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domenica 19 aprile 2015

Papà ma che cosa hai fatto in guerra? Pt.14 - Fine



                                                   Platì 13 – 5 –17         Al Soldato
Gliozzi Luigi
3° Fant: 1° Battaglione
reclute – 13 – Compagnia
Messina
per Campo Inglese

Caro Luigi-
Ieri ed oggi ci hai lasciato senza lettera, il che significa all’oscuro e non sappiamo che pensare. E’ vero che ci illudiamo con i ritardi della posta, ma puoi immaginare che soffriamo lo stesso. Noi stiamo bene. Dimmi se hai ricevuto il vaglia e se debbo spedirti altro, sebbene mi dispiace che non ti posso accontentare telegraficamente. Benedici i bambini e sta di buon animo perché qui tutti pensiamo a te e bramiamo di vederti. Bettina e Serafina con me e coi bambini ti abbracciamo e baciamo.
 Ernesto

Queste foto che seguono, originali di Antonio Calabrò - a cui vanno lode e ringraziamenti - fanno rimando all'indirizzo riportato sulla cartolina.
E' il Campo Inglese, meglio noto come Forte Masotto, situato a monte di Curcuraci, villaggio di Messina.
Come oggi da Ciurrame, che è a sud di Curcuraci, il nonno godeva, tra una corvè e l'altra, della vista sulla natia Calabria. Scirocco permettendo!













giovedì 16 aprile 2015

Settimo cielo (reg. Frank Borzage - 1927)


Giuseppe (Peppi) Sergi
alla vostra destra e alla sinistra di Raimondo
Platì 3 Luglio 1957 - Bologna 25 Gennaio 2015

Figlio i Ntoni u barveri che continuò in paese la maestria del genitore.

mercoledì 15 aprile 2015

Il volo (reg.Theodoros Angelopoulos - 1986)



Samo 12 giugno 1950
Carissimo Papà
                           Vi lagnate che non vi scrivo ma vi ho scritto quella cartolina non tanto per il sapone come crede Iola, quanto per un poco di grano che poteva bisognarvi, ma voi non avete risposto su questo. Ho tolto un poco di miele da un’arnia che poi vi farò avere; è poco perché il tempo sempre piovoso è andato contrario anche alle api; anche gli altri apicoltori hanno fatto poco.
In salute tutti bene. Farò presto il disegno per Iola
Vi mandiamo tanti cari abbracci per tutti
Aff.mo Ernesto

P. S.
Lo zio Ernesto è stato parroco presso Samo dal 1946 al 1952.

lunedì 13 aprile 2015

La capra (reg. Francis Veber - 1981)


Samo 24 . III . 1949

Caro Papà
   anzitutto vi chiedo notizie della vostra salute che spero migliorata. L’altro giorno vi hanno visto a Bovalino persone di qui; non sò se è vero. Anche Peppe ieri è arrivato a Bianco, ma non è venuto a vederci. Speriamo bene anche degli altri in famiglia. Noi stiamo bene. La capra nei giorni scorsi si è ammalata e temevamo che morisse; ma poi si è ristabilita; ma ha diminuito il latte. La persona che ora la tiene ci ha detto che forse non le tornerà tutto il latte; in questo caso per noi è più una seccatura perché non abbiamo chi ce la tenga: Perciò se non tornerà col latte come prima ve lo farò sapere con una cartolina e quando la riceverete mandate subito Ciccio a prenderla e voi farete quello che volete; o la tenete o l vendete. Se volete potete mandare per un altro poco di grano. Mando un pò di veccia e lenticchia per Ciccillo; è poca perché Amalia l’ha data alle galline.
Sto preparando anche qui la Passione che hanno fatto a Platì. A Casignana il nuovo arciprete è andato il Giorno di San Giuseppe.
Salutateci le sorelle e gli zii colle loro famiglie; saluti ed abbracci per voi tutti e per la zia Serafina. Vi chiediamo la S. Benedizione, insieme alla mamma
Aff.mo Ernesto

domenica 12 aprile 2015

La terra (reg. Robert J. Flaherty - 1942)


Ill.mo Signor Arciprete
di Samo
Io sottoscritto Celentano Giovanni fu Domenico chiedo alla S. V. di voler prendermi in considerazione questa mia domanda
essendo povero avendo a carico una figlia e la moglie non avendo altro che casa e la detta cuota datami dal comune,
prego alla V. S. I. di voler assicurarmi un pezzettino di terra della Parrocchia di Samo, obbligandomi di pagari i diritti che aspettano alla S. Chiesa
Con osservanza sottoscritto
Samo 27 . 1 . 1947                                                                  Celentano Giovanni

giovedì 9 aprile 2015

Magnificat - J. S. Bach

Ascenderò l’altare di Dio, di Lui che è la letizia della mia giovinezza Salmo 43


Ernesto Gliozzi
Platì 12 Aprile 1915 - 02 Febbraio 2008
100 anni

Nella foto lo zio Ernesto, che a in quel tempo portava lo scooter, quando era parroco di Samo (RC)



mercoledì 8 aprile 2015

martedì 7 aprile 2015

Chiedo asilo (reg. Marco Ferreri - 1979)



 Asili e giardini d'infanzia. Tra le istituzioni di cui più fortemente si lamenta la mancanza sono gli asili e i giardini d'infanzia. Ogni comune li implora per provvedere in qualche modo ai bambini che fino dai 2 o 3 anni cominciano a razzolare per la strada tra il fango ed i maiali. Dalle statistiche ufficiali si ricava che nel 1901-02 nei 413 comuni delle Calabrìe esistevano solo 20 asili di cui 15 in provincia di Catanzaro, 3 in quella di Cosenza e 2 in quella di Reggio. Prima del 28 dic. 1908 nei 107 comuni della provincia di Reggio non c'erano che sei asili,due a Reggio, uno a Radicena, uno a Bruzzano Ziffirio donato dopo il terremoto del 1907 dal Comitato Veneto Trentino, uno ad Oppido Mamertino sussidiato dalla Congregazione di Carità e dal Comune, ed uno infine a Bagnara eretto e mantenuto dal Comm. Antonio De Leo. Il 28 dicembre gli asili di Reggio, Oppido e Radicena furono distrutti; quello di Bagnara fu gravemente danneggiato, ma tra breve, pare, risorgerà. a spese del fondatore. A Melicuccà il Comitato fiorentino ha fabbricato ultimamente un bel locale per asilo, e per il suo funzionamento sono state riservate le 2o.ooo lire date dallo stesso comitato per il mantenimento delle baracche. Il cav. Spina del paese ha inoltre promesso la somma annua necessaria per le suore: con tutto ciò l'asilo non è ancora aperto. Speriamo che l'operosità dell'Ispettore di Palmi, Salvatìci, riesca a vincere l'inerzia del comune. Un asilo avrà pure Oppido Mamertina, donato dal Comitato di Reggio Emilia. Il Papa ha fatto costruire due asili a Reggio e uno a Catona .
 G. Malvezzi e U. Zanotti Bianco, L’Aspromonte occidentale, 1910

La foto è catturata dall’Archivio dell’ANIMI
Ancora oggi quel dito puntatomi contro lo vedo perseguitarmi e additarmi all' angioletto, se non al diavoletto!

lunedì 30 marzo 2015

Bambini del Sud (reg. Michele Gandin - 1959)

 L'argomento che qui viene alla luce è stato per lungo tempo covato non volendo trattarlo con banalità di rito e ricordi nostalgici. Oggi è la volta dell'Asilo infantile di Platì . L'occasione definitiva arriva dalla scoperta del breve documentario - andando avanti e indietro, randagio, per le vie del web - Bambini del sud di Michele Gandin. Fu girato sul finire degli anni cinquanta in varie zone rurali a Monasterace e buona parte a Platì *. Con l’occasione e in contemporanea fu realizzata una serie di scatti fotografici oggi reperibili sul sito dell’Associazione. Quest’episodio è stato da subito dimenticato dai platioti anche perché nel paese non venne mai ad essere presentato, come oggi accade con opere letterarie a ridosso della festa da madonna du ritu, per intrattenere le famiglie oriunde che per giunta dimorano a Bovalino. Platì ora è in provincia di Bovalino mentre fino alla metà degli anni settanta del secolo passato era tutto il contrario. E accade anche per chi scrive!
Il  soggetto del documentario è  di Umberto Zanotti Bianco a cui va riconosciuto il merito. Egli ha stretto un legame particolare con le zone interne della Calabria Ulteriore Prima, senza trascurare la Basilicata ed il resto della terra calabra. Il suo interesse per quelle terre risale agli anni che seguirono il disastroso terremoto del 1908 ed è andato avanti fino alla sua scomparsa avvenuta poco dopo la presentazione del film.
Generalmente si data l'inaugurazione dell'Asilo Comunale di Platì con l'arrivo in paese delle Figlie della Divina Provvidenza e noi a questo ci conformiamo visto e considerato il magistrale lavoro portato avanti dalle suore. Realmente però l'asilo fu  fondato nel 1956 dall'Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d'Italia. I governanti in paese si avvicendavano, sia essi democristiani, commissari prefettizi o comunisti. Il lavoro delle suore era per conto di Cristo, della Madonna, dell'arcipreviti Minniti e infine dello zio Ciccillo che lo passò allo zio Ernesto. Esse educavano i bambini sino a prepararli alla prima comunione. Il ragazzo così formato poteva continuare gli studi o prendere il treno alla stazione di Bovalino ed emigrare.
* Nella scheda degli Archivi del Novecento è riportato solo Monasterace.

giovedì 26 marzo 2015

Un filo di speranza (reg. François Villiers - 1963)


Domenico De Maio di Dante
Platì 23-12-1938/27-03-1985