Non vi chiedo di leggerlo tutto ma, vedete, una volta le cose si facevano seriamente
Regnando Umberto Primo, per la Grazia di Dio, e per volontà della
Nazione Re d’Italia
Copia numero 40del repertorio – Capitoli matrimoniali = REGNO D’ITALIA
Vittorio Emanuele Secondo per la Grazia di Dio, e per volontà della
Nazione Re d’Italia
Nel giorno undici Marzo mille ottocento settantasei in Platì, Provincia
di Reggio Calabria, nella casa degli eredi Signor Domenico Mittiga, sita nella
strada Ariella. Avanti di Noi Notar Rocco Musitano, residente in Bovalino, da
essere scritto presso il Consiglio Notarile di Gerace, nel venire istallato e
dei qui fatta scrivendi testimoni …. ed aventi tutti i requisiti voluti dalla
Legge, si sono personalmente costituiti _ La Signora Maria Antonia Mittiga e
fratello Giuseppe fu Domenico, nati e domiciliati in Platì, da una parte = E
dall’altra – Il Signor Gaetano Caridi fu Consolato, nato in Oppido Mamertino, e
domiciliato in Trisilico. Essi contraenti sono proprietari, da noi e dai
testimoni personalmente conosciuti, e conchiusero il presente contratto - Si è
contrattato tra la Signora Mittiga e Signor Caridi matrimonio, e la futura
sposa per agevolare le condizioni del futuro di lei consorte, in vece di dotare
a se stessa il terzo di un orto sito in questo territorio, così d’accordo col
costituito di lei germano si progettò la vendita pro del medesimo, rimanendo
così il capitale del prezzo in luogo di dote = Postisi essi contraenti
d’accordo vengono a stipulare i seguenti patti = La Signora Maria Antonia
Mittiga vende al costituito di lei germano Signor Giuseppe il terzo dello orto,
sito in questo territorio, Contrada San Pasquale, alla stessa pervenuto per
eredità paterna, di natura agrumi, gelsi, fichidindia, ed altri da frutta, e
confina coi beni degli eredi Signor Francesco Fera, Giuseppe Mittiga di
Giosofatto, vallone e strada riportato nell’articolo quattrocento diciassette
del vecchio catasto = Tale vendita si fa per franca e libera per qualunque
peso, censo, ipoteca e servitù, per lo prezzo di lire duecento, che alla veduta
di Noi notajo e sottoscritti testimoni. Si sborza ad essa venditrice in tanta
buona moneta di corso legale, e però rilascia debita quietanza,, dichiarando
non aver più altro a conferire = Per effetto di tale vendita la Signora Mittiga
da ora e per sempre immette nel pacifico possesso e dominio l’acquirente suo
germano, e gli promette la garanzia di fatto e di diritto. = Stante siffatto
contratto di compravendita essa futura sposa dota a se stessa lire duemilacentoventicinque: cioè lire
millenovecento venticinque contante di suo proprio peculio, li esborza al
futuro sposo Signor Caridi alla nostra presenza e dei testimoni, il quale ne fa
quietanza, e lire duecento sono quelle stesse, che come di sopra si sono
retratte dalla vendita del terzo dell’orto. = E infine essa ripetuta Signora
Maria Antonia Mittiga dota a se stessa una casa palaziata che possiede in
questo abitato di Platì, rione o strada Pietrangela, composta di una stanza al
primo piano, ed una stanza ed una cucina al secondo. = Limita col basso
sottostante di proprietà di Elisabetta
Catanzariti, le case di Anna Grillo e Francesco Trecase, riportata col ruolo
dei fabbricati all’articolo duecentosessantuno. = Mittiga Maria Antonia. A
questa casa si è posto il valore di lire cinquecento, per regolare i diritti
del registro. = E poiché ogni dote dev’essere cauta, così il futuro Sposo in
quello che l’accetta nella cifra indicata, nel medesimo tempo la rimeste sui
suoi fondi siti e posti nello abitato e territorio di Trisilico: cioè sulle case site in quel Comune, strada San
Giacomo, numero trentasette composte di due bassi, due stanze ed uno stanzino
al primo piano, ed una stanza cucina al secondo, riportate nel ruolo di
fabbricati di quel Comune, all’articolo cinquantuno, per la rendita di lire
trenta, intesta Caridi Gaetano. = Limita con le case del Signor Giacinto
Barbaro, eredi Giuseppe Lombardo, eredi
Francesco Penna, eredi Antonio Cananzi, e strada pubblica e sul fondo
rustico contrada Rosario o Petrara, di natura agrumi, fichi, olivi, e terra
aratoria, riportato all’articolo cinquecentosessantaquattro di quel Catasto,
sezione E, limita coi beni degli eredi Francesco Zorbi, strada, fiume, e con la
macchina oleosa dei germani Signori Gerardo e Vincenzo Caridi. = Detti immobili
rustici ed urbani siti e posti nel territorio ed abitato di Tresilico si
dichiarano da esso Signor Caridi franchi e liberi di qualunque peso, censo,
ipoteca, meno della servitù gravitante sul fondo Rosarico o Petrara di un
acquedotto che serve ad animare la macchina oleosa ed il mulino di proprietà
dei figli di esso Caridi a nome Signori Gerardo e Vincenzo, i quali restano
facultati far tutte quelle migliorie che crederanno di loro interesse pel
mantenimento di tale acquedotto. Restano perciò sino alla concorrenza delle
doti sorrogati detti due predi da prelevarsi a preferenza prima nel fondo
rustico, e dove occorra sul fondo urbano. = E poiché si calcola che la valuta
di detti immobili rustici e urbani, paregiato il credito Postale, ha una plus
valenza, così questo avanzo esso futuro sposo lo dona col presente atto
irrevocabilmente tra vivi in ante parte ad essa futura sposa, in proprietà ed
usufrutto, potendo disporre di tutte due predi, testé descritti della loro intera
totalità e come cosa propria, meno di quanto rappresenta la dote, che per patto
resta inalienabile. = Tale plus valenza, per regolare i diritti dovuti
all’erario, si assegna il valore approssimativo di circa lire quattrocento.[a ]
E perché il tutto costì si è scritto da Noi Notajo il presente rogito, che
letto alle parti in presenza dei testimoni,ed istruite le stesse da Noi del suo
tenore e di quello della legge, hanno dichiarato di avere tutto ben capito, e
di persistervi. = Fatto, letto, e pubblicato oggi suddetto giorno, luogo, mese
ed anno, in presenza di tutte le parti costituite, e dei testimoni Signori
Girolamo Giovinazzo fu Domenico, di condizione Arciprete di Tresilico, ove
domicilia, nato in Cittanova, e Filippo Zappia fu Rosario, di condizione
Proprietario, nato e domiciliato in questo Comune di Platì, i quali con Noi Notajo,
ed il Signor Gaetano Caridi sottoscrivono il presente istrumento in piede ed in
margine, avendo dichiarato i germani Signori Mittiga non saperlo fare per non
aver appreso. = Il presente venne scritto sopra questi due fogli di carta di proprio Nostro carattere, e
comprende pagine scritte sei = Gaetano Caridi = Arciprete Girolamo Giovinazzo
testimone = Filippo Zappia testimone = Notar Rocco Musitano di Giovanni
residente in Bovalino ho stipolato. =
Specifica
= Registro col doppio decimo L. 28,80=Archivio L. 2,00=Repertorio L. 0,50=Carta
fogli due L. 2,40= Redazione L. 2,00=Totale L. 38,90=Sono in tutto lire
trentotto e centesimi novanta = Soddisfatto Notar Rocco Musitano= N° 98 =
Registrato in Ardore a sedici Marzo
1876 = Registro 1° = Vol. II. Fol 92 = Dritto Esatto lire ventotto e centesimi
ottanta L. 28,80 = Il Ricevitore Domenico Crimi. In margine legge quanto segue.
A ventiquattro Marzo mille ottocento settantasei presa la debita iscrizione
all’ Uffizio delle ipoteche di Reggio Calabria, al numero mille trecento
settantuno del Registro d’ordine, volume cento quattro = Notar Rocco Musitano.
Nota d’ipoteca legale nascente da un atto rogato da Notar Rocco Musitano di
Bovalino del dì undici Marzo mille ottocento settantasei, registrato in ardore
a sedici Marzo detto anno, al numero novantotto per lire ventotto e centesimi
ottanta, Crimi = A favore della Signora Maria Antonia Mittiga domiciliata in
Platì = Contro il Signor Gaetano Caridi fu Consolato, nato in Oppido,
domiciliato in Tresilico = Per sicurezza della somma di lire
duemilacentoventicinque che essa Mittiga si ha costituito in dote in tanto
contante libero L. 2125,00 = Sopra i seguenti beni siti nel territorio ed
abitato di Trisilico: case, strada S.Giacomo, numero trentasette,, composta di due
bassi, due stanze ed uno stanzino al primo piano, ed una stanza e cucina al
secondo, riportate nel ruolo dei fabbricati all’articolo cinquantuno = Limitano
con le case del Signor Giacinto Barbaro, eredi Giuseppe Lombardo, eredi
Francesco Penna, eredi Antonio Cananzi e strada pubblica = E fondo rustico
contrada Rosario o Petrara, di natura agrumi, fichi,olivi, e terra aratoria,
riportato all’articolo cinquecentosessantaquattro di quel Catasto Sezione E,
limitato coi beni degli eredi Signor Francesco Zorbi, strada, fiume e con la
macchina oleosa dei germani Signori Gerardo e Vincenzo Caridi = Reggio
ventiquattro Marzo mille ottocentosettantasei=Volume centoquattro, Numero 1371
del registrod’ordine= Iscritto all’Ufficio della Conservazione delle Ipoteche della
Provincia di Reggio Calabria oggi lì ventiquattro Marzo mille
ottocentosettantasei 1876 = Esatto per tassa l. 10,70 = Doppio decimo L, 2,14 =
Bollo L, 0,26 = Emolumenti L. 1,29 = Lire quattordici e centesimi 39 Totale = Il Conervatore A. De Blasio = Specifica
= Per la iscrizione L. 14,39. Carta e redazione L. 5,40 = Totale L. 19,75.
.[a
]La futura sposa alla sua
volta accetta a ridondanza l’assegno dotale, e la liberalità in supplemento.
La presente copia vera al suo originale fusa sopra due fogli di carta,
di carattere in parte di Noi Notaio, ed in parte di persona di nostra fiducia,
costa di pagine scritte otto e viene rilasciata a richiesta della Signora Maria
Antonia Mittiga fu Domenico, residente in Trisilico – Dal Nostro studio lì
diciassette Marzo mille ottocento settantanove - Notar Rocco Musitano di
Giovanni residente in Bovalino attesto quanto sopra.
Specifi
Carta
e marca di registraz. L. 3,60
Repertorio L. 0,50
Redazione L. 2,00
Totale L. 6,10
Onorario gratis
Sono lire sei centesimi dieci – Notar Rocco Musitano
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