Col
post odierno voglio rendere omaggio a Mimmo Marando, avvocato. Come molti di
noi non vive più in paese. Ha il merito di essere stato il primo, in tempi
anteriori all’esplosione del web, a cercare di raccogliere e conservare la
memoria storica di Platì con la rivista omonima, voluta, fondata e diretta da
lui, sebbene per pochi numeri.
Devo
confessare che, tra gli altri ispiratori di questo blog, i germi si possono
rintracciare in quella rivista, dove tra articoli originali, citazioni,
documenti e foto Mimmo ha cercato di consegnare ai platioti un volto del
proprio paese per anni deturpato e smarrito.
Dovrebbero tutti fare in modo che le tradizioni e i ricordi dei luoghi di origine non venissero dimenticati. Rosella
RispondiEliminaSiamo tutti stranieri in terre lontane. Ho visto solo ora il tuo post e gli occhi mi si sono riempiti di lacrime per i meriti che mi attribuisci e per l’amicizia che mi comunichi. Rivivo la nostra fanciullezza e tutto il profumo delle piccole-grandi cose: i comizi, il cinema parrocchiale, la tv dei ragazzi presso la casa dei tuoi zii, i giochi “made in vineje” e mille altre cose. Ora siamo orfani, la nostra amata terra è morta sotto i colpi “terroristici” del progresso. Ora ci sentiamo con i telefoni, ci scriviamo con il computer e non aspettiamo più tre mesi, come un tempo, che arrivi la lettera dall’Australia o dalle Americhe. Io vivo a Roma, ma sono senza lavoro e quindi “non libero” di pensare e dedicare al paese, qualche altra residua energia intellettuale. Ho scritto un libro, ma stento a vendere qualche copia per recuperare le spese di stampa. Il titolo dice tutto: “Gli ultimi resteranno… ultimi”. Se lo vuoi, posso inviartelo gratis, ma devi fornirmi il tuo indirizzo dove spedirtelo.
RispondiEliminaCiao
Mimmo