"The shapes the earth takes to tell its stories" Michael Cimino, 1996
venerdì 1 aprile 2011
The Promised Land - Bruce Spingsteen
Aprile è il più crudele di tutti i mesi. Genera
lillà dalla terra morta, mescola
memoria e desiderio, desta
radici sopite con pioggia di primavera. La Terra Desolata - Thomas S. Eliot26/09/1888 - 04/01/1965
Chissà perché non riesco ad associare l'attributo 'crudele' agli eventi legati al mese di aprile. Anzi, leggo nella rinascita dei lillà dalla terra morta e nel risveglio delle radici sopite la necessità della serena accettazione dei cicli che cadenzano e caratterizzano la vita in senso lato, il continuo avvicendarsi di fertilità e aridità e la sicura promessa che Natura impone continue rinascite (in forme talvolta inaspettate) a compensare l'infinito susseguirsi delle morti. Insomma, Eliot vede il bicchiere mezzo vuoto e spinge lo sguardo troppo in là preoccupandosi dell'ineluttabile decesso di tutto ciò che nasce, speriamo abbia avuto almeno la capacità di godere del fermento e della gioia di tutto ciò che avviene, ed è ricompreso, tra il punto alfa e quello omega... Le astrazioni intellettuali, per quanto stimolanti e avvincenti, allontanano dalla pura vita dei sensi che spesso è un faro di gran lunga migliore quando si naviga a vista alla ricerca di un equilibrio soddisfacente... secondo me. O meglio, secondo la nuova me.:-)
Quell'intro l'ho letto come ambiguo e difatti l'ho compensato con Bruce e la foto,del resto Eliot si rifà ad un testo che ho già citato nel post Mercoledì delle Ceneri. Grazie di tutto Kinki.
Chissà perché non riesco ad associare l'attributo 'crudele' agli eventi legati al mese di aprile. Anzi, leggo nella rinascita dei lillà dalla terra morta e nel risveglio delle radici sopite la necessità della serena accettazione dei cicli che cadenzano e caratterizzano la vita in senso lato, il continuo avvicendarsi di fertilità e aridità e la sicura promessa che Natura impone continue rinascite (in forme talvolta inaspettate) a compensare l'infinito susseguirsi delle morti. Insomma, Eliot vede il bicchiere mezzo vuoto e spinge lo sguardo troppo in là preoccupandosi dell'ineluttabile decesso di tutto ciò che nasce, speriamo abbia avuto almeno la capacità di godere del fermento e della gioia di tutto ciò che avviene, ed è ricompreso, tra il punto alfa e quello omega... Le astrazioni intellettuali, per quanto stimolanti e avvincenti, allontanano dalla pura vita dei sensi che spesso è un faro di gran lunga migliore quando si naviga a vista alla ricerca di un equilibrio soddisfacente... secondo me. O meglio, secondo la nuova me.:-)
RispondiEliminaP.S. Bellissima, come sempre, la fotografia. Well done, Luigi.
RispondiEliminaQuell'intro l'ho letto come ambiguo e difatti l'ho compensato con Bruce e la foto,del resto Eliot si rifà ad un testo che ho già citato nel post Mercoledì
RispondiEliminadelle Ceneri.
Grazie di tutto Kinki.
Grazie di cosa, devo ancora capirlo:-).
RispondiEliminaGrazie a te, piuttosto...