Poesia
IL CIANCIO PLATI' Anno I N. 1 ottobre-dicembre 1980
Poesia
Se stai cercando risultati diversi, non fare sempre la stessa cosa. Albert Einstein
Il nostro problema nel comprendere la scuola dell'obbligo nasce da un fatto inopportuno: il danno che fa da una prospettiva umana, è una risorsa dal punto di vista del sistema. John Taylor Gatto
Studiare non è un atto di consumare idee, ma di crearle e
ricrearle. Paulo Freire
Pasqualino Perri continua e continuerà ad essere misconosciuto dalla comunità in cui è nato, dalla regione che ha amato e dalla stessa Scuola per cui ha vissuto. E l’orizzonte non è roseo né per la Scuola dell’obbligo, né per gli insegnanti, nè per gli allievi, dalle primarie alla scuola secondaria di secondo grado.
Le verità contenute in Nonna Peppina sono due: quella relativa al paese di Palì (Platì) e quella che riguarda personalmente Palì (Pasqualino Perri). Pino Perri
28.06.1823 Calabria Domenico di Francesco - Carbone Anna di Giuseppe
Domenico, bracciale, il giorno dello sposalizio di anni ne aveva vent’uno e sua madre era Maria Garreffa; Anna era diciannovenne e sua madre era Caterina Cutrì. Mentre Anna si sposava col consenso dei due genitori, Mimmo aveva solo quello della madre essendo il padre defunto. In municipio i due sposi ebbero testimoni di tutto rispetto: Michele Oliva di Domenico, proprietario di anni quaranta; Don Stefano Oliva, sacerdote di quaranta tre anni; Giuseppe Gliozzi, civile di anni trenta tre e Michele Oliva anch’esso civile di anni vent’otto. In chiesa i testimoni furono due: Pasquale Zappia e Rosario Laria.
27.07.1823 Pipicella d.
Giuseppe di Domenico - Furore d.
Francesca di Fortunato
Don Peppino Pipicella, natilotu del fu don Domenico e di donna Angela Ietto era di anni vent’otto; donna Francesca, di Fortunato e di donna Paola Portolesi, era diciottenne. I loro testimoni nella Casa Comunale furono: il sacerdote don Domenico Trimboli di anni cinquanta sei, lo spezziale don Domenico Zappia di anni quaranta sei, i civilì don Domenico Mittiga di anni trenta sei e don Antonio Oliva di anni trenta. Due i testimoni in chiesa: don Domenico Zappia e don Rosario Zappia.
24.11.1823 Trimboli Giuseppe
di Nunziato - Staltari Domenica di
Domenico
Peppineiu Trimboli del fu Nunziato aveva diciassette anni, bovaro di professione, sua madre era Caterina Mavrelli abitanti in vico Chiesiola; Mimma di Mimmo e di Rosa Primerano di anni ne aveva sedici e con i suoi abitava nto vajuni. I loro testimoni furono il calzolaio di anni venti sei Giosofatto Zappia, massaru Filippo Caruso di anni quaranta, il vaticale Pasquale Giuseppe trimboli di quaranta anni e massaru Peppinu Sergi di anni trenta sei. In chiesa firmarono Michele Spagnolo e Rocco Agresta.
La data riportata è quella riportata nei registri della chiesa. In Comune ad officiare fu don Michele Oliva, in chiesa don Stefano … Oliva.
In quell’anno si sposarono anche:
Testo e foto contenuti nella
pubblicazione edita dal Comune di Platì in occasione della visita del ministro
Mr Grassby avvenuta il 1° febbraio 1974.
La pubblicazione è conservata presso la Biblioteca Comunale “Pietro De Nava” di
Reggio Calabria
… Raccontare la storia di una terra — al di là dei luoghi
comuni e di quei “pregiudizi" che rischiano di distogliere l’attenzione da
una realtà fatta di tradizioni e suggestioni, fra colori, sapori e suoni — non
è cosa semplice; ci vogliono passione e tanto coraggio …
… E sembra esserci riuscito attraverso un’attenta e rispettosa
analisi, grazie alla quale riscopre luoghi e leggende, muovendosi abilmente tra
i palazzi e le vie del paese, i passi e le rocche fra i boschi dello Zillastro …
…. è il riscatto “in termini” di un paese simbolo della frugalità dell’epoca, con le classi sociali racchiuse nell’immagine dei signori “dal ventre grasso", dai loro vizi privati e dalle virtù pubbliche, alla quale si antepone un popolo che sopravvive tra gli stenti. Eppure quell’ “onore”, declinato in tutte le forme, onnipresente, faceva apparire ogni cosa straordinariamente normale.