Dichiaro
io qui sotto scritto Francesco Gliozzi del Comune di Platì alla presenza de’
qui sotto scritti testimoni Don Carmelo Sacerdote e Don Federico Zappia di
essermi ricevuto da mio Sig. Nipote Don Filippo Sacerdote Gliozzi la somma di
docati cinque e grani cinquanta, prezzo e valore di un piccolo ed abbandonato
mio basso sito e posto in questo suddetto Comune, e propriamente quello sotto
la casa di Domenico Cutrì Treppicioli
(?) limitante gli eredi Francesco Cua e detto Sacerdote D. Filippo Gliozzi da me
venduto, giusto la bonaria convenzione per la somma sudetta di docati cinque e
grani cinquanta, franco e libero di ogni peso, all’infuori però del prezzo
Fondiario, per cui da oggi in avante sia il padrone assoluto esso ridetto mio
Sig. Nipote Sacerdote Gliozzi, come sua propria robba, di possederla da vero
padrone. Ed a cautela
Platì
diciotto ottobre Mille ottocento cinquantatre
Io
Francesco Gliozzi ho venduto, mi ho ricevuto detta somma di docati sei, e mi
dichiao ben contento della sudetta vendita, come sopra.
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