Benvenuta, Francesco e Raimondo
Oggi è il suo onomastico e contemporaneamente gli festeggiamo in anticipo il suo matrimonio con Elena, rimane fermo il proposito della stiratina d'orecchi quando saremo a quattr'occhi
Il regalo è questa poesia dello zio Ernesto jr, molto hardcore nella impareggiabile traduzione di Novella
Quod flores – amice – temporis
Hominum quod dona furor insanus abstulerit
Hoc nullam equidem tibi affert curam
Fausto nuptiarum die cum formosae puelae
Ingenious decorem fur amoremque tu rapias.
Mihi gaudeo tibi maxime granulo.
---------
Plateae in Calabris, V kal. Jan. MCMXLV
--------
Sac. Ernestus Gliozzi
--------
Poiché sei nel fiore degli anni, amico, non preoccuparti se la passione amorosa sottrarrà i regali.. nel giorno fausto delle nozze, allorché tu, ingegnoso ladro, ruberai alla giovane sposa la purezza e l'amore.
Mi felicito con te.
Platì - Calabria 5 gennaio 1945
Sac. Ernesto Gliozzi
Bisogna vedere se quell'aggettivo "formosa" sia stato scelto in funzione del sacro accostamento al messaggio della Madonna del Tindari (quindi "bella ") in luogo di un più utilizzato "pulcherrima" (molto adatto, credo, nel caso di una fanciulla), ovvero per lasciare spazio a una traduzione più maccheronica ma forse più sensuale....
RispondiElimina