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"Sono come un ontano del fiume, le mie radici sono fisse e profonde" Mikio Naruse, 1958
martedì 9 aprile 2013
lunedì 8 aprile 2013
Rebus (reg. Nino Zanchin - 1969)
Dalla fossa di Platì – ottobre 1945
E Lazzaro comparve con la rossa testa rosseggiante, fuori.
Il quale incarica te, suo caro Carissimo di ringraziare quei buoni che hanno sofferto e lamentato per la sua provvisoria dipartita. Ora sta a guatare l’onda perigliosa e pensa: come fa a riprendere il lavoro?
Se era assente dall’altare altri lo ha supplito egregiamente tanto che pochi si sono accorti della mancanza di lui. Ma non bisogna abusare della pazienza dei Ciceroni.
Per cui martedì ti aspetto.
Prima di venire mettiti di accordo con Todarello e Alvaro*, l’uno per la messa domenicale, l’altro per amministrare i sacramenti. Puoi anche promettere di ritornare sera del 30 per le messe dei morti.
Ti mando i moduli firmati.
Saluti per tutti massime per la buona Sirocchia che ha tanto pianto.
Voglio che tu attribuisca alla penna i miserabili scarabocchi più che alla malferma mano.
Con la quale ti accarezzo affettuosamente
Tuo zio Ernesto
*ovvero Don Massimo Alvaro fratello minore di Corrado.
venerdì 5 aprile 2013
giovedì 4 aprile 2013
Il porgitore (reg Fernando Cerchio - 1958)
Gentilissimo Signor Don Luigi
Sono spiacentissima perché vi avevo mandato un po’ di frutta ed i porgitori e compaesani si sono serviti a loro piacere. Vi prego di mandare un recipiente per potervi mettere un po’ di vino e col porgitore stesso mandatemi un po’ di farina specificandomi per lettera il numero dei kilogrammi. Vi ringrazio anticipatamente.
Auguri per le S. Feste
Teresina Brancatisano
Vedova
Monteleone
Egregio D. Luigi
Mi auguro che la presente vi trovi in ottima salute assieme ei vostri.
Con l’occasione del porgitore vi mando un po’ di vino. Scusate ché non ho un recipiente più grande. Vi mando pure un po’ di castagne per i bambini, abusando sempre della vostra bontà vi sarei grata se per mezzo vostro potrei mandare un po’ per farli avere a mia figlia Bettina. Vi prego di mandarmi quanto mi avevate scritto e che è in vostro possesso. Fatemi sapere se ciò me lo ha mandato Bettina oppure quanto è l’importo. Vi prego scusare tanto il disturbo e gradite i miei ossequi e gli auguri per il S. Natale.
Vi sarei obbligata se per mezzo vostro potrei avere, pagando s’intende una forma di cacio per mangiare di buona qualità.
Fatemi sapere il prezzo che vi spedirò subito per posta
Vostra amica
Monteleone Teresina
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Once upon a time in Platì
mercoledì 3 aprile 2013
giovedì 28 marzo 2013
Volti e fantasmi - Il Maestro
Resurrexit
Non di lacrime paga, ancor la bella
Peccatrice di Magdalo giungea.
Tremolava pel ciel l’ultima stella
Presso il verde giardin d’Arimatea.
Ivi – in un trionfo d’edere e mortella
era il gran sepolcreto che chiudea
La Spoglia del Maestro. In sentinella
eran guardie di Roma e di Giudea.
Non avevan parole. E il guardo truce
tutti avevan fisso presso il Sepolcreto
che s’investiva di un’arcana luce.
Ella restò perplessa a quella scena
Poi un Angelo dal masso gridò lieto:
E’ risorto - Alleluia - Maddalena!
Sac. Ernesto Gliozzi sen.
Platì, Pasqua 1916
Platì, Pasqua 1916
mi permetto di consigliarvi di leggere la poesia con questo sottofondo del Maestro:
mercoledì 27 marzo 2013
martedì 26 marzo 2013
lunedì 25 marzo 2013
L'alunna (reg. Steno 1951)
Griffith 14 – 1 – 1949
Carissima donna Bettina
Vi scrivo queste tue rige per farve apere che io sto bene in zieme mio padre e madre e tutti i miei ziane e caggine e così speiamo con questa mia presente trova a voi e Dollaigi e tutti i vostri figli di per fetta salute.
Carissima donna Bettina prima di tutto vi chiedo scusa per il mio ritardo poiche io mi hovirgognato di scriveri se non vi faceva un piccolo rigalo adesso che ho avuto un po dacianzavi hofatto un piccolo pacco li dentro che un po di lana quel po di quella bianca si la date a donna caterinuzzae quallaltre e per donna iolanda e per donna malia ce un po di caffe e di zuchero e un po di cacau 2 sapunetti speriamo che lo ricevete presto e bevete una tazza di caffe per me quando lo ricevete scrivete subito vi faro assapere che son giunta laustralia e sono molta contenta prima che ho trovato a vio padre di buona salute che i napena che sono arrivata mi ho saputo belle cosemi ho comprata anche la bricchetta per andare ascuola.
Vi dico che penso che lanno passati era che studiava il taliano in vece quasto anno sono che studio il glese
Vi mando i nostri condoglianze i vostri defunto cognato.
Non altro che dirve vi saluta mio padre e madre in zieme tutta la vostra famiglia ora saluto a donna Rosina e famiglia saluto a donna caterinuzza e famiglia saluto a donna iolandina e donna malia saluto a don cicillo don Aarnesto e don peppino saluto a vostra sorella e fratelli.
Ora vi saluto inzieme a dolluigi e vi bacio di vero cuore e sono vostra lunna
Sergi Maria scusate i sbagli
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Once upon a time in Platì
venerdì 22 marzo 2013
I giardini di marzo - Lucio Battisti
quid quod hiems adoperta gelu tum denique cedit,
et pereunt lapsae sole tepente nives;
arboribus redeunt detonsae frigore frondes,
uvidaque in tenero palmite gemma tumet;
quaeque diu latuit, nunc, se qua tollat in auras,
fertilis occultas invenit herba vias?
nunc fecundus ager, pecoris nunc hora creandi,
nunc avis in ramo tecta laremque parat.
et pereunt lapsae sole tepente nives;
arboribus redeunt detonsae frigore frondes,
uvidaque in tenero palmite gemma tumet;
quaeque diu latuit, nunc, se qua tollat in auras,
fertilis occultas invenit herba vias?
nunc fecundus ager, pecoris nunc hora creandi,
nunc avis in ramo tecta laremque parat.
Occorre poi ricordare che ora l’inverno serrato dal gelo
Infine si ritrae, e le nevi scompaiono disciolte dal tepore del sole?
Agli alberi tornano le foglie distaccate dal freddo
E le gemme si gonfiano di linfa sul tenero tralcio,
l’erba a lungo celata sotterra ma fertile trova
l’occulta via per dove spunti nell’aria.
Ora il campo è fecondo, ora è tempo di far accoppiare gli animali
Ora gli uccelli sul ramo preparano un nido e un focolare.
Ovidio, op. cit.
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