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giovedì 28 febbraio 2013

Mamma compie cento anni pt. 2

La tua cara M Gemma con grande affetto. A Cata 1 – 2 – 47


Ad majorem Dei gloriam.
Alla mia cara sorella e al cognato
La vostra unione santificata dalla purezza del Sacramento attiri sempre le più elette benedizioni dal Cielo, e sia sempre oggetto delle divine compiacenze.
  Aff.ma M Gemma
Roma 1 – 2 - 47


I.M.I.
Roma 23 – 4 – 47
Mia carissima Cata
La tua lettera del 30, u. s., mi portò tanta gioia che avrei voluto rispondere nello stesso giorno per esprimere  a tutti i tuoi la mia riconoscenza per l’affetto di cui ti circondano. Non mi avresti potito dare notizia più consolante, perché l’amore e la concordia sono la gioia della famiglia, da cui dipende ogni benessere. Il pensiero di vederti arrivare da un giorno all’altro col cognato, mi trattenne dallo scrivere, fino ad oggi, ma ora non vedendovi arrivare dopo tanti giorni, sono invasa da una grande preoccupazione, resa più pesante da certi segni che da diverse notti turbano il mio riposo. Non giudicarmi superstiziosa. No, non credo ai sogni ma in certe circostanze si, tanto più che i sogni sono accompagnati da un insieme di tristezza che sento ogni volta che in famiglia c’è qualche dispiacere. Ogni volta, per dirne una, che lo zioè stato male, io l’ho saputo anche se non me l’avete scritto. Sono le misteriose comunicazioni che il cuore trasmette sena servirsi di mezzi umani. Scrivimi, mia cara sorella, e dimmi se tutti quanti stiate bene, questo mi basta per farmi stare tranquilla. Se invece della lettera potrò avere la gioia di vedere te, sia mille e mille volte ringraziata la Divina maestà di Dio, nella gioia come nelle tribolazioni.
Porgi molte affettuosità da parte mia a ciascuno dei tuoi parenti, che considero ormai come persone della nostra famiglia stessa. Baciami i nostri e chiedi la S: B: per me ai nostri genitori, e riceviti da me un fraterno abbraccio. Aff.ma M Gemma.
Auguri infiniti per il tuo onomastico. MG




mercoledì 27 febbraio 2013

Mamma compie cento anni pt. 1 (reg. Carlos Saura - 1979)






Alla Gentile
Signorina Gliozzi Caterinuzza
di Luigi
Platì
Italia Prov. Regg Calabria


Ambridge 25/4  932

Rispettabile Caterinuzza
                                                                                                 Mi permetto per la seconda volta a scrivervi unaltra
 lettera, la quale desidero sapere il vostro rancore verso mé, giacché io appena che sono giunta costà dopo pochi ciorni scrisse a tutti a mici e parenti e tutti mi anno risposto all’infori di voi di mia sorella e delle signorine.  Devito forse sarà malattia di casato. Per dirvi il vero Caterinuzza mi sono disturbata e il pensiero mi preoccupa che non so quale sarà la mia mancanza verso voi., ondi non mi avete risposto alla mia lettera, perciò scrivo unaltra e se ciòdi scriveri un rigo delle vostre mani desidero sapere il significato motivo, poiché sieti cosi contagnosi con mi.
Io rammento a tutti e non dimentico a nessuno e non mi trascorse giorno di non fare il vostro nome, e voi cosi presto vi aveti dimenticato. Io auguro che non successo nulla di malo che tutti voi bene e ilvostro silenzio non è stato per dimenticanza ma benzi di negligenza, Non altro vi riceveti i saluti di mio marito io saluto la famiglia di vostra nonna particolosi il Dottore e vostra zia Iolanda che si ho scritto un biglietto nella vostra lettera e neanchi ricevetti un saluto saluto e bacio le vostri sorelli saluto a mia cognato Serafina compresi tutti i vicini Saluto a vostro papà e mammà e gli bacio la mano  In fini mia cara Caterinuzza vi saluto a voi col più caro e affettuoso affetto baciandovi per sempre vostra aff.ma
                                                                     Cogina
Angelina Stancati

Saluti e bacio a mia sorella


Cara donna Bettina
Vi raccomando che nmi raccomandati a mezo la vostra preghiera e che sarà saudita dal Signore che presto finisce questo tempo della mia lontananza ondi possiamo esseri sempre vicini poiché ogni ora mi sembra mille anni di ritornare nella mia propria casa e di stare al voleri di Dio
                                                                    Fatemi sapere qualche cosa
Vi saluto e vi bacio aff.ma
                                                                           Cocina Angelina


martedì 26 febbraio 2013

Il santo (reg. Phillip Noyce - 1997)




Platì  15.  3.  66

         Rosario e Famiglia carissimi

Da tanto tempo siamo senza notizie di mio Fratello, ed assendo tu l’unico Santo dove possiamo rivolgerci vengo a te con la presente, augurandoci che la presente ti trova con tutta la Famiglia in buona salute, e che tuo figlio Saverino si sia ristabilito.
Caro Rosario il pensiero di mio Fratello non ci da pace, specialmente i miei poveri genitori.
Quando è venuto il Figlio (du scarpanova) io avevo preparato una lettera per mio Fratello – con un biglietto per te – ma poi non è passato a pigliarla, ed io detta lettera l’ho spedita per posta, e risposte non abbiamo ricevuto.
Rosario ora come sempre conoscendo la tua stima che  ai per noi ti prego di darci sue notizie, per sapere come va con la salute, se lavora, e se continua a venire. Tu ci deve scusare ma come , ti ripeto, noi quando pensiamo a mio fratello, pensiamo a te con la speranza di poterci disobbligare.
Unita alla presente, ce una lettera per mio Fratello, ed in attesa della tua risposta anche per poter in qualche modo tranquillizzare i miei genitori
Con ogni stima ti saluto ti saluto con tutta la tua famiglia
                                                                                                              Francesco Mittiga

Caro Rosario
Posso darti notizie dei tuoi familiari che stanno tutti bene.
A tuo padre lo vedo tutti i giorni e sta bene e ti saluta.

lunedì 25 febbraio 2013

Il giorno del giudizio (reg. Vittorio De Sica - 1961)






Può darsi che la vita di un paese si svolga in una unità di tempo e di luogo, come le antiche tragedie, e la successione degli eventi abbia la misteriosa fissità del cimitero. Vista da Dio, nel giorno del giudizio, credo che la vita appaia veramente così.
Salvatore Satta, Il giorno del giudizio, Adelphi

mercoledì 20 febbraio 2013

Un dollaro d'onore (reg. Howard Hawks - 1959)

Mishawaka 8 - 6 – 1963

Carissimo Giovannino
Ti scrivo queste poche righe per dirti che noi stiamo molto bene e che qui attualmente fa molto caldo, ci auguriamo che anche voi state tutti bene, se Saro e Maria anno finito la scuola e se sono stati promossi, Maria, Elisa, José e Richy hanno finito la scuola e sono stati promossi, Maria nella sesta, Elisa nella quinta, José nella quarta e Richy nella prima classe, tu sei stato promosse? Scrivimi e dimmi tutto, dimmi come sta la mamma e papà, come stanno i tuoi nonni e zii, la nonna e zii.
Termino e ti accludo un dollaro per il tuo compleanno ti comperai un gelato e lo mangi assieme a Gino, in seguito manderò anche a lui un regalino.
Ti mando tanti baci assieme a Maria, Elisa, José, Richy e Rosanna anche per Saro, Maria e Gino, baci per la mamma e saluti al papà.
Tua affma
                           zia Jola

martedì 19 febbraio 2013

Do it again - Steely Dan


madre e figlioletta a Ciurrame

rusticus emeritum palo suspendat aratrum:           
     omne reformidat frigore volnus humus.
vilice, da requiem terrae semente peracta;
     da requiem, terram qui coluere, viris.

Il contadino sospenda al palo l’aratro che ha compiuto l’opera,
la terra, quando è fredda, teme ogni ferita.
E tu, villico, concedi riposo alla terra dopo la semina;
e concedi riposo agli uomini che l’hanno coltivata.
Ovidio, op. cit.

venerdì 15 febbraio 2013

La visita (reg. Antonio Pietrangeli - 1964)

Casignana 14 – II – 1946

 Carissimo papà

Trovo lo zio in buone condizioni di salute.
I capogiri annunziati da Ernesto erano dovuti a qualche indigestione, Da domenica infatti si intese bene e continua sempre a star meglio. Anche i dolori alla vescica vanno attenuandosi col passare del tempo. Io ho fatto un buon viaggio. Tranquillizzatevi dunque e ricevetevi i baci di tutti noi
Per voi tutti
Aff.mo
             Ciccillo


Caro Luigi

Tranne un po’ di debolezza, del resto sto meglio. Speriamo che con la buona stagione che si approssima,  mi sarò completamente guarito da affrontare il viaggio Per ora baci per tutti
Serafina è pure guarita
Ernesto

mercoledì 13 febbraio 2013

e intorno a lui fu la morte (reg. León Klimovsky - 1968)


L’ultima visita che ho fatto a mio fratello a Casignana fu il giorno 7 Luglio 1948 mercoledì = il giorno successivo son ritornato. Durante questa visita l’ho trovato alquanto bene nella salute così che son ritornato di buon animo. Così non pensavo che fra un mese e mezzo circa dovevo ritornare e trovarlo così mal’ andato con salute deperito orribilmente.
Così il 20 agosto Venerdì siamo andati con Giuseppino e Iola per portarlo qui. Ultimo distacco da Casignana. Qui per due tre giorni abbiamo avuto il bene di vederlo alzato dal letto e pranzare assieme a noi , ma la sventura non volle, e di giorno in giorno andava deperendo non ostante le cure di Giuseppino e della famiglia così si mise a letto nella … di giorno in giorno non riusciva da se a muoversi sulla posizione in cui si metteva. Il 5 settembre fu visitato da uno specialista da Reggio ma nulla giovava. Il giorno 12 verso le ore 7 mi allarmò era quasi svenuto tanto da allarmare tutti e mandare a prendere Ernesto e Malia da Samo e Ciccillo e la zia da Casignana. Così poi ci sembrò quetata la crisi tanto che la sera parlava bene e  ci raccontava delle cose per tenerci contenti  = Calando i dolori acuti di cui soffriva.
Ma aimè dopo alcuni giorni a stento prendeva dei cibi = ma non ostante tornava la speranza di un miglioramento
Quando il venerdì 24 settembre fu colpito da bronchite che speravamo passarla anche questa ma lo stato di debolezza non cessava, la sera non volle nulla poi ha chiesto un po di brodo che gli fu dato.
La notte passava affannoso verso le quattro gli domandai come si sentiva e come al solito mi rispose sto meglio gli dissi se vuole qualche cosa e mi rispose
 Non voglio niente vai a dormire
Così mi allontanai, se non ché l’affanno continuava abbiamo dato un …. Ma dopo pochi istanti disse mi sento … sollevatemi  Quando si trovava sollevato pareva che volesse fare qualche bisogno sforzandosi a alzò la testa gettò un boccone di medicina e spirò. Così morì il 25 IX alle ore 4 1/2
Lascio a chi ha cuore per osservare il dolore avuto vedendo quasi improvvisamente.
Pace all’anima sua benedetta.

Con una scrittura a volte indecifrabile per me, questi appunti di nonno Luigi rivelano l'affetto, l'amore e la compassione oggi spazzate via dalle nuove generazioni. Non mi stancherò mai di ripeterlo e lascio a chi leggerà ogni considerazione.

martedì 12 febbraio 2013

Palla di neve (reg. Maurizio Nichetti - 1995)




zio Ciccillo, zio Ernesto, zia Amalia, Pina, Duccio, Maria e ...
la seicento