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Mio padre diceva che era nato il giorno di Pasqua mentre venivano
sciolte le campane.
Era in effetti il giorno di Pasqua quel primo aprile del 1934. Lui era
il terzo di quelli che sarebbero stati nove figli. Era preceduto da due
femmine.
Pasquale Perri è stato un animale sociale: conosceva tutti, si
confrontava con tutti. Era preda di grandi entusiasmi a cui a volte seguivano
profonde delusioni, ma non si dava mai per vinto. Lo ricordo nella notte scendere
di corsa dal treno a Catanzaro perché aveva intravisto il ministro Mancini e
andava a salutarlo, o affacciarsi al finestrino dell’auto nel mezzo del
traffico di Roma gridando “Bruno!”: aveva riconosciuto in un’auto Bruno Trimboli.
Dei platioti, poi, riconosceva i volti anche nella seconda generazione. Era
attaccato ai ricordi del paese ed alla famiglia: ai Miceli, ai Caruso e
naturalmente ai Perre anche se noi eravamo diventati Perri. Quando andò in
visita in Australia, alla fine degli anni ‘70, passò del tempo con loro a
Loxton ed a Griffith. In Abruzzo, terra d’adozione per lavoro, ha promosso
attività politiche e culturali sempre all’avanguardia come gli incontri a
Popoli fra la sezione socialista ed un gruppo di giovani dell’SPD della
Baviera. Lasciata la politica, si è dedicato alla scuola ed alla formazione
degli insegnanti.
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Di seguito una parte estratta degli articoli che “Il Centro” gli ha
dedicato per quattro giorni consecutivi dopo la sua scomparsa.
Il Centro
PESCARA CRONACA
Mercoledì 20 settembre 2000
…
Pasquale Perri, considerato da tutti un formidabile precursore
dell’autonomia scolastica, inventore tra l’altro dei corsi per stranieri e
dello sportello aperto per i genitori, era nato a Platì, in provincia di Reggio
Calabria, il primo aprile del 1934. A 29 anni si era trasferito sull’Adriatico,
portando con sé la famiglia e una passione per il calcio che da giovane lo
aveva visto anche sui campi. In Abruzzo, in seguito, si sarebbe laureato in
Filosofia, a l’Aquila.
Aveva cominciato ad insegnare a Popoli, dove era rimasto per molti
anni. In seguito era stato a San Valentino e poi a Farindola, dove aveva avuto
il primo incarico come direttore didattico. A Pescara era arrivato nel ’90,
dirigendo per un anno il settimo circolo, quindi a partire dal ’91, il terzo. È
nella elementare “Luigi Illuminati” che ieri gli insegnanti commossi si sono
riuniti in un consiglio di circolo straordinario,
…
“Era un entusiasta del suo lavoro”, lo ha ricordato Rosalba, la
maggiore dei quattro figli: oltre a lei, Giuseppe, insegnante al liceo
classico, Fabio e Isabella. Perri lascia anche la moglie Anna, insegnante in
pensione e la nipotina Lidia, figlia di Giuseppe, nata solo un mese fa.
“Era un grande innovatore, efficiente, capace di risolvere i problemi
senza indugiare: perdiamo una persona importante” ha commentato l’assessore
alla Pubblica Istruzione, Carlo Masci, che aveva spesso collaborato con lui.
“Era uno dei colleghi più autorevoli”, ha commentato Antonio De Duonni,
direttore del settimo circolo, “colto, competente: alla scuola ha dato moltissimo”.
ROSALBA PERRI
ROSALBA PERRI
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My father used to say
that he was born on Easter day while bells were untied.
It was, in fact,
Easter day that 1st, April 1934. He was the third child of a family
that was going to be of 9 children. He
was the first boy.
Pasquale Perri was a
people person: he knew everybody, he would meet everybody and talk to
everybody. He was subject to great enthusiasms often followed by deep
disappointments, but he would never give up. I recall him in the middle of the
night leaving in a hurry a train at Catanzaro’s railway station because he had
glimpsed Mancini, Secretary of Health, just to say hello to him, or lean out of
the car’s window, in the middle of Rome’s, traffic shouting “Bruno!” because he
had recognised in another car Bruno Trimboli. Of Platì’s townsfolks he would
recognize the faces even in second generations. He was devoted to his Platì’s
memories and the family: the Micelis, the Carusos and, naturally, the Perres
although we had changed the surname to Perri. When he visited Australia at the
end of the seventies, he spent time with them in Loxton and Griffith. In
Abruzzo, where he moved for work, he promoted political and cultural activities
which were always progressive and radical such as the meeting between the
socialists of a small town in Abruzzo, Popoli, and the young politicians of
Baviera’s SPD. When he left politics, he focused on education and teacher’s
training.
The following is an
extract of one of the pieces that the newspaper “Il Centro” wrote in the four
days after his death.
Il Centro
Pescara Section
Wed, 20th
September 2000
…
Pasquale Perri,
acknowledged by all to be a powerful forerunner of school autonomy, originator
of literacy courses for foreigners and of the point of contact for parents in
schools, was born in Plat’, province of Reggio Calabria, 1st April
1934. At the age of 29 he moved on the shores of the Adriatic bringing with him
his family and a passion for soccer, a sport he had played in his younger
years. In Abruzzo, he would also take his degree in Philosophy at L’Aquila’s
University,
He started teaching in
Popoli where he was a resident for many years. Then he taught also in San
Valentino and Farindola where he had his first assignment as school admin and
educational manager. In Pescara he arrived in 1990, managing the 7th
Educational District, then the first. Yesterday in the Elementary School “Luigi
Illuminati” a meeting was held by all teachers o commemorate.
…
“He was an enthusiast
in his job”, this is how his eldest daughter, Rosalba, described him. Besides
her, he had Giuseppe who teaches in the local Lycèe, Fabio and Isabella. He
also leaves his wife, Anna, a retired teacher and a granddaughter, Lidia, born
only a month ago.
“He was a great
trendsetter, efficient, capable in problem solving without delay: we are losing
an important person”, said Councillor to Education Mr Carlo Masci who had often
cooperated with him. “He was one of the most influential colleagues” added Mr
Antonio De Duonni, Head of the 7th Disctict, “well-read and
competent, he has given so much to the Educational system”.
ROSALBA PERRI
ROSALBA PERRI