zia Rachelina 14/04/1912 - 06/02/2002
a destra del nonno Rosario e della nonna Maria
Nel suo passato ormai remoto, rimasto solo nella memoria di quelle poche anime caparbie, che nulla vogliono dimenticare, ostinate, la vita non la vogliono attraversare o esserne attraversate, incuranti, i più negano tutto questo, il nostro paese, esso si, fu attraversato da un'attività commerciale e lavorativa, non solo con i paesi della marina, a cui si andava più che altro per motivi burocratici, giudiziari, di studio o di salute ma principalmente con i centri cui era collegato tarmite la Strada Statale 112, l'eroica, quando era libera da frane o altri incomodi. Questi erano: le comunità aspromontane, Bagnara, la piana di GioiaTauro, Palmi, su fino il vibonese.
In paese giungevano molte persone che svolgevano le attività di carrettiere dapprima ed autisti motorizzati dopo. Portavano merce ed altra ne asportavano.
Uno di questi motorizzati, lo zio Diego, si portò al suo paese zia Rachelina, a Sant'Eufemia d'Aspromonte.
Del resto, la nonna di nonno Rosario che si chiamava Buccafurni Rosa veniva da Molochio, e ancora, la zia Iolanda sorella di nonna Lisa andò a Oppido Mamertina sposa allo zio Peppino Diaco.
La partenza di zia Rachelina fu l'inizio dell'esodo da Platì di tutta la famiglia di nonno Rosario, finita l'8 dicembre del 1968 quando papà giunse a Messina. Nonno Rosario, facendosi una bella pensata, volle rimanere a Platì.
In soli Deo Gloria!
ma mi è familiare. parlo di tuo nonno. ma non mi ricordo se l'ho mai incontrato.
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