mercoledì 8 aprile 2015
martedì 7 aprile 2015
Chiedo asilo (reg. Marco Ferreri - 1979)
Asili e giardini d'infanzia. Tra le
istituzioni di cui più fortemente si lamenta la mancanza sono gli asili e i
giardini d'infanzia. Ogni comune li implora per provvedere in qualche modo ai
bambini che fino dai 2 o 3 anni cominciano a razzolare per la strada tra il
fango ed i maiali. Dalle statistiche ufficiali si ricava che nel 1901-02 nei
413 comuni delle Calabrìe esistevano solo 20 asili di cui 15 in provincia di
Catanzaro, 3 in quella di Cosenza e 2 in quella di Reggio. Prima del 28 dic.
1908 nei 107 comuni della provincia di Reggio non c'erano che sei asili,due a
Reggio, uno a Radicena, uno a Bruzzano Ziffirio donato dopo il terremoto del
1907 dal Comitato Veneto Trentino, uno ad Oppido Mamertino sussidiato dalla
Congregazione di Carità e dal Comune, ed uno infine a Bagnara eretto e mantenuto dal
Comm. Antonio De Leo. Il 28 dicembre gli asili di Reggio, Oppido e Radicena
furono distrutti; quello di Bagnara fu gravemente danneggiato, ma tra breve,
pare, risorgerà. a spese del fondatore. A Melicuccà il Comitato fiorentino ha
fabbricato ultimamente un bel locale per asilo, e per il suo funzionamento sono
state riservate le 2o.ooo lire date dallo stesso comitato per il mantenimento
delle baracche. Il cav. Spina del paese ha inoltre promesso la somma annua
necessaria per le suore: con tutto ciò l'asilo non è ancora aperto. Speriamo
che l'operosità dell'Ispettore di Palmi, Salvatìci, riesca a vincere l'inerzia
del comune. Un asilo avrà pure Oppido Mamertina, donato dal Comitato di Reggio
Emilia. Il Papa ha fatto costruire due asili a Reggio e uno a Catona .
G. Malvezzi e U.
Zanotti Bianco, L’Aspromonte occidentale, 1910
La foto è catturata dall’Archivio dell’ANIMI
Ancora oggi quel dito puntatomi contro lo vedo perseguitarmi
e additarmi all' angioletto, se non al diavoletto!
lunedì 30 marzo 2015
Bambini del Sud (reg. Michele Gandin - 1959)
L'argomento
che qui viene alla luce è stato per lungo tempo covato non volendo trattarlo
con banalità di rito e ricordi nostalgici. Oggi è la volta dell'Asilo infantile
di Platì . L'occasione definitiva arriva dalla scoperta del breve documentario
- andando avanti e indietro, randagio, per le vie del web - Bambini
del sud di Michele Gandin. Fu girato sul finire degli anni cinquanta in
varie zone rurali a Monasterace e buona parte a Platì *. Con l’occasione e in
contemporanea fu realizzata una serie di scatti fotografici oggi reperibili sul
sito dell’Associazione. Quest’episodio è stato da subito dimenticato dai
platioti anche perché nel paese non venne mai ad essere presentato, come oggi
accade con opere letterarie a ridosso della festa da madonna du ritu, per intrattenere le famiglie oriunde che per
giunta dimorano a Bovalino. Platì ora è in provincia di Bovalino mentre fino
alla metà degli anni settanta del secolo passato era tutto il contrario. E
accade anche per chi scrive!
Il soggetto del documentario è di Umberto Zanotti Bianco a cui va
riconosciuto il merito. Egli ha stretto un legame particolare con le zone
interne della Calabria Ulteriore Prima, senza trascurare la Basilicata ed il
resto della terra calabra. Il suo interesse per quelle terre risale agli anni
che seguirono il disastroso terremoto del 1908 ed è andato avanti fino alla sua
scomparsa avvenuta poco dopo la presentazione del film.
Generalmente
si data l'inaugurazione dell'Asilo Comunale di Platì con l'arrivo in paese
delle Figlie della Divina Provvidenza e noi a questo ci conformiamo visto e
considerato il magistrale lavoro portato avanti dalle suore. Realmente però
l'asilo fu fondato nel 1956
dall'Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d'Italia. I
governanti in paese si avvicendavano, sia essi democristiani, commissari
prefettizi o comunisti. Il lavoro delle suore era per conto di Cristo, della
Madonna, dell'arcipreviti Minniti e
infine dello zio Ciccillo che lo passò allo zio Ernesto. Esse educavano i
bambini sino a prepararli alla prima comunione. Il ragazzo così formato poteva
continuare gli studi o prendere il treno alla stazione di Bovalino ed emigrare.
*
Nella scheda degli Archivi del Novecento è riportato solo Monasterace.
giovedì 26 marzo 2015
mercoledì 25 marzo 2015
Limite (reg. Mario Peixoto - 1931)
Massaro
Michele Marando, ha dichiarato in presenza di noi qui sotto scritti testimoni
d’aver venduto al Signor Don Giuseppe Gliozzi la sua pianta in contrada
Pagliarello limite Sig. Pasquale Zappia, e Massaro Rosario Marando per lo
prezzo fissato da due periti Massaro Pasquale Treccasi e Francesco Terminello
per docati trenta, di questi esso Marando si ha dichiarato pagato e soddisfatto
e si è obbligato ancora di passare l’istrumento ad ogni richiesta del
compratore.
Platì 20 Febbraio 1829
Arciprete
Francesco Oliva
Accolito
Antonio Giampaolo testimoni
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Once upon a time in Platì
martedì 24 marzo 2015
Fiore selvaggio (reg. Allan Dwan - 1947)
Da queste brune rocce che punteggiano il quieto Ionio,
da questa benefica solitudine, l'uomo saggio, questo perfetto selvaggio, può trarre, e portare con sé nel movimentato
fragore delle città, i principi di una sapienza nitida e autentica e
assolutamente terrena una incoraggiante
filosofia, che favorirà solari cattiverie, insieme ai rimpianti dell’addio.
Norman Douglas, Old Calabria.
lunedì 23 marzo 2015
Il colore dei soldi (reg. Martin Scorsese - 1986)
COMUNE DI PLATI’
Estratto dal Registro delle deliberazioni del Podestà = N. 5 = OGGETTO
= Liquidazione somma a favore del Sig. Luigi Gliozzi.
L’anno mille novecento ventinove (Settimo) addì due del mese di Marzo
in Platì e nel proprio gabinetto = Il Sig. Cav. Dott. Giuseppe Galatti Podestà
del Comune, nominato con R. Decreto Aprile 1928 anno VI°, in virtù del,la legge
4 Febbraio 1926, N. 237, assistito dal Segretario Comunale Sig. Portolesi
Francesco.
Tenuto presente il bilancio per l’esercizio 1925-1927, ove all’art. 104
v3nn3 preventivata la somma di L. 81000,00 estinzione debiti;
Considerato che fra i creditori del Comune per la somma suddetta venne
incluso il Sig. Luigi Gliozzi fu Francesco per L. 1992,38;
Visto il Decreto Ministeriale col quale viene approvato il suddetto
bilancio e viene mantenuta all’art. 104 la somma di L. 7009.15 per estinzione
di debiti e pertanto può benissimo essere liquidata la pendenza col Sig.
Gliozzi Luigi in lire 1992,38 in quanto la somma venne conservata nei residui
passivi 1925 al quale anno il debito si riferisce
Delibera
Liquidare il debito verso il
Sig. Luigi Gliozzi per spese sostenute per conto del Comune nel 1922 e 1923 in
lire 1992,38, emettendo relativo mandato di pagamento sull’art. 104 del
Bilancio 1925 (residui passivi all’uopo conservati).
Il presente verbale viene letto, confermato e sottoscritto = Il Podestà
= Firmato = Dott. G. Galatti
Il segretario = Firmato = Portolesi Francesco =
Certifico io sottoscritto Segretario che il presente verbale è stato
pubblicato ed affisso all’albo pretorio di questo Comune nel giorno 3 Marzo
1929 di festa, senza seguito di opposizioni. = Platì, 4 Marzo 1929 VII° = Il
Segretario = Firmato Portolesi Francesco = R. Prefettura di Reggio Calabria =
N. 10210 Div. 2° = Visto Si approva =
Reggio Calabria 20 Maggio 1929 VII° = Il Prefetto Firmato = Longo.
Per estratto conforme, rilasciato a richiesta del Sig. Gliozzi Luigi fu
Francesco di questo Comune.
Platì 11 Luglio 1929 Anno VII°
Il Segretario Comunale
Portolesi
Visto = Il Commissario Prefettizio
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domenica 22 marzo 2015
Da un paese lontano (reg. Krzysztof Zanussi - 1981)
Platì 26 Novembre
1932
Caro fratello commolto piacere dopo un lungo tempo aio ricevuto una tua
calicrafia considira che piacere aio avuto che mipare chi a venuta la tua
presenza dunque caro fratello rispondo subito la tua lettera che miave giunta
questa sera e sono contenta che gore buona salute unaltro tanto tiposso
assicurare danoi dunque caro fratello tu mi dice per il fatto della robbba tu
sai il patre cosa era ca sempre fudinamanera perche siave fatto lecarte pemme
face cosa vuole e quando io detto che nonvidono il consento mie como vende
sensadirti guarda quante fu ingrata questa donna che prima prima pemmo parte
siave vendiuti tutti quelli che aveva in casa a me non mia ave lasciato niuenti
nemmeno una spilla ricordati quante pene avemi patuto quando eramo con loro in
casa suane fino alla morti ave moruto con quella marvagità che non poteva vi
dere anessuno ora il core mio caro fratello se ti pare che tu che tu ne nai
tanto sibisogno perche mi trove accasa daffitto pago 20 lire al mesi e se
sbaglia uno mesi micacciano voleva se ti trovi …(?) ai bisogno tu mi poteva
lasciare queste quattro milalire perche aio una figlia a 24 anni elaio in casa
ccausa che non mi trovo pemme si faccio la casa se no nai tanto bisogno e mandi la procuta io sifaccio
la casa e sisposa dunque caro fratello se tu voi venire qui a Platì considira
che piacere possiamo richeve e viene più presto che sia possibile perche li
liei figlioli dinno che anno uno zio ca non lo sanno viene pure per una visita se voi videre mia figlia francesca guarda atua figlia francesca e sono
di una manera perche noi avemo il ritrato che ndilave dato don ernesto e parino
due sorelli nolaltro che dire riceve i saluti ti salunta mio figlio Antonio mio
figlio Vincenzo mia figlia Francesca e bacia le tuoi figli ti saluta mio figlio
Giuseppe ti salutino le miei due nuore insieme le bambini ti saluta mio sposo
ora ti saluto io e ti bacioo la mano per sempre me dico tua sorella Bettina
Gliozzi Add. P. R. V.
caro zio dopo 29 anni della mia nascita aio avuto una vostra lettera e
sono contenta della nuova notizia speriamo che ora in avanti ndimetteve
corrispondenza quello che avemo perduto
prima scrivemo appresso caro zio mia socira sempre vi mentova che andavivo
sembre insieme con mio sociro ora è morto e se vi lo ricordate era mastro
Domenico Antonio Lentini e io aio sposato a sua figlio non altro achedire vi
ricevete e saluti vi saluta mio figlio Antonio vi saluto io e vi chiero La
santa benedizione per sempre mi dico vostra nipoti Pangallo Antonio barbiere
piazza 24 maggio (questa e la mia
derizione) fatime sapere se col zio francesco se sete amice epuro nò mandatimi
la sua dirizia perche si voglio fare una lettera se si ricorda quelli paroli
che miave scritto quando mi trovava soldato mandate la fostra fatografia
insieme tutti di famiglia A. d. P. R. S.
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giovedì 19 marzo 2015
It's a gift (reg. Norma Z. McLeod - 1934)
Solo con l'arrivo in città il 19 marzo è diventato festa del papà. Al paese era, e vorrei che lo fosse ancora, la festa di San Giuseppe. Festa già ricordata in pubblicazioni precedenti. Nei registri della chiesa questo nome era popolare quanto Maria, Anna, Antonio e Francesco, questi i nomi più diffusi. Oggi lo ricordo assieme a tutti i Giuseppe che mi sono stati cari: la zia Pina, lo zio Pepè e lo zio Peppino. Lo spunto viene da Pino Fedele, mio cugino, che sebbene vive a Santa Eufemia è di origini platioti e in quei registri registrato. Sue sono queste freschissime foto scattate, davanti la casa di Platì, a me sconosciute.
mercoledì 18 marzo 2015
Rinunzia (reg. Carmine Gallone - 1913)
L’anno
milleottocentosettanta, il giorno sette Gennajo in Ardore
Innanzi
a noi Domenico Fortunio cancelliere della Pretura del Mandamento di Ardore, è
comparso un individuo che ha detto chiamarsi
Francesco
Gliozzi fu Domenico di anni ventisei sarto da Platì, ivi domiciliato, ed à
detto.
Signore
= Verso il milleottocentosessantuno cessava di vivere qui in Ardore il fu mio
Genitore Domenico Gliozzi; siccome non conviene ai miei interessi accettare la
eredità dello stesso così col presente atto formalmente ed espressamente rinuncio alla eredità col presetto mio
genitore, e ciò per ogni effetto di legge.
Data
lettura a voce chiara ed intellegibile vi ha persistito e si è sottoscritto =
firmato Gliozzi Francesco = Il Cancelliere Domenico Fortunio = Specifica centesimi
cinquantacinque di carta . Dritto lire una. Marca e repertorio centesimi
settantacinque - Tolate lire due e centesimi trenta - Numero quattro i quietanza - Fortunio
La
presente copia si rilascia a richiesta fatta dal rinunciatario Francesco
Gliozzi fu Domenico da Platì
Data in Ardore li dieci
Gennaro mille otto cento settanta
Il
Cancelliere
A Fortunio
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