Una precisa valutazione politica della situazione attuale del Mezzogiorno d'Italia, sorta da una vigile esplorazione delle tappe storiche del nostro sud, permette a Pasquale Perri in Scuola e Mezzogiorno, di analizzare il problema del rapporto scuola-società, inquadrandolo in un più fertile campo di prospettive e soluzioni concrete. Perri riconosce che l'attuale evoluzione delle strutture scolastiche e il superamento della tradizionale distinzione tra scuola umanistica e tecnica, sono le premesse per una adeguata soluzione politica; ritiene tuttavia che tali provvedimenti suonano come insistenti campanelli d'all’arme perché vi avverte il delinearsi di nuove discutibili forme della programmazione neocapitalista.
Quale protagonista e testimone di una vicenda economicamente drammatica e socialmente angusta, ecco Perri appellarsi al carattere fondamentale delle direttive della scuola moderna: operare su tutto il corpo sociale. Ma il fine preciso di porre tutti i cittadini nella condizione di affrontare i problemi della vita individuale e associata, trova nel Sud la secolare opposizione di reminiscenze storiche tuttora condizionanti ogni sforzo; da qui, per la scelta delle soluzioni, la base storica dell’indagine del Perri. «Se prima dell’unità mano allo strapotere clericale, che incoraggiato dalle autorità esercita il suo dominio indiscusso, il nuovo Regno d’Italia non prenderà certamente adeguati provvedimenti alla questione meridionale».
Oggi il problema della scuola si pone in maniera ancora più pressante, allorquando alla trasformazione sociale ed economica basata sull'industrializzazione, costringe le zone meridionali ad un rivolgimento completo effettuato a tappe forzate. «Il problema dell’adeguamento, va inoltre collocato in una prospettiva anticapitalista, per non ritrovare il popolo meridionale rigettato in un sistema che è, l'erede del sistema feudale nei termini moderni di sfruttamento sistematico e alienazione» M. S.
PASQUALE PERRI: «Scuola e Mezzogiorno», pref. di Franco Gaeta, ediz. Quale cultura, pagg. 246, l. 1.500
Avanti!, 7 – 11 - 1971
NOTA - Nella foto d'apertura Pasqualino Perri alla premiazione napoletana con lo zio Mimì (1909-1999), acclamato sarto romano, e la moglie, Anna Pitone, locrese (1931-2008).
L'articolo sopra riportato è forse a tutt'oggi il più vicino alle idee dell'autore di «Scuola e Mezzogiorno». Qui conviene ancora ribadire che libro ed autore sono sconosciuti al 90% dei calabresi e dei platiesi in particolare. A tutt'oggi, e a vent'anni dalla sua scomparsa, Pasqualino ha ricevuto solo mi piace e le faccine sorridenti per via delle foto apparse nel social(ismo) più frequentato.