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venerdì 3 giugno 2022

Resurrezione - reup dieci anni dopo


Se lo zio Ciccillo mi ha impresso l’amore per la musica quello per i libri lo devo a papà Ciccillo, tutt’e due quest’anno ne avrebbero avuti 114 di anni. Queste passioni sono rimaste sopite e superate per una passione che definirei vitale: quella per il cinema che devo allo zio Peppino , u mutu i barva e a Mimmo Addabbo. Musica e lettura resurrexit per merito di due incontri che feci negli anni che si susseguirono alla maturità scolastica. A parte libri e libricini di preghiere della mamma, l’unico libro che ricordo in casa, a Platì, è Resurrezione di Lev Tolstoi – mi piace scriverlo così, né alla russa con la J che sembra un’appendice felina, né all’americana con la Y yankee -.

E’ sulla scrivania di papà, nel retrobottega, che, poi, era ancora una parte della bottega: di fronte, dove stava seduto papà, la scaffalatura conteneva le scarpe in vendita, alle spalle c'era di tutto, dai chiodi di tutte le dimensioni alle cartucce, piombo & polvere da sparo per i cacciatori.

Papà, è stato, nei tempi prima dell’entrata in casa della televisione, il lettore della famiglia -  è stato anche un ascoltatore della radio (alla sinistra della scrivania), la sua passione erano le opere liriche -; molto spesso, dopo cena, leggeva per gli adulti di casa, dapprima per il nonno, la nonna e le sorelle ancora signorine, e dopo sposato si aggiunse la mamma, ma già mancava qualche sorella andata sposa di mariti venuti da fuori. Poco prima di venir meno la zia Amalia mi ha detto che papà leggeva di tutto, eppure non superò mai la terza elementare. Qui a Messina preferiva gli editoriali del direttore della Gazzetta del Sud, il quale col suo anticomunismo alla messinese infusogli dal suo padrone/padrino/allevatore, Bonino, il re della molitura, lo faceva arrabbiare e gridare, indirizzandogli, “bestia”!

Quel titolo, Resurrezione, non l’ho scordato mai: nella copertina del libro era scritto di colore rosso, in corsivo, di traverso, da sinistra verso destra, dal basso verso l’alto, con sopra un volto dolorante d’uomo - un Cristo? -.

 

Ho aspettato anni prima di cominciare a leggere Tolstoi, e l’ho letto tutto. Devo dire che ho cominciato al momento giusto con Anna KarerinaGuerra e Pace è il libro da leggere e rileggere: del resto Cormac Mc Carthy, come ai suoi tempi Dostoevki, lo definiscono il più grande mai scritto, superiore alla Bibbia e. fidatevi, è così! Mio malgrado, quello che preferisco è I Cosacchi, una cosetta rispetto all’altro, ma per dirla con Marcel Proust: “sono le opere da niente che ci fanno addentrare nei gradi capolavori di uno scrittore”.




 

1 commento:

  1. Papà mi fece leggere Resurrezione nell'estate tra la seconda e la terza media, la sera voleva da me il riassunto, non capivo niente e subivo quella tortura. L'ho riletto quando diventai libera di scegliere le mie letture e, inaspettatamente, ricordavo ogni cosa.

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