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domenica 3 aprile 2022

Piccole storie [di Carlos Sorin - 1975]


Ciao mi chiamo Francesco ho quasi dieci anni e frequento la quarta elementare “Istituto De Amicis” di Cirella di Platì nella mia scuola dobbiamo fare una ricerca sull’Aspromonte, su storia avvenuta tanti anni fa, nelle nostre montagne, ebbene io ho fatto tramite la mia bisnonna che ricorda tante storie che sono state tramandate in generazione in generazione, ora vi racconto qualcuna.
Panduri – 1 –
Questa è la storia di Panduri un paesino esistito nel 1908 si è abissato per il terremoto, ma ancora ci sono resti di mura.
Raccontano che c’era questo paesino e che alcuna gente è riuscita a salvare scappando, altri invece sono morti, dicono che una vecchietta era uscita di casa quando ha sentito il terremoto, però è ritornata indietro a recuperare qualche oggetto, dicono un pettine e purtroppo è morta sotto le macerie. Ma la cosa straordinaria è che dopo tanti anni un contadino platiese lavorando con l’aratro e i buoi hanno trovato un quadro sotterrato: era il quadro della Madonna delle Grazie che era nella chiesa di Panduri, si racconta che i buoi appena hanno visto l’immagine della Madonna si inginocchiarono davanti al quadro come se pregassero. Tanti anni fa, più o meno quindici anni, con la partecipazione anche del vescovo hanno detto la messa ai piedi delle mura del paesino.
La guerra del 1945 – 2 –
Mia nonna mi ha raccontato di questa guerra, lei era piccola ma ricorda quel momento perché il suo papà era uno dei soldati che ha vissuto quella guerra ed è riuscito a salvarsi, racconta che i soldati si nascondevano nelle montagne, e dentro le caverne che avevano costruito per nascondersi dai nemici. Il papà della mia nonna è riuscito a scappare, ed era salito su un treno per fuggire lontano ma è stato raggiunto dai nemici allora lui ha pensato di buttarsi dal treno e fingersi morto ma appena i soldati nemici si sono accertati che non era morto lo fecero prigioniero e lui raccontava che è stato legato e appeso ad un albero, ma è stato salvato dagli alleati, e visse fino alla età di 96 anni raccontando come un’avventura e una vittoria per lui perché si è salvato. Raccontava momenti di rara paura e sconvolta perché sentivano le brutte notizie e dei morti.
La gente era disperata perché avevano paura degli caccia aerei che buttavano le bombe in montagna.
Poi c’era un ponte pieno di mine lo chiamavano il “ponte minato” e la gente mentre andava in sella agli asini esplodevano.
Sembrano storie come i film che oggi vediamo, ma sono storie vere e vissute realmente, e chi è sopravvissuto li ha raccontato.
MARZANO FRANCESCO
CL 4° PLESSO CIRELLA
IST. COMP. DI PLATI’

Testo partecipante al Premio "E. Gliozzi" organizzato dall'Associazione Etno- Culturale Santa Pulinara, edizione 2021. 
Le foto a Panduri sono di Ernesto Gliozzi il giovane nei giorni del suo mandato alla chiesa di Careri.

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