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mercoledì 7 marzo 2018

Il prezzo della giustizia 2



  L’anno milleottocento settanta nove del giorno ventitre Aprile in Platì.
Ad istanza di Mastro Francesco Mittiga di Rocco di condizione calzolaio domiciliato e residente in Platì, Mandamento di Ardore, e per gli effetti della presenta procedura eligge la sua dimora nella propria casa di abitazione in Contrada Capicanali.
Io Zappia Filippo usciere comunale addetto all’ufficio della Conciliazione del Comune di Platì ove domicilio e dimoro. In virtù di sentenza contumaciale emessa dal Signor Conciliatore di Platì in data sette Settembre mille ottocento settantasei estratta in forma esecutiva il giorno quattordici Settembre mille ottocento settantasette. Contro. Antonio Ciampa fu Vincenzo di condizione muratore domiciliato e residente in Platì. Detta sentenza venne debitamente notificata e precettata pel ministero di me medesimo in data otto Novembre Settembre mille ottocento settantasette colla spesa di centesimi sessantacinque. Con detta sentenza esso ripetuto Ciampa venne condannato a pagare prontamente allo attore Mittiga la somma di lire venti, e le spese del giudizio = In virtù del sopra cennato titolo, e per la somma di lire venti più lire due, e centesimi sessanta cinque per spese giudiziarie, più centesimi sessantacinque per notifica e precetto del otto Novembre Settembre mille ottocento settantasette, più centesimi settantacinque del precetto di pari data che in una sono lire venti quattro e centesimi cinque; per quale somma io sopradetto usciere ho pignorato e messo nelle mani della giustizia le robe tutte che si trovano nelle mani del sarto Francesco Miceli fu Domenico domiciliato e residente in Platì, di pertinenza di Antonio Ciampa fu Vincenzo debitore pignorato consistente in pantalone o calze, giube o gilé, nonché roba per fodera di essi abiti, ingiungendo  ad esso Miceli che qualora annovera nelle sue mane gli oggetti pignorati sopra accennate senza ordine della giustizia pagherà di proprio le somme tutte che lo spettante Mittiga avanza dallo Ciampa = Detta sentenza venne oggi medesimo e pria di questo atto ripetuto il precetto di pagamento ad esso Antonio Ciampa colla diffida di pagare immediatamente alla consegna di esso le somme tutte contenute nel titolo sopradetto le spese fatte; e che contro venendo si procedeva al pignoramento; e ciò in virtù di Decreto emesso dal Signor Conciliatore del Comune di Platì in data di oggi stesso dietro ricorso avanzato dal creditore istante in data di oggi  = Nel contempo e sulla medesima istanza di esso Francesco Mittiga di Rocco di condizione e domicilio come sopra io Zappia Filippo usciere comunale domiciliato come sopra ho citato il debitore pignorato Antonio Ciampa fu Vincenzo di condizione e domiciliato come sopra; nonché Francesco Miceli fu Domenico domiciliato anche come sopra, possessore dei mobili di pertinenza dello Ciampa; affinché il giorno due Maggio alle ore otto a. m. con continuazione al bisogno comparissero innanzi al Signor  Pretore Mandamentale di Ardore nel solito locale delle sue ordinarie udienze onde esso Ciampa  credendolo di suo interesse assistesse alla dichiarazione che farà il Miceli; e questi dichiari i mobili che si trovano nelle sue mani di pertinenza dello Ciampa = Avvertendo esso Miceli che non comparendo nel luogo, giorno ed ora sopra stabilite a far la dichiarazione sarà condannato a pagare al Mittiga quanto avanza dallo Ciampa.
Copie separate del presente atto da me fatte scritte ho portato e lasciato nel domicilio di esso Ciampa e Miceli e questa per esso Ciampa consegnandola in mano di lui stesso
                L’Usciere Comunale
                      Zappia Filippo


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