Sera d'ottobre
Venne la sera ed abbuiò le strade.
Stridule, qua e là, di più colori,
correan le foglie; non s'udia per gli ampi
filari che il vocio degli aratori.
E tutta la semente era nei campi.
Or le vacche tornavano alle stalle:
e la gente, ciarlando per la via,
saliva coi marrelli sulle spalle.
Sonò, di qua di là, l'Avemaria.
Ora il fuoco accendeva ogni capanna
e i bimbi sazi ricevea la cuna,
col sussurrare della ninna nanna.
Stridule, qua e là, di più colori,
correan le foglie; non s'udia per gli ampi
filari che il vocio degli aratori.
E tutta la semente era nei campi.
Or le vacche tornavano alle stalle:
e la gente, ciarlando per la via,
saliva coi marrelli sulle spalle.
Sonò, di qua di là, l'Avemaria.
Ora il fuoco accendeva ogni capanna
e i bimbi sazi ricevea la cuna,
col sussurrare della ninna nanna.
Giovanni Pascoli
Questa poesia del Pascoli mi è stata segnalata da Rosalba, rammaricata che i suoi alunni non sappiano cosa siano i marrelli.
Le foto sono bellissime, come bella appare la terra e belli i suoi frutti, anche le mie piante sono belle, rigogliose e piene di fiori nello strascico di questa LUNGA ESTATE CALDA
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