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martedì 10 dicembre 2024

Spiaggia libera [Marino Girolami, 1965]


PER LO SVILUPPO TURISTICO
Spiagge da valorizzare
sulle coste dello Jonio
Superato il Capo Spartivento fino a Bianconovo il
mare punteggiato dagli scogli diventa Incantevole



Platì, 22 agosto
Superato il capo Spartivento, fino a Bianconovo, il mare Ionio diventa incantevole. Dopo, riprende il suo aspetto piatto e monotono: un mare senza scogli, è infatti come una ragazza senza «sex-appeal».
Sono proprio gli scogli a punteggiare di una bellezza fuoriserie le spiagge di Ferruzzano e di Brancaleone, (per non citarne che le principali).
Ma il viaggiatore che ammira dai finestrini di qualche pittoresco treno a vapore, non sospetta neppure, nella maggioranza dei casi, che sotto il soffitto azzurro di quel mare si cela un mondo nuovo e completamente diverso dal nostro: il mondo dei pesci e dei ricci, delle cozze e delle patelle che ben conoscono i cultori del diffusissimo «Hobby» della caccia subacquea. È sommamente bello scendere in quel mondo nuovo tra lo stupore dei pesci che vi girano intorno e vi guardano da ogni lato con gli occhietti idioti. I fenici non provarono la stessa ebbrezza, quando navigarono per la prima volta.
Da Ferruzzano a Brancaleone, ed un poco oltre, è il luogo ideale per i cacciatori subacquei, che vi accorrono a frotte da ogni parte dei paesi jonici.
Ma quello di cui si nota la mancanza, nelle dette località è un minimo di organizzazione turistica. Non vi esiste nessuno stabilimento balenare destinato a porgere ai bagnanti i comforts che conciliano la vita da campeggio con la vita normale di tutti t giorni. Abbiamo visitato le due spiagge di Ferruzzano e di Brancaleone: nella prima, l'iniziativa privata, crea ogni anno il lido più caratteristico d'Europa: decine e decine di capanne di rami e di oleandri intrecciati in stile hawaiano, sono costruite dagli abitanti del piccolo centro, che sorge a molta distanza dalla spiaggia. Per tutta l'estate, le famiglie abitano in quella specie di tucul senza luce elettrica né acqua corrente, e agli ultimi di settembre le capannine restano abbandonate sul lido, fino ad andare in lento disfacimento.
A Brancaleone, invece, manca pure questo: quella che potrebbe essere una spiaggia tra le più belle d'Italia, resta invece una delle più comuni.
Di caratteristico presenta la divisione in caste dei bagnanti! Sul tratto più orientale, si annidano (e il termine esatto) i cittadini della vicina Bruzzano, che vengono al mare in autobus; poi, di seguito, per nette categorie, le famiglie della piccola borghesia cittadina, che insieme alle pochissime famiglie di turisti, hanno il monopolio dello « scoglio lungo» cosiddetto: le famiglie della media borghesia, che risiedono stabilmente nel tratto detto della stazione ferroviaria, e hanno il monopolio del cosiddetto « cogito sacro », e infine, di seguito, nel tratto più occidentale, la gente del popolo.
Chi non ci credesse, può andare a verificare.
Comunque, se qualcuno pensasse a costruire un piccolo stabilimento balenare, con relative piste di ballo, tutti quei bagnanti ora disseminati ostilmente su circa un chilometro di lido, sarebbero riuniti e si troverebbero meglio. Inoltre, vi sarebbe un più numeroso flusso di turisti.
Cosa ne pensa l’E.P.T., di valorizzare al turismo queste incantevoli località?
MICHELE FERA
GAZZETTA DEL SUD, 23 agosto 1957

In apertura la spiaggia ed i caratteristici scogli presso Capo Bruzzano (Zephyrion Akryterion) dove approdarono nel 6° secolo A.C. i coloni locresi provenienti dalla Grecia.
Di seguito una cover di un brano, Un Altro Mare (1969), del Maestro Morricone, quando dava il meglio di se stesso.