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mercoledì 29 febbraio 2012

Il concorso - atto secondo - allegati









Caro Ciccillo,
Mi piace che stai facendo il mese mariano in modo splendido -  a dispetto di tutti: L’interessante è che non abbiate a scoraggiarvi, e cadere ammalati. In quanto al resto, si sperano cose migliori, ché l’avvenire è vostro.
La politica adottata, sino ad oggi dai nostri è aiutati che Dio t’aiuta!, e nel momento del bisogno si squagliano. Prendiamo nota. Le candele costano più delle dieci lire e non te ne posso mandare che un chilo. Io sto … come posso.
Vi abbraccio
                    Aff. Zio
                            Ernesto

Caro Ernesto,
Avrei voluto che anche tu mi scrivessi, Quando mi disse la zia che quella sera soffrivi ne ebbi gran pena e ancora ti considero. Non voglio che te l’abbia a prendere molto sul serio. La buffonata scese dall’alto e voi due restate gli stessi, anzi più alti – perché l’avvenire è vostro. Io fascisticamente me ne frego.
Ieri ho fatto intervenire pelle dal medico Polito. Pare che egli abbia veramente perorato la vostra causa; ripete che non tutto il male viene per nuocere, che oggi riprenderà la arringa. E che – dopo tutto a Locri c’è un bel posto.  Forse di coadiutore Audino? Volesse il cielo!
Il campo in questo caso, si presenta molto vasto e fruttifero. E il Comm. Mittiga l’avete visto? Ecco le notizie e le speranze che volevo sentire
Mi diceva il medico quale commissione mai si è presentata dal ve… chi è il nostro portavoce e se il Pref. e il Fed. Si siano davvero interessati. In queste domande vedo un po’ di scetticismo verso i nostri Amici(?) Migliaccio dignitosamente si mantiene neutrale. E’ vero? Vi disse della mia lettera? Voglio vedere che mi saprà consigliare. So, in fine, che sino ad oggi la bolla non è stata rilasciata. Se ti avviene di avere notizie “meno catastrofiche”, ti prego di comunicarmele.
Fai coraggio alla mamma e  alle sorelle. Papà deve mettersi i nervi a posto e che non compromettervi.
Sono sicuro che non siete bambini.
Ti abbraccio caramente insieme al resto della famiglia.
  4 – 5 - 1940
         Tuo aff. Zio
Ernesto

Carissimi
Mi comunica il Cancelliere che l’approvazione l’abbiano avuta ognuno – ma che M. ha superato tutti.
Sta al Vescovo di avvalersi delle sue facoltà e decidere …
Suppongo che l’apatia abbia padroneggiato i nostri Amici, mentre i nemici sono stati più sagaci: è il momento di fare agire Migliaccio, Pelle e la Commissione. Abbracci a tutti
                                                                                                                                    E_______


Carissimo Ernesto,

ò saputo ch’eri andato a S. Giovanni; ma, non sei riuscito a fare che Minniti non si presentasse al Concorso. Da ciò dovrei capire che fu il vescovo a dirgli che si presentasse e che aveva intenzione di farlo arc. di Platì.
                Stando così le cose non dovevate presentarvi voi altri, avevate più ragioni a poter rimproverare al vescovo questo suo modo di agire. Il cancelliere che fa tanto l’amico collo zio non doveva avvisarlo?
  Fa l’amico per tornaconto e niente altro. Vi fu comunicato l’esito del concorso? Approvati tutti. Volendo preferire l’anzianità non c’era lo zio? Stai allegro non preoccuparti. Ricordi che ti dicevo che con questo Vescovo c’è d’aspettarsi ogni improvvisata? Può darsi che ti capiterà appresso molto meglio. Affettuosi abbracci aff. Can. Antonio Gratteri
P.S. Di questi miei giudizi non dire niente a nessuno. Parleremo a voce

Careri  6 – 5 -1940

Carissimo Ernesto,

Eccovi l’indirizzo richiestomi:
Studente Licciardello Giuseppe
Via Carbonari N. 1
Catanzaro

Ho saputo, se la notizia risponde a verità, che Minniti prenderà possesso il giorno di Pentecoste, cercate di mantenervi calmi, e raccomandare anche alla popolazione la calma, perché ogni dimostrazione ostile vi potrebbe pregiudicare.
Cordiali saluti
Aff
Sac: Oliva Francesco

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