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giovedì 8 settembre 2022

Sete [di Ingmar Bergman - 1949]



UN PAESE COMPLETAMENTE ABBANDONATO
A Senoli di Platì mancano tutti i “comforts” moderni
La popolazione vive in uno stato di miseria –
Difettano acqua, strade, luce, servizi sanitari e igienici
 
Natile Nuovo, 25 luglio
Senoli, frazione di Platì, consta di circa 200 abitanti, pari, ad un numero di quasi 30 famiglie, in gran parte dedite all'agricoltura ed alla pastorizia, che non sanno se considerarsi cittadini italiani, esseri appartenenti ad una Patria comune poiché vivono in condizioni primitive e pietose, in uno stato di vita sacrificata e difficile resa tale dalla mancata risoluzione dei principali e più urgenti problemi che attanagliano la loro esistenza ponendola al difuori dei limiti del mondo e del vivere civile.
A Senoli manca tutto: acqua, strada, luce elettrica, scuole, servizio sanitario, servizio postale, un problema più urgente dell'altro, necessità, sentite e che sono di complemento alla vita.
L’acqua, in primo luogo, costituisce la principale esigenza. Ci è ancora presente il triste spettacolo cui abbiamo assistito: abbiamo visto cittadini senolesi attingere il prezioso liquido a pozzi, ruscelli e sorgenti inquinati, ricettacolo d'ogni sorta di microbi, d'aver noi stessi, costretti dall'arsura, bevuto acqua di calce e di gesso a spontanee sorgenti, non senza una mossa di disgusto per l’assoluta impotabilità, di quell'acqua, dovuta soprattutto alla mancanza di iodio in essa. L’essere stati costretti in passato e l’essere ancora costretti a deporre le labbra arse dalla calura estiva su un liquido assolutamente impotabile, è ben ricordato nella mente degli abitanti di Senoli perché fra essi si sono avuti moltissimi casi di tifo, paratifo ed altre gravissime malattie che hanno arcor più intristito l’esistenza di questi laboriosi contadini.
Perché continuare a sottoporre quella popolazione al supplizio di Tantalo, quando a circa 200 metri dal loro abitato, scorre fresca, limpida e cristallina nelle tubazioni dell’acquedotto consorziale Natile-Ardore il prezioso liquido che si potrebbe facilmente deviare per Senoli?
Il Sindaco di Platì si era in merito fattivamente interessato ma la sua proposta è crollata dinanzi al «ferreo non possumus» dei dirigenti dell’acquedotto consorziale medesimo e non venne accolta dai Sindaci dei centri consorziati. Manca una strada rotabile che possa rendere più agevoli le comunicazioni necessarie con Platì, favorendo così l'allacciamento della Frazione alla SS. 112 e con essa al mondo civile. È stata, è vero, costruita una stradetta mulattiera per congiungere Senoli alla Statale 112, ma essa non ha affatto risolto il problema, oltre a non essere stata completata.
Non esiste la luce elettrica, ma funzionano, ancora, in pieno secolo ventesimo, le lucerne ad olio ed i lumi a petrolio. Manca un plesso scolastico, sia pure in misura ridotta, che possa ospitare insegnanti ed alunni costretti gli uni svolgere, gli altri ad accogliere la missione educativa in umide stamberghe. in ambienti malsani ed antigienici privi d'aria o di luce.
Manca assolutamente anche il servizio sanitario e gli ammalati, con la neve o il solleone o la pioggia dirotta che ingrossa i burroni separanti la Frazione, ed attraverso impervi sentieri, devono essere trasportati su improvvisate barelle nei paesi più vicini per la necessaria assistenza medica. E quando si verificano casi gravi di malattie, allora il calvario, diviene più doloroso...
Manca il servizio postale e gli abitanti di Senoli, per l'inoltro ed il ritiro delle loro corrispondenze e per tutte le operazioni effettuabili presso gli Uffici Postali, devono portarsi altrove, percorrendo chilometri di strada malagevole. E questo problema, a nostro modesto avviso, e come anche fattoci presente dai Senolesi, si potrebbe risolvere subito disponendo che il servizio di portalettere, recentemente istituito a Natile Nuovo, venisse esteso anche per Senoli, nel senso cioè che il portalettere di Natile effettuasse giornalmente in quella località la distribuzione delle corrispondenze in arrivo di pertinenza di quegli abitanti, prelevando inoltre quelle in partenza per la raccolta delle quali si renderebbe, di conseguenza, necessaria l’installazione a Senoli di una cassetta d'impostazione.
Questo, purtroppo, il desolante quadro di squallore che si è offerto ai nostri occhi, un quadro ognora presente nella mente dei cittadini di Senoli, una dolorosa realtà viva palpitante che turba i loro sonni e la loro quotidiana esistenza, ponendola nelle condizioni di inferiorità rispetto al più sperduto villaggio delle più lontane plaghe dell'infinito. Eppure, ciò nonostante, Senoli è sempre tenuto ben presente quando si è trattato o si tratti di sfruttamento elettoralistico da parte di tutti gli Onorevoli «papaveri» che al tempo delle votazioni promettono mari e monti che poi vagamente sfumano nell'eterno fluire del tempo... Passa il Santo e... passa la festa...!  Inoltre Senoli paga profumatamente le tasse ed in tutti gli eventi bellici, ha dato alla Patria in armi i suoi figli migliori.
Forse e senza forse Senoli è il più sperduto piccolo centro d'Italia, nel quale non vi esista neppure l’ombra dei principali comforts, presenti in ogni paese civile.  
Lasciamo Senoli all’imbrunire, presi anche noi dallo sconforto aleggia su quella gente. E non potremmo chiudere il presente servizio senza rievocare la figura di una madre che alla nostra partenza ci avvicinò e con il volto su cui si leggeva il pallore della miseria, mostrandoci i cinque figlioletti attaccati alla sua gonnella, ci disse «scriva che i nostri figli hanno bisogno di mangiare, i nostri uomini di lavorare e noi donne a non sentire il quotidiano tormento di una dolorosa situazione alla base della quale s'intrecciano i motivi logici ed umani della nostra vita, della nostra vita di cittadini d'Italia che abbiamo il diritto di chiedere ed essere esauditi».
FRANCO CALLIPARI
GAZZETTA DEL SUD 26 luglio 1957

Un'istanza al Prefetto per la situazione di Senoli

 (F. C.) – Conseguentemente al nostro servizio sulla dolorosa situazione di Senoli, la piccola frazione di Platì, da parte dei cittadini senolesi è stata in proposito presentata una motivata istanza al Capo della Provincia, sottoscritta da tutti i nuclei familiari residenti in quell'assolato borgo. Ripetiamo il pressante appello d'intervenire, nella speranza che i voti degli abitanti di Senoli vengano sollecitamente esauditi.

La mancanza idrica in quel di Senoli è denunciata ancora oggi. I senolesi continuano a pagare le tasse senza acqua alla gola.

Francesco Callipari è stato corrispondente dai primi anni dell'edizione reggina della Gazzetta del Sud sino agli anni ottanta del secolo passato, altre sue corrispondenze sono apparse qui:
https://iloveplati.blogspot.com/2017/03/silenziosa-minaccia-reg-christian-jaque.html
https://iloveplati.blogspot.com/2017/05/acque-del-sud-1985minacce-senza-fine.html
https://iloveplati.blogspot.com/2020/03/unanguilla-da-300-milioni-dal-ciancio.html


La foto d'apertura con un restyling photoshoppiano girava, gira?, nella rete.
 



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