“Fatti
della vita dimenticati, messi a giacere nelle pieghe della memoria e della
coscienza”
Corrado Stajano, Patrie Smarrite, 2001
La giornata era cominciata come una qualsiasi giornata
primaverile. Il tempo minacciava pioggia, con l’addensarsi ed il raggrupparsi, come truppe militari, di enormi
nuvoloni. Era mercoledì santo. Lo zio Ernesto in chiesa aveva officiato la
funzione di quel giorno con il lungo ed avvolgente “Passio Secundum Lucam”: lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne che si
battevano il petto e facevano lamenti su di Lui” (Lc 23, 27). Insieme a Micuzzu ora stava
pianificando la funzione dell’indomani, molto più solenne e partecipata, quella
dei Sepolcri. La zia Amalia tornata a
casa si affaccendava come suo solito: letti, biancheria, pulizia, cucina; anch’essa
era presa dai preparativi della settimana santa avendo altresì l’incombenza di
provvedere al Predicatore che in quei giorni officiava i riti caratterizzati
da maestosi sermoni. Dall’esterno provenivano i suoni e le voci dei banditori
di pollame, vettovaglie, fruttivendoli, con le loro riconosciute cadenze della
Piana. A queste si aggiunse un ronzio di camionetta, lo sbattere delle portiere,
lo squillo del citofono. “Chi è?” – “Polizia di Sato!”. Cronometrati tutti
questi atti accadevano con la precisione loro dovuta, irrevocabile, risoluta. “Un puntino della storia e della geografia.
Come quando i presagi disvelano i loro incerti contorni e appaiono nella loro
nettezza” Corrado Stajano.
N.__________ R.G. notizie di reato
N.__________ R.
PROCURA DELLA
REPUBBLICA
presso il TRIBUNALE
di Lamezia Terme
DECRETO
ISPEZIONE DI LUOGHI E
COSE
- artt. 244, 246
c.p.p. -
Il Pubblico Ministero Dr
Luciano D’Agostino
Visti gli atti del procedimento n. ___
Nei confronti di Ignoti
per i reati di sequestro
di persona ed altro
Rilevato che, dovendosi
accertare le tracce e gli altri effetti materiali del reato,
occorre procedere a ispezione di un fondo rustico in agro di Platì, nella
parte adiacente ai manufatti rurali ivi esistenti di proprietà del parroco di
Platì Don Ernesto Gliozzi … dalla Polizia di Stato
in quanto dalle
indagini su quei reperti risulterebbe, il fondato motivo di ritenere che in
tale fondo possa essere seppellito il cadavere di un sequestrato la cui
identità allo stesso non può essere rivelata, onde non pregiudicare le ulteriori
indagini, ne mettere in allarme gli eventuali indagati, allo … ignoti … da
identificare.
Visto l’art. 246 c.p.p.
P.Q. M.
dispone che si proceda ad ispezione del fondo sopra indicato mediante ausilio del consulente già nominato e
personale ausiliario munito di particolare attrezzatura idonea alla ricerca nel
sottosuolo del corpo del reato di sequestro di persona e omicidio.
con consegna all'imputato/persona sottoposta alle indagini e
in ogni caso a chi abbia l'attuale disponibilità del luogo in cui è eseguita
l'ispezione, nell'atto di iniziare le operazioni e sempre che essi siano
presenti, di copia del presente decreto.
Si da atto che vengano effettuati rilievi fotografici e
tecnici a cura del personale su indicato. Si fa atto oltresì che l’Ufficio è
coauduvato da personale della Squadra Mobile di Gioia Tauro e dei NAPS di
Bovalino. ' In Platì, lì 15/04/92 ore 10,30
IL PUBBLICO MINISTERO
PROCURATORE DELLA REPUBLICA
Dott.
Luciano D’Agostino
V. Si notifichi
A mezzo di personale
Squadra Mobile di Gioia
Tauro
Platì lì 15/04/92 ore 10,30
L’anno 1992 addì 15 del mese di
aprile
alle ore 17,30 nella via S.
Nicola n.° 15 di
Platì (RC) innanzi noi
sottoscritti agenti
di P. G. appartenenti alla
Squadra Mobile di
Gioia T. è presente Gliozzi
Ernesto
nato a Platì il 12/04/1915 ivi
res. In via S. Nicola
N.° 15 identificato tramite carta
di identità
N.° 16971241 rilasciata dal
Comune di Platì in
data 25/11/1991. Al quale gli
veniva notificato
il presente decreto
Gliozzi Ernesto Ag. Amedeo Capello
(continua)
(continua)