Oggi anche se lontana, si chiude per me un'altra storia, un altro legame reciso...per sempre: Gianni e la sua famiglia stasera dormiranno per l'ultima notte nella casa di piazza San Vincenzo, domani andranno in una casa più comoda e confortevole AUGURI. Ero in collegio quando da Platì siamo andati a Messina, ricordo che quella notte c'era una bufera e io temevo per i miei che il camion con cui la vita si trasferiva oltre lo Stretto precipitasse da uno di quei dirupi che guardano il mare minaccioso tipo Bruzzano o Ferruzzano. La casa di piazza san Vincenzo è stata per me il luogo dove mi sono emancipata, l'Università, il Partito, ma anche quella della nonna e di Peppe quella dove eravamo tutti, ora si chiude materialmente , per diventare un ricordo, non più le pareti, la piazza, lo squarcio di mare ma tutto diventerà nebbioso, questa porta che si chiude è un altro tassello di quello che sta dietro, non ho nostalgia solo la consapevolezza che ancora una volta si deve continuare a costruire
il ricordo non deve diventare rimpianto. solo così si può continuare a costruire. che sia casa o che sia vita, voltare pagina deve essere un gesto deciso, anche se sofferto, ed è bellissimo accorgersi di essere, per questo, più forti e più ricchi! solo cose belle a gianni e rita!!!!!
(ragazzi, dall' "alto" dei miei OTTO traslochi posso dispensare sorrisi e gioia a piene mani!)
Oggi anche se lontana, si chiude per me un'altra storia, un altro legame reciso...per sempre: Gianni e la sua famiglia stasera dormiranno per l'ultima notte nella casa di piazza San Vincenzo, domani andranno in una casa più comoda e confortevole AUGURI.
RispondiEliminaEro in collegio quando da Platì siamo andati a Messina, ricordo che quella notte c'era una bufera e io temevo per i miei che il camion con cui la vita si trasferiva oltre lo Stretto precipitasse da uno di quei dirupi che guardano il mare minaccioso tipo Bruzzano o Ferruzzano.
La casa di piazza san Vincenzo è stata per me il luogo dove mi sono emancipata, l'Università, il Partito, ma anche quella della nonna e di Peppe quella dove eravamo tutti, ora si chiude materialmente , per diventare un ricordo, non più le pareti, la piazza, lo squarcio di mare ma tutto diventerà nebbioso, questa porta che si chiude è un altro tassello di quello che sta dietro, non ho nostalgia solo la consapevolezza che ancora una volta si deve continuare a costruire
il ricordo non deve diventare rimpianto. solo così si può continuare a costruire. che sia casa o che sia vita, voltare pagina deve essere un gesto deciso, anche se sofferto, ed è bellissimo accorgersi di essere, per questo, più forti e più ricchi!
RispondiEliminasolo cose belle a gianni e rita!!!!!
(ragazzi, dall' "alto" dei miei OTTO traslochi posso dispensare sorrisi e gioia a piene mani!)