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lunedì 17 novembre 2014

Calore in provincia (reg. Roberto Bianchi Montero - 1975)



Casignagna
E’ distinta dall’altra Casignana, antica città vescovile presso Morgeto, oggi S. Giorgio, patria di S. Eusebio Sommo pontefice, martirizzato il 310.

La Chiesa si vuole sia stata edificata verso la fine del secolo VIV ed era di forma orientale-greca. In essa vi era il soccorso ed un beneficio annesso detto di S. Maria dell’Itria ( oggi contrada Iuditria ) con beni proprii e quello di S. Giuseppe.
Vi  era in essa l’altare del  AS. S. Rosario di pertinenza della Congrega omonima e da essa mantenuto. I sodali dopo morte avevano diritto a n. 20 messe. Vi era inoltre l’altare di S: Michele Arcangelo eretto dal Sac. Tomaso Borgia con l’onere di una messa settimanale per l’anima sua. Nel 744 essendo crollato il campanile venne riedificato dai fedeli. Nelle catacombe della chiesa vi era pure l’altare dell’Immacolata e di S. Giuseppe di pertinenza del Sac. Stefano Piteri, esaminatore sinodale, rettore del Seminario e poi !° Arcip. Di Casignana. Vi era in essa l’onere di una messa  settimanale. Nel 1751 in occasione della S. Visita il Vescovo Rossi ha dovuto interdire la Chiesa per lo stato indecente in cui l’avevano lasciata le piogge.
Vi era inoltre la Chiesa della S. S. Annunziata con rendite proprie amministrata da un procuratore e la Chiesa di S. Rocco nella quale dopo il terremoto del 183 per essere entrato in capriccio l’Arciprete pro tempore  vi proibì la celebrazione delle Messa nonostante la necessità impellente per il popolo, specie pei vecchi, i quali essendo la chiesa parrocchiale all’estremità del paese non potevano andare per l’improbabilità delle vie.
Nel 1852 dopo la visita dell’Intendente della provincia con volontaria sottoscrizione si son raccolti 618 ducati e con questi si ingrandì e riedificò la chiesa di S. Rocco che era posta in luogo centrale del paese esistente ancora ed in buone condizioni. In essa vi era la confraternita di S. Rocco, fondata nel 1873, il cui statuto fu approvato dal Vescovo Mangeruva nel 1894. Essa venne sciolta in seguito alle giornate rosse del 1922 ed ancora non si è riorganizzata.
In territorio di Casignana sono situati i fondi che appartengono all’Abbazia di S. Nicola di Butrano annessi poi all’Abbazia di Pugliano e che appartennero alla Cappella del Presepe di Roma. Vi sono pure i latifondi che appartennero all’Abbazia di Polsi, un tempo appartenente ai basiliani. La chiesa esisteva fino al 1750 e vi si celebrava la festa di S. Nicola. Vi era un’altra chiesa detta del S. S. Salvatore che un tempo apparteneva ai basiliani pure. Vi era inoltre una chiesetta rurale detta di S. Maria di Calamona, la cui festa si celebrava il martedì dopo  Pasqua di resurrezione. Era stata eretta nel 1622 a devozione di D. Martino De Napoli come si rileva da uno scritto; non aveva rendite, ma solo un giardinetto e di celebrava per devozione una volta la settimana. Il Sac. Giuseppe Medici aveva restaurato i muri che erano caduti, ma è crollata in seguito al terremoto del 1783.
L’Arcipr:  di Casignana per antica consuetudine gode il privilegio di stabilire il prezzo delle vendite del grano che pubblica in chiesa il giorno della festa di S. Rocco sempre il 16 Agosto.
Sac. Ernesto Gliozzi il vecchio

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