La formazione di quest'organo nel nostro centro riveste una enorme importanza, sia dal punto di vista sindacale, che da quello politico. Non sappiamo se sia una pura coincidenza il fatto che quasi contemporaneamente all'istituzione di quest'organo la fontana della vaschetta situata nella Piazza 24 Maggio, abbia ripreso dopo un lungo periodo di inerzia a zampillare
Mancano però, dell'anticamera dei locali medesimi, delle panche su cui il pubblico possa trovare posto nelle giornate di punta, in attesa del turno
GAZZETTA DEL SUD 22 giugno 1956
Il nuovo edificio, che sorga in un'area vastissima e centrale, sarà dotato di tutti i «conforts», e ospiterà circa centocinquanta bambini.
GAZZETTA DEL SUD 23 giugno 1956
(M. F.) - È stato trasferito l'ufficio postale del nostro centro, dall'angusto locale della lontana Piazza Duomo, In un moderno e arioso edificio di via XXIV Maggio. Il nuovo locale, oltre ad essere più ampio del precedente, più centrale e quindi più accessibile ai cittadini.
Anche i mobili dell'arredamento che prima erano costituiti da vecchio ciarpame antirazionale ed antiestetico, sono stati sostituiti con mobili nuovi fiammanti e di stile novecento.
Siamo grati all'Amministrazione Provinciale delle Poste e Telegrafi per questi tanto attesi provvedimenti.
MICHELE FERA
GAZZETTA DEL SUD 26 giugno 1956
Forse è già
stato detto: le corrispondenze da Platì di Michele Fera pubblicate sulla
Gazzetta del Sud dal 1955 al 1959 riemergono oggi come una cronaca minimalista
della vita cittadina. Non che sullo stesso quotidiano in quei tempi non siano
apparse notizie di tutt’altro genere, per quei tipi di cronistorie c’erano diversi
corrispondenti provenienti da altre zone. Erano gli anni a ridosso del doppio diluvio,
1951 e 1953, il paese cercava di risorgere dalle catastrofi, tentava contatti
col mondo esterno sia attraverso i sindacati, i partiti, gli studenti come
anche attraverso i fuggiti in cerca di lavoro. Il futuro era incerto,
all’incertezza si associava lo sbarramento, le negazioni che ancora oggi
soffocano chi ha scelto con coraggio di rimanere. Per chi in quei tempi era
adolescente le redazioni di Michele Fera diventano nostalgia, per chi è venuto
dopo una scoperta. L’occasione di oggi è anche un momento per ricordare don
Ferdinando Zappia il quale oltre a distribuire la luce elettrica distribuiva
servizi postali ed era il proprietario del sito su cui sorgerà il nuovo asilo infantile.
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