Il sacerdote ERNESTO GLIOZZI, nato a Platì
(RC) da Francesco Gliozzi e Rosa Fera nel 1883, compì gli studi umanistici e
teologici nel Seminario di Gerace al tempo del Vescovo Mangeruva ed ebbe come
insegnante, fra gli altri il celebre latinista Francesco Sofia Alessio da
Taurianova (RC), e come compagno di studi lo scrittore Francesco Perri da
Careri ( RC ); fu ordinato sacerdote nel
1906. Svolse molti anni di attività sacerdotale a Platì, dove fu Padre
Spirituale della Congrega del SS. Rosario e fondò, come appendice della
medesima, il gruppo dei Luigini, per i ragazzi dagli otto ai sedici anni. Fu
nominato arciprete di Casignana (RC) nel 1926 e vi rimase fino alla morte,
avvenuta a Platì nel 1948.
Poeta di stile Carducciano, pubblicò varie composizioni poetiche sul
giornaletto parrocchiale "L' amico dei piccoli", curato dal pio
sacerdote Antonio Toscano di Roccella Jonica ( RC ), sul settimanale della
Domenica "La scintilla" pubblicato a Matera, su "La
discussione" di Napoli; pubblicò inoltre un volumetto di sonetti dal
titolo "LE SACRE VETTE", dove celebra
i più noti avvenimenti religiosi dell'
Antico e del Nuovo
Testamento, svoltisi sulle cime di monti, come l' Ararat, il Moria, l'
Oreb, il Tabor, il Golgota, per finire col Monte Grappa, teatro di sanguinose
battaglie durante la prima guerra mondiale, dove era venerata dai fanti
italiani (per i quali egli tanto si interessò, tenendo la corrispondenza tra
essi e i loro familiari di Platì) una statuetta
della Vergine Maria, con l' Aspromonte
( statua del Redentore sulla cima del Montalto ) e con
un' Ode sulla leggenda di Polsi.
Scrisse altre operette rimaste inedite: "Parole piane - predichette
per i miei Luigini", un' "Ora di adorazione davanti al Sacramento ai
piedi di Maria","Thalita" poemetto sul miracolo operato da Gesù
in favore della figlia di Giairo
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