Magnifico Duce,
Prima di essere la madre di tre valorosi soldati ( uno Guardia di Finanza, un Marinaio ed uno in un reparto mobilitato della Sanità) sono stata la sorella di tre caduti nella Grande Guerra.
Quindi sono bene temprata al dolore, ma senza rimpianti.
Quello che Vi domando ora, o Duce e Padre nostro è l’avvicinamento del terzo figlio che sbarcato in Africa il 31-5-1940, non ha mai usufruito di alcuna licenza. Egli si chiama Ielasi Domenico di Pasquale, della classe del 1920 e presta servizio nel 528 Ospedale da Campo n. 58. Da 27 mesi che non lo vedo. Sbalzato dal Seminario Filosofico di Reggio Cal. dove si trovava, in Colonia, dice di aver fatto sempre il suo dovere. E lo attestano bene i suoi superiori.
Vorrei vederlo! … ed in ciò, credo, non vi sia nulla di straordinario.
Se il Vostro cuore paterno, O Duce, vorrà venire incontro a questo santo desiderio di una madre, non deve fare altro che dare le necessarie disposizioni: Di cui ne ho piena certezza.
Vinceremo!
Con ogni osservanza e ringraziando profondamente.
A redigere il testo è Ernesto Gliozzi il vecchio
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