Per fortuna galantuomini, nobili d’animo, che non svelano emozioni, ma
soprattutto chiari nelle idee, creatori del proprio lavoro, esistono ancora;
venuti alla luce sulle rive di un mare e dentro una terra che ha visto di
tutto: dal fiore della ginestra che spunta su di un ramo rigido che qualsiasi
vento lambisce senza piegare, al sangue raggrumato di eroi macchiati di colpe
sorte altrove. Una rivista dapprima e quindi una giovane casa editrice
calabrese hanno creduto in un absolut beginners scrittore di Platì. La Calabria si prende
cura della Calabria. Tutto questo è la
sintesi di un istante particolare dovuto all’incontro scontro per l’edizione di
un libro che va controcorrente. Nella sala che fu Cinema Loreto di Platì si sono avvicinati studiosi divisi tra chi
pensa la storia in modo realista e chi in modo romantico, tra chi la vede al modo
di Gaetano Cingari, chi alla maniera di Luigi Guarnieri. Essi stanno
ripercorrendo le tappe di un cammino secolare per scriverle, riscriverle e consegnarle
a quanti a loro volta le rovesceranno con gli occhi di un passato futuro.
Accanto a loro un pubblico particolare: platioti di dentro e di fuori,
composti, silenti, ascoltano commossi; ripongono dentro se stessi il frutto di
quell’istante, il cui seme, se non oggi, sparso in avvenire alimenterà altre
generazioni, ignare che tutto questo è accaduto domenica 12 giugno 2016 alle ore
17 e 30, nel luogo che ha coniato i sogni fanciulleschi di molti lì convenuti.
Michele Papalia, Caci il brigante, Leonida edizioni, 2016
Grazie Gino, sintetizzi sempre al meglio i messaggi dei nostri eventi.
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