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martedì 9 agosto 2011

I giorni della vita (reg. . C. Potter - 1948)

Nonno Rosario con papà

I giorni passati ricoprono a poco a poco quelli che li hanno preceduti e, a loro volta, sono sepolti sotto quelli che li seguono. Ma ogni giorno del passato è rimasto depositato in noi come un'immensa biblioteca in cui tra libri antichissimi, ci sia un esemplare che nessuno andrà a richiedere. Pertanto, se quel remoto giorno, attraversando la lucida trasparenza delle epoche successive, risale alla superficie e si estende in noi avvolgendoci interamente allora per un momento i nomi riprendono il loro antico significato, gli esseri il loro antico volto, noi la nostra anima di allora, e avvertiamo, con una sofferenza vaga, ma divenuta sopportabile e che non durerà, i problemi divenuti da tempo insolubili che ci angosciavano tanto allora. Il nostro io è costituito dalla sovrapposizione dei nostri stati d'animo successivi, ma questa sovrapposizione non è immutabile come la stratificazione di una montagna. Continui sommovimenti fanno affiorare alla superficie strati più antichi.
Marcel Proust, op. cit.


1 commento:

  1. nemmeno la stratificazione di una montagna è immutabile. ma non ho tempo per riflettere oltre. mi lascio attraversare da eventi apparentemente insopportabili che lasceranno la loro traccia fuori da me. purtroppo. o, forse, per fortuna...

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