DIVAGAZIONI SU DI UN FRUTTO DI STAGIONE
E’ giunto il tempo dei cocomeri
Si mangia si beve e ci si lava la faccia... gridano i venditori del
saporoso mellone dinnanzì alle loro caratteristiche bancarelle su cui
troneggiano grosse fette porporine
DIVAGAZIONI SU DI UN FRUTTO DI STAGIONE
E’ giunto il tempo dei cocomeri
Si mangia si beve e ci si lava la faccia... gridano i venditori del
saporoso mellone dinnanzì alle loro caratteristiche bancarelle su cui
troneggiano grosse fette porporine
C’era Danilo
Dolci. C’è Racconti Siciliani. C’era
Platì. C’è Sull’onore nostro. C’è I Love Platì cento piccoli film intorno un paese
dell’Aspromonte. Danilo Dolci sta alla Sicilia, il Golfo di Castellammare
come Umberto Zanotti Bianco sta alla Calabria, la provincia di Reggio. Il loro
agire è tra “la perduta gente”. Racconti Siciliani è un flusso continuo
di coscienza. E’ questo che lega il libro di Dolci alle più recenti opere
letterarie uscite da Platì. Sono testi su un mondo marginale come lo sono Platì,
Terrasini, Trappeto, Partinico. La letteratura che ne esce è trascendentale - e
qui il riferimento si unisce al trascendente nel cinema di Bresson, Ozu, Dreyer
secondo Paul Schrader – in un trasporre il valore intimo legato all’essere in qualche
modo in sintonia con quei luoghi e storie che ne escono.
Oliva Signor
Stefano
Documenti
inclusi n. 2
oggetto: estratto
atto di morte
L’anno
milleottocentosettantadue il giorno venticinque del mese di Luglio alle ore
quattro pomeridiane nella Casa Comunale di Sant’Ilario dell’Ionio, Circondario
di Geraci, Provincia di Reggio Calabria=Dinanzi a me Murdaca Bruno Assessore
Delegato alle funzioni di Sindaco ed Ufficiale dello Stato Civile del Comune
sudetto, per impedimento del titolare, sono comparsi i Signori Guida Fortunato
di Vincenzo, di anni trenta cinque,di professione maestro di scuola e Speziali
Domenico di Antonio di anni ventotto, falegname, ambi domiciliati in questo
Comune, i quali mi ànno dichiarato che alle ore dieci antimeridiane di oggi stesso
è morto in questo Comune, nella casa di abitazione del Signor Speziali Tommaso,
sita largo Cattolica al numero civico nove, il Signor Stefano Oliva marito
della Signora Speziali Elisabetta, di anni quarantotto, di professione
proprietario civile, nato e domiciliato in Platì, figlio del fu Michele proprietario
e della fu Speziali Francesca gentildonna, domiciliata in detto Comune di
Platì= Di che è formato il presente atto, inscritto nei doppi registri, che,
previa lettura a norma di legge, viene con me sottoscritto dai sudetti
dichiaranti= Guida Fortunato= Speziali Tommaso=l’ Ufficiale dello Stato Civile=
Bruno Murdaca
ATTO
DI NASCITA
Num. A ordine 18
Don Luigi (all’anagrafe Giosofatto Luigi) Gliozzi dei cugini consangunei don Domenico e donna Elisabetta Gliozzi era nato a Platì il 12 giugno del 1841. Il 6 febbraio 1883 sposò "donna non maritata, non parente né affine con lui nei gradi che ostano al riconoscimento " Assunta Lopez di Angelo e Parovani Matilde tutti provenienti dalla città di Roma. Di professione Assunta faceva la sarta mentre il padre a Platì, stando al database compilato da Ernesto Gliozzi il giovane, esercitò la professione di tabellarius-quirites, come dire esattore. L’ abitazione di Luigi e Assunta nei primi anni fu in piazza Duomo e successivamente all’Ariella. Da Luigi e Assunta nacquero sei figli di cui due Cesare Augusto e Domenico/Giulio (1) sbarcarono in America. Luigi cessò di vivere il 25 novembre del 1898.
Chi scrive queste
note piace ricordare 'Ntoni Catanzariti nella nobile arte di mastru da cardara*. Ma non era solo
questo in quanto ha speso la sua breve vita tra la famiglia, numerosa, ed il lavoro.
E’ stato, e tale rimarrà, un esempio di antico platiotu con le tradizioni da
tramandare in seno alla famiglia. Nel poco tempo che gli rimase, come una
premonizione, percorse in Australia con l’inseparabile sposa quello che sarà un
viaggio di congedo dai propri cari che in quelle terre decisero di trapiantarsi,
come cerzi aspromontani.