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lunedì 9 novembre 2015

La pietra filosofale (reg. Satyajit Ray - 1958)



Tra le Pietre dell’Aspromonte
Lasciando la S. S. 106 all’altezza di Bovalino, ricadendo lungo la S. S. 112 che porta a Platì si può intravedere l’inconfondibile sagoma di alcune pietre famose: Pietra Cappa, Pietra Castello, Pietra Lunga ecc. Sono queste alcune  rocce insolite che si ergono solitarie e misteriose nel versante orientale dell’Aspromonte. Ognuna di esse ha delle origini molto lontane e diverse, sembra che siano conglomerati di sabbia, ciottoli modellati dalla forza erosiva degli agenti atmosferici. Ciò non toglie nulla alla suggestione di queste pietre che essendo poste in ambiente dib rara bellezza paesaggistica si prestano come mete turistiche molto interessanti.
Particolarmente suggestivo è visitare questi luoghi di incomparabile bellezza che hanno tutti una storia. Secondo alcuni documenti Medievali, Pietra Cappa va a indicare pietra vuota, scavata. Formata da 2 piani sovrapposti e comunicanti, attorniata da piccole grotte ormai irriconoscibili che sovrastano una zona pianeggiante dove anticamente sorgeva un monastero e qui sarebbero giunti numerosi eremiti. In epoca romana Pietra Cappa venne popolata da schiavi fuggitivi, in seguito arrivarono dall’oriente i monaci basiliani. La Rocca di San Pietro dove ancora sono visibili i giacigli degli asceti sorgono sul vallone “ Memica” alle spalle di Natile Vecchio e qui anticamente esisteva un monastero di origine greca. In cima a Pietra Cappa sembra che ci siano resti di antiche costruzioni mentre in basso si trovano i ruderi del tempio di San Giorgio. Dell’antica chiesa resta solo qualche spezzone di colonna della parte centrale ed era questo il punto di riferimento per i monaci che vivevano eremiti nei dintorni e si riunivano per le funzioni religiose. A ricordare la laboriosità dei monaci restano alcuni castagni millenari che arricchiscono di fascino un luogo che già di per se stesso è così singolare.  Pietra Castello invece secondo notizie storiche è un’altura rocciosa con tracce di fortificazioni medievali. Sembra che qui ci sia ancora una torre e all’interno i resti di una cappelletta . Inoltre è ben visibile un’ampia grotta, una cisterna, una gradinata intagliata nella roccia. La sua importanza è dovuta principalmente al ritrovamento di alcune monete bizantine risalenti al X secolo. In tutta la zona erano visibili fino a poco tempo fa i resti di costruzioni romane che fanno credere v
esistesse un abitato di notevoli dimensioni. Resta da dire che la bellezza di questi posti induce senz’altro a visitarli nel tentativo di scoprire qualcosa di nuovo e di particolare.
Pietra Cappa infatti rimane sempre la regina dell’Aspromonte che con la sua mole enigmatica e carica di leggende troneggia nella vallata delle grandi pietre.
                                                                                                                                2C
Tratto da Il Giornalino
numero unico degli alunni della SC MD ST “ D.PERRI




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