autore si ha con la creazione dell'opera, quale particolare espressione del lavoro intellettuale (art. 6 l. 633/41)."
"Ogni testo, anche breve, compresi quelli su Internet, in quanto opera creativa è tutelato da copyright per il solo fatto di essere creato; non può essere copiato o riprodotto senza il formale consenso dell'autore, né si può appropriarsi della sua paternità, anche nell'ipotesi in cui il sito web contenente il testo non espliciti che tale contenuto è soggetto a copyright."
(libera interpretazione ed elaborazione testuale da http://www.ahref.eu/it/biblioteca/citizen-journalism/diritto-dautore-e-copyright-tutorial e http://www.studiolegale-online.net/articoli/foto_immagini.php)
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"Dalla cancellazione alla imposizione. Ieri la damnatio memoriae, oggi l'obbligo del ricordo. Che cosa diviene la vita nel tempo in cui "Google ricorda sempre"? L'implacabile memoria collettiva di Internet, dove l'accumularsi d'ogni nostra traccia ci rende prigionieri d'un passato destinato a non passare mai, sfida la costruzione della personalità libera dal peso d'ogni ricordo, impone un continuo scrutinio sociale da parte di una infinita schiera di persone che possono facilmente conoscere le informazioni sugli altri.
Nasce da qui il bisogno di difese adeguate, che prende la forma della richiesta di diritti nuovi - il diritto all' oblio, il diritto di non sapere, di non essere "tracciato", rendono suscettibili non solo di più diffusa conoscenza, ma di rielaborazioni continue." (Stefano Rodotà)
I titoli originali del post incriminato erano: Le iene del buon Quentin diventato successivamente Gli avvoltoi hanno fame di Don Siegel ed infine Rapacità di Eric Von Strhoeim, ma l'International Movie Data Base ne avrebbe fornito altri mille,che lasciarono il posto al mite Nichetti, effettivamente un regista mite.
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