Questa storia non ha come oggetto la lotta tra la legge e un’organizzazione illegale, ma unicamente il conflitto che ha luogo nel cuore degli individui allorché ne vengono improvvisamente coinvolti. Carol Reed, Odd Man Out (Il fuggiasco), 1947
È tempo di demitizzare
un’era e costruire un nuovo mito. James
Ellroy
La crescita letteraria
di Michele Papalia va al passo con quella della famiglia. Per la seconda volta
la pubblicazione di un suo nuovo libro è allietata da una nuova genitura. La
citazione del “black dalia” Ellroy si adatta bene al suo recente lavoro dato
per le stampe della reggina “Città del sole”. Da Caci il brigante egli continua a scandagliare il cuore di Platì, il documentario diventa novel (termine americano per romanzo): Sull'onore nostro.
E qui “bisogna avere
pazienza, collegare l’ascendenza dichiarata alle influenze latenti, leggere tra
le righe e decifrare i rimandi” (rimando rubato).
Michele Papalia sta
a Platì come Leonardo Sciascia sta alla Sicilia.
Citazioni e rimandi
a parte viene da chiedersi chi tra gli intellettuali calabresi del passato
sarebbe stato in grado di intuire la portata di Sull’onore nostro; l’unico che rimane sul setaccio è Umberto
Zanotti Bianco e tra i platiesi Pasqualino Perri a vent’anni dalla sua
scomparsa. Altresì Michele, in chiusura confida nella buona fede del lettore e
chi lo leggerà potrà contare sulla buona fede. Già dalla copertina,
le copertine dei libri oggi gli editori, e per loro i grafici, le pensano come
delle donnine facili ad attirare gli sguardi degli adulti come degli
adolescenti. Questa volta, a parte la leggera veste che richiama le tele del
Mondrian, è stata una volontà dell’autore stesso che l’ha pensata come una
porta da attraversare e condurre nella lettura. È un’immagine – appartiene al
platiese Ciccio”i Santa” Barbaro – nostalgica perché quella scenografia non
esiste più, rimaneggiata per i nuovi abitanti di Platì che ora si contano tra
loro, almeno quelli del centro storico.
All’interno ci
ritroviamo nell’Inferno già descritto da un altro Papalia, Vincenzo* “istorosofo”,
anch’esso aggiornato sui nuovi tempi, ma non di molto. Il coraggio che non
difettò nell'istorosofo non difetta di meno in Michele.
E qui mi fermo per
non annoiarvi con la pedanteria di citazioni che potrebbero fuorviarvi dalla
vostra valutazione.
*Vincenzo Papalia, Istorosofia di lividure eteroclite, 1896
Michele Papalia, Sull'onore nostro, Città del sole Edizioni, 2020
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