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giovedì 26 settembre 2013

Il ladro di bambini (reg. Gianni Amelio - 1992)

Il Maestro
(Sinite parvulos)
Eccolo! – sopra i laghi rispecchianti
La cerula del cielo immensità.
O sopra i monti – ergentesi giganti.
Pieno di grazia e di soavità.
Dona al vento la chioma, e la pupilla,
Quella pupilla che di cielo sa.
Negli animi s’appunta e la favilla
Accende nelle menti, al core va.
Un dì – passando per la via deserta,
un esile fanciullo lo guardò
“Ave Rabbi! Gli disse. (Ed era aperta
L’anima sua di giglio sbocciò.)
Ave Rabbi! Gli disse e lo seguiva.
(Camminava allor solingo Gesù)
E dalle case allor quella giuliva
Eco si ripercorse: “Ave Gesù!”
Ave! Gridarono, a cor, tutti i bambini;
protendenti le braccia e i cuori pii
verso il biondo Maestro, che divini
dispensava sorrisi. Allor fu
che Cristo disse, di dolcezza pieno:
“Oh, lasciateli, voi, venire a me
I vostri figli, o madri, ed al mio seno
Troveranno ogni amor, speranza e fé”.

Sac. Ernesto Gliozzi sen.

martedì 24 settembre 2013

Myrtle and Rose - Lloyd Cole




Dio era tangibilmente presente nella campagna e il diavolo se ne era andato col bel mondo in città.
Thomas Hardy, Via dalla pazza folla

giovedì 19 settembre 2013

Corpo celeste pt. 4

Dal settimanale L’Azione Popolare

LUTTO POPOLARE

Platì – 9 –
 (Egli) L’altro ieri morì questo arciprete D. Saverio Oliva. Si oscurava, più che ottuagenario, tra le braccia dell’amato nipote Giacomo Tassoni- Oliva, ed assistito, nei conforti religiosi, da un giovane sacerdote che amava teneramente. Era buono; ma la sua bontà doveva essere straordinaria, doveva aver seminato grande messe di bene, se ieri raccoglieva una manifestazione plebiscitaria dietro la sua salma. Migliaia e migliaia di persone si stringevano intorno al feretro che se n’andava verso l’ultima dimora portati quasi in trionfo e sopra un mare di teste.
  Sfilavano le congregazioni dei Luigini del Rosario, dei Geraldini – seguiva un clero numeroso, una filata di corone, e la superba cassa ondeggiava sopra la calca riverente finché si arrivò, passando per tutte le vie del paese, sulla Piazza Maggiore della chiesa … della sua chiesa. Si fermò il corteo maestoso e mai visto; si fermò per un momento, ad ascoltare la parola calda di affetto del Sac. E. Gliozzi. Fu questi felice interprete dei sentimenti di tutti.
  Poi la massa irruppe nel tempio, si prosternò silenziosa, e le note patetiche dell’organo, gemente pace, risonarono intorno al morto che pareva che dormisse in mezzo ad una profusione d’incenso e di ceri accesi. Quando la funzione ebbe termine, salì sul pergamo il Can. Mons. Migliaccio e con sentimenti più che teneri, anche al nome del Vescovo, porse il saluto a l’estinto, tratteggiò la figura con pennellate da maestro e concluse che:
“ un bel morir tutta la vita onora “
  Indi la mesta processione si rimise in via verso il camposanto. Pareva che i morti di parecchie generazioni fossero sorti in piedi … tanta era la calca!
  Nessuno mancò.
  E la, sotto gli ulivi placidi, al cospetto di tutta la cittadinanza platiese l’Avv. Spagnolo da Bovalino, che si sentiva legato da vincoli di parentela a l’Arc. Oliva, ringraziò a nome della famiglia tutti, con la soddisfazione di constatare che un accompagnamento simile, difficilmente si ottiene e scarsamente si merita.

Al carissimo amico e collega G. Tasoni – Oliva, così duramente provato dal dolore, giungano le sincere condoglianze nostre.

n. d. v.

lunedì 16 settembre 2013

Love of the common people




Desiderò che essa conoscesse le sue impressioni ma avrebbe pensato a portare un profumo entro una rete più facilmente che non a tentare di trasferire le tangibilità del suo sentimento entro le grossolane maglie del linguaggio.
Thomas Hardy, Via dalla pazza folla



Queste sono le due versioni del brano che preferisco sulle altre.

giovedì 12 settembre 2013

Sow good seeds - Mavis Staples




Un contadino è una personalità nel campo; un contadino fa parte del campo; perde in un certo senso i suoi contorni imbevendosi dell’essere, dell’essenza di ciò che lo circonda, assimilandola.
Thomas Hardy, Tess dei d’Uberville

lunedì 9 settembre 2013

Fratello, dove sei? ( reg Ethan e Joel Coen - 2000)

Gianni alla sinistra dello zio Peppino
Come in un film di John Ford.
La cassa è adagiata per mezzo delle corde nella terra, sabbiosa, che scopre apertamente la sua origine marina, scavata abilmente da Salvatore. Lui stesso mi invita ad essere il primo.
Circondato dalla commozione dei presenti, con le mani unite prendo la terra, umida, appartiene all’ultimo strato portato alla luce, ed inizio a cospargerla sulla bara.
Il mare non ritornerà su quella collina; il lavoro, ora, è affidato alla pioggia ed al sole.
Gianni è di nuovo nel grembo materno: la Terra.

un fotogramma da Sfida infernale ( My darling Clementine) di John Ford

lunedì 2 settembre 2013

Born in the 50's - The Police

Gianni alla sinistra della zia Amalia


   Prima della sua nascita il nome scelto da papà era stato Rocco. Venendo al mondo il giorno di San Giovanni Battista vinse la mamma col suo solito riservato silenzio: fu battezzato Giovanni Rocco.
   Il lato Rocco non fu mai utilizzato se non negli estratti di nascita e nelle registrazioni dei documenti ufficiali dello Stato come della Chiesa.
   Nacque quindici mesi dopo di me. Lo anticipai nel marzo dell’anno precedente, born in the 50’s come cantavano i Police di Outlandos D’Amour.
   Fino al compimento della maturità fummo inseparabili come due gemelli, in chiesa ed al cinema: lui scese nella piazza San Vincenzo, io presi il viale San Martino che portava al cineforum Don Orione.
   Chi ha avuto in sorte un fratello di poco più piccolo mi può capire: Gianni mi seguiva dappertutto. Un fratello di poco minore è sempre accosto, non esiste rivalità se non affiatamento e complicità.
   La nostra camera per dormire, a Platì, era affiancata a quella di papà e mamma. Era dipinta in calce con colori pastello.  



    Lui dormiva nella culla con il materasso di lana, io nel letto con le tavole ed il materasso era riempito di foglie secche di paniculu  che poi è il granturco. La mamma ogni mattina lo rimestava introducendo la mano destra nelle fessure poste nella parte superiore.
   Nelle mattinate invernali della nostra infanzia, dopo svegli, ancora sotto le calde coperte, ci figuravamo, giocando, che i nostri letti fossero delle navicelle spaziali in viaggio verso la luna.
    Il gioco è stato scansato dalla vita, lui è partito per sempre, fatalmente per primo.


     

giovedì 22 agosto 2013

Addio fratello crudele ( reg. Giuseppe Patroni Griffi - 1971 )

Mittiga Giovanni Rocco
Platì 24/06/1956 - Messina 13/08/2013


Gianni alla destra di papà

Ma se i morti infinitamente dovessero mai destare un
simbolo in noi,
vedi che forse indicherebbero i penduli amenti
dei nocciòli spogli, oppure
la pioggia che cade su terra scura a primavera.

Rainer Maria Rilke Elegie DuinesiDecima Elegia

Sms inviatami da Layla

La Bwv 106, Actus Tragicus, di Johan Sebastian Bach ricalca assai bene il momento della separazione dal fratello più vicino


mercoledì 22 maggio 2013

Era il tempo delle more - Mino Reitano


Una vita più umana e soddisfacente per più persone, una democrazia autogestita più ampia e autentica e un’auspicata liberazione dalla sciocca e perniciosa educazione degli adulti fornita dai produttori di massa dei beni di consumo attraverso lo strumento della pubblicità.
Aldous Huxley  cit. da E. F. Schumacher in Piccolo è bello


e per chi sta in Spagna, Antonella è per te