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mercoledì 21 luglio 2021

Boccaccio [di Marcello Albani - 1940 ]




                                       IMPRESA BOCCACCESCA A CIRELLA DI PLATI’

Tenta di rapire nottetempo diciottenne
ritenendo che fosse sola in casa

Locri, 13 genn.
(F. T.)  La popolosa frazione di Cirella -- comune di Platì - è stata messa, l'altra notte, a rumore per la boccaccesca impresa di tale A. M. di Francesco di 19 anni, il quale, innamorato, corrisposto pare, di una graziosa fanciulla diciottenne M. C. M. di Francesco, aveva divisato di servirsi di una scorciatoia anziché battere la via maestra. Infatti venuto a conoscenza che la madre della sua fiamma si era allontanata dal paese per fare una «capatina» negli Stati Uniti d'America, ritenendo che l'amata Carmela fosse sola nella casa paterna, cercava di rapire la bella dormiente.
Ahimè, però, perché, male gliene incorreva: la madre premurosa aveva pregato una comare a vegliare i sonni della ragazza per cui, dato l'allarme, l'ardente Totò veniva denunziato per tentato ratto a fine di matrimonio e tentata violenza carnale.
E' probabile che la C. non sappia resistere al pensiero che il suo spasimante sia finito in prigione reo di avere troppo amato e che induca i propri genitori ad affrettare le sospirate nozze, in modo che la dea Temi possa indulgere verso il giovanotto.
GAZZETTA DEL SUD, 14 gennaio 1957

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