Giacomo Tassoni Oliva
Dagli agri … 1929
Carissimo Ernesto
Dal momento che la prefazione sarà fatta da chi porterà lustro al volumetto, mando a te la prefazione che avevo abbozzato io. Contentati e tienilo – manoscritto s’intende – tra le tue carte se ti pare che meriti tanta ospitalità! Dato che non vedrà la luce non mi curo neppure di limarlo e te lo mando così come è balzato fuori, tutto d’un fiato.
“Sacre Vette”
Il titolo è davvero suggestivo e i quadri so dipinti finemente, han sfumature lievi, con un vivo discernimento d’arte che è sovente – per non dir sempre – un chiaro e fresco rivo di virtù immaginifiche, e consente al poeta-pittore, - alquanto schivo di laudi sonanti – veramente di ascendere al Parnaso, dove in coro, plaudenti l’attendono le Muse che – soddisfatte- apprestangli l’alloro che di dare a’ son aduse.
Non t’arrestar, poeta, avanti, avanti donaci – ché lo puoi – tuo’ nuovi canti: sarebbe amato? A’ posteri anzi ai critici, l’ardua sentenza!
Abbracci
Giacomo Tassoni Oliva
Bisogna mi decida un giorno di scrivervi su Giacomo Tassoni Oliva, ormai anch’egli dimenticato.
questi sono i post che mi fanno impazzire :)
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