mercoledì 11 giugno 2014
lunedì 9 giugno 2014
I nuovi angeli (reg. Ugo Gregoretti - 1961)
Crisantemi
E voi l'avete accompagnato alla tomba, o cari Luigini, il vostro simpatico compagno morto – DOMENICO LENTINI – buono, mite, svelto ed intelligente
come un angelo!
Voi l’avete visto passare in mezzo ad una folla di gente che si scoprivano riverenti, in mezzo alle sorelle ed alla madre che si battevano, per il dolore,
la faccia, l’avete visto pallido, quieto, come se dormisse .. . ed i vostri occhi si inumidirono di lacrime.
Quando voi, in chiesa, tra la calca facevate corona intorno al tumulo e,
piangenti, guardavate il piccolo morto che dormiva tra i crisantemi bianchi; quando dall’altare s’innalzava l’Ostia
voi recitavate le preghiere dei defunti, io
credevo di vedere un piccolo stuolo di angioletti, venuto appositamente dal cielo, per rapirmi il più caro, il più bello il più buono dei ragazzi.
Ora Domenico Lentini dorme sotto la terra bagnata di lacrime. Non lo dimenticate. Lo vedremo un giorno più bello.
Pregate.
Ernesto Gliozzi
Platì
15 – 11 - 1914
AMICO DEI PICCOLI GIORNALINO SETTIMANALE DEI FANCIULLI ANNO II N. 47 ROCCELLA
IONICA 29 NOVEMBRE 1914
domenica 8 giugno 2014
Papà, ma che cosa hai fatto in guerra? Pt. 6
All’Egregio
Signor Gliozzi Luigi 3° Reggi
mento Fanteria 13° Compagnia
in distaccamento Barcellona
Pozzo di Gotto
Platì
10/2/917
Carissimo Compare
Mi consolano le buone nuove della sua salute, le mie e quelle di mia
sorella discretamente buone grazie al Signore. Vuolete sempre scherzare che vi
pare? Che non ebbi dispiacere per la partenza del Massaro? Ma mi conforta il
pensiero che andate a servire la patria,ma non vi è niente di buono, mentre
sempre piange s’è dimostrato un vigliacco, tutta la sua valentia la mostri con
canaglie
Vi porgo gli ossequi di mia sorella
Suo
aff.mo compare
Saverio
Arciprete Oliva
Ricordo solo che dell'Arciprete don Saverio Oliva, zio di Giacomo Tassoni Oliva è stato citato diffusamente in Corpo celeste
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Papà ma che cosa hai fatto in guerra?
giovedì 29 maggio 2014
Storia immortale Pt. 6
Platì
Nel 1492 (1505) Ferdinando D’Aragona (il Cattolico ?) con suo diploma
concesse al Principe di Cariati la foresta Barbara e questi (Carlo Spinelli ?)
a sua volta concesse a quei naturali il diritto di allignare con orti e casa
franca. Da qui ha l’origine del paese che da prati, prateria, ebbe il nome di
Platì.
Nel 1556 pare che si chiamava “ casale Barbatano “.
La chiesa fu edificata nel 1756 dal Parr: Tolentino Oliva. Dal dicembre
1817 al 1824 rimase vacante e venne retta da economi sino all’Arcip: Francesco
Oliva.
Vi era inoltre la chiesa di S. Pasquale, quella di S. Nicola di
patronato della famiglia Zappia con l’onere di tre messe settimanali.
Nella matrice vi erano i seguenti benefici: Cappellania del Rosario di
patronato della famiglia Perri, eretta dai coniugi Antonio Oliva e Teresa
Barletta con istrumento 29 Dicembre 1831 dal notaio Gliozzi di Ardore e dotata
di beni rustici. La cappellania dell’Annunziata anch’essa della famiglia Perri
con l’onere di due messe settimanali; quella del S.S.mo fondata da Martino
Oliva con una messa settimanale; il beneficio di S. Giuseppe fondato da Tomaso
Zappia, di S. Antonio di Padova e della Immacolata i cui beni furono aggregati
alla Parrocchia.
Nella Cappella del Rosario vi è l’istituzione dei luigini, fatta dal
Sac. Gliozzi
Sac. Ernesto Gliozzi sen.
Penso che questi appunti fossero destinati al Canonico Oppedisano che stava compilando la sua
" Cronistoria della Diocesi di Gerace ".
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Ernesto Gliozzi Sen,
I Love Platì
mercoledì 28 maggio 2014
Pagare o morire (reg. Richard Wilson - 1960)
Avverto che in conformità del nostro regolamento e per recenti
disposizioni dei Superiori , chi non si trova in regola con l’Amministrazione
del Seminario fino alla fine del corrente mese di ottobre dovrà essere mandato
via dal Seminario.
L'ECONOMO
Sac. Esposito Carmelo
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Once upon a time in Platì
lunedì 26 maggio 2014
La felicità non si compra (reg. Michael Curtiz - 1956)
Zushio, mi domando se diventerai
un uomo caparbio e testardo come.
Forse sei troppo piccolo per capire.
Comunque sia, ascolta.
Senza la pietà,
l'uomo è come una bestia.
Sii duro con te stesso,
compassionevole con gli altri.
Gli uomini sono stati creati uguali.
Tutti hanno diritto
alla felicità.
citazione tratta dal film L'intendente Sansho (1954) di Kenji Mizoguchi
domenica 25 maggio 2014
Ti voglio bene (reg.Hans H. Zerlett - 1942)
La nonna Lisa in una foto per la carta d'identità
mi ricorda la zia Rosina, la zia Gemma e ... Bettina
Carissima nonna, anche io sto facendo quanto posso. Ho
avuto anch' io il cuore straziato e tante volte ho pensato anch'io che non
sarei riuscita a sopportare la solitudine. Anche io ho parlato con disprezzo e
rabbia e, a volte, purtroppo, continuo a farlo. Non riesco più a promettere
qualcosa a dio, ma forse anche lui non si preoccupa più di ricevere promesse da
noi. Non sa che farsene, credo. Ci ha messo in testa un' idea strana di
giustizia e a lungo abbiamo creduto e sperato che vivere in modo onesto ci avrebbe
resi non ricchi ma felici. Non era vero, naturalmente, ma a chi importa più?
Non abbiamo nessuno a cui chiedere scusa dei nostri sbagli e, ancora peggio,
nessuno a cui, con dolcezza, "esporre" ( che bella parola, nonna...)
il nostro bene. Sono diventata arida, nonna...forse lo siamo tutti, ma fingiamo
di non acccorgercene...e le lacrime che sgorgano scrivendoti, adesso, non mi
basteranno a far rifiorire il sorriso del cuore... è primavera anche quando
piove, nonna, ma noi fingiamo di non saperlo...
Ti voglio bene e ti porto sempre in quel pezzetto di cuore che mi è rimasto.
Tua nipote Bettina
Ti voglio bene e ti porto sempre in quel pezzetto di cuore che mi è rimasto.
Tua nipote Bettina
alle volte un commento val ben il post del giorno
mercoledì 21 maggio 2014
In ginocchio da te (reg. Ettore Maria Fizzarotti - 1964)
Carissimi
In questo tripudio di sole e di gloria, in questo giorno di letizia
santa , non ci resta che imitare il gesto della buona Marta e sprofondarci in
ginocchio innanzi al Trionfatore dei secoli. Ricordate? Il fratello di lei era
morto. Lei e la sorella Maria avevano spremuto tutte le loro lacrime nel
sepolcro del fratello, là, all’altezze di Betania. Arriva il Maestro e Marta
gli dice: Se tu fossi stato qua, mio
fratello non sarebbe morto; ma so che qualunque cosa domandi darà a te il Padre
– Disse a lei Gesù: Tuo fratello vive –
Si, riprese Marta, so che risusciterà nell’ultimo dei giorni. E Gesù: Io sono la resurrezione e la Vita, chi crede
in me, anche se è morto vive e chi vive e crede non morirà in eterno; Credi
ciò? E Marta disse con entusiasmo: Io
credo che tu sei il figliolo di Dio che venisti in questo mondo. E stretta
ai piedi del Maestro glieli bagnava di lacrime.
Così vorrei che noi facessimo, tutti!
Quei piedi traforati dai chiodi, quelle mani benedicenti si meritano il
nostro amore di figli e di redenti. Vedetelo! Quella destra, quell’inclita
destra che regge il mondo si leva per benedire. Quel fianco, per le orrende
ferite sanguinante, si piega leggermente nell’atto di spiccare il volo e quasi
ci esorta a seguirlo attraverso i cieli di opale, nelle melopee nelle curve
dolci del firmamento.
E’ necessario risorgere con Cristo. Siamo membra dello stesso corpo, e
il capo è Cristo. Abbiamo mangiato la sua carne e chi mangia questo vero pane
disceso dal cielo non morirà in eterno. Poiché con la Comunione ci siamo
immedesimati in lui – la sua carne è la nostra carne, si è assimilata, si è
unita in noi – tanto che possiamo ripetere con S. Pietro: vivo io, ma non io, vive in me veramente Cristo! Se tanta fede è in
noi, se tanta speranza ci anima, se tanto amore ci spinge – avviciniamoci a Lui
e domandiamo la sua benedizione.
Sac. Ernesto Gliozzi sen.
lunedì 19 maggio 2014
La chiesa (reg. Carl Theodor Dreyer - 1947)
Arcipretura di S. Maria di Loreto
Platì
Signor D. Luigi Gliozzi
La S.V. è stata scelta a fare parte del Comitato per i lavori della
Chiesa parrocchiale. Sono sicuro che accetterà volentieri tale proposta ed
interverrà domani 7 c. m. alle ore 10,30 nei locali dell’Asilo per la prima
riunione.
Distinti saluti e
ringraziamenti anticipati
Platì 6 maggio 1944
N. B. Non potendo intervenire si
Prega mandare
l’adesione. Arc.Giuseppe
Minniti
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domenica 18 maggio 2014
La grande bellezza (reg. Paolo Sorrentino - 2013)
Eppure
la natura è eternamente giovane, bella e generosa: versa la poesia e la
bellezza agli esseri tutti, a tutte le
piante che noi lasciamo svilupparvisi a loro
agio; possiede il segreto della felicità e nessuno ha saputo
rapirglielo.
George Sand, op. cit.
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