IN MORTE
DEL SERAFICO SACERDOTE
ARCIPRETE SAVERIO OLIVA
DELLA CHIESA DI PLATI’
SONETTO
Curvo ti veggio, in atto di preghiera,
a Dio elevarti col pensiero arcano,
mentre muore la squilla, e di una nera
ombra si avvolge il silenzio piano.
Dimmi; l’offerta a Dio, prece, qual’era?
Forse mercé per il tuo spirito insano,
forse per gli anni premeanti a sera,
forse pietà che tu ploravi invano?
Spirto gentile, che la Parca fura;
se ornasti di virtù l’austera vita,
la morte ti è sol requie, e non sventura.
Pastor pietoso, sol chiedevi aita,
pel popol tuo, in éra tristre e dura
che piange in te l’estrema dipartita.
G. PORTARO
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